"Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno - forse lo faranno tutti."-Albert Einstein
L'odore dell'asfalto bagnato dalla pioggia aveva accompagnato Sasha durante tutto il mese di giugno. Tokyo era ricoperta da una plumbea foschia, la quale faceva apparire cinerei persino le insegne colorate in cima ai grattacieli e i maxischermi, con tutte quelle pubblicità bizzarre che lei si soffermava sempre ad osservare, quasi incantata, come se gli ometti esaltati in essi raffigurati, stessero eseguendo qualche strambo gioco di prestigio. Quell'atmosfera così insipida coincideva perfettamente con lo stato in cui si trovava il suo animo, ormai intorpidito dalla monotonia della routine. Le settimane prima degli esami erano snervanti; l'unico tragitto che compiva durante le sue giornate, a suo malgrado, era quello circoscritto da casa a scuola e viceversa, naturalmente. Dopo le lunghe mattinate trascorse a seguire le lezioni, si rintanava in camera sua a studiare fino a notte inoltrata. Il ritmo tediante, ma incredibilmente efficiente era scandito da brevi pause che inevitabilmente coincidevano con i pasti o con i golosi spuntini che organizzava per rifocillare le sue energie. Ormai il cibo era diventato il suo compagno di studi, nonché unico intrattenitore delle sue sessioni. Ad ogni materia aveva associato uno snack differente: dai Kitkat al Matcha per letteratura giapponese alle patatine al Wasabi per matematica; come se ogni disciplina avesse la propria personalità da sintetizzare con un particolare sapore. Tutto ciò lo faceva poiché si era promessa di alzare la sua media all'ottanta, di conseguenza doveva dare il massimo per riuscire nel suo intento. Non studiava così tanto solo per poter andare in vacanza con i suoi amici o per fare un piacere a suo padre, bensì per confrontarsi con le sue reali capacità. Aveva scoperto di essere una ragazza davvero determinata; nonostante la fatica e qualche incidente di percorso, non si era mai tirata indietro, cercando di portare a compimento gli obiettivi da lei prefissati. Quello era un lato del suo carattere che prima di allora non aveva mai sperimentato a fondo, eppure si era finalmente palesato, regalandole delle grandi soddisfazioni.
In effetti da quel pranzo a casa di Colt, molte cose erano cambiate. I ragazzi della Rikadai, avevano accettato di buon grado di unirsi alla gang nel loro viaggio ad Ishigaki. Essi avrebbero occupato una villa intera, visto che sarebbero stati proprio in dieci: Zeke, Colt, Niccolò, Reiner, Bertholdt, Pieck, Yelena, Pokko, Levi e Hanji. Persino Ymir, Historia, Annie e Marco avevano abbracciato volentieri quella proposta. Il piano di Armin era andato a gonfie vele; inoltre, come previsto, il proprietario aveva deciso di fare loro uno sconto di favore.
Ma "l'evento del secolo" avvenne quando Eren porse le sue sincerissime scuse a suo fratello Zeke, per via delle accuse che gli aveva mosso. Il suo migliore amico, il quale era lì con lui durante quel singolare avvenimento, si stava quasi emozionando e decise di segnarsi quella data sul calendario, per poi celebrare il suo anniversario, trascorsi trecentosessantacinque giorni.
Il periodo laborioso degli esami era attenuato dal proposito che sarebbero partiti tutti insieme alla fine di luglio, e a quel punto si sarebbero divertiti come non mai, nella consapevolezza che quella sarebbe stata l'ultima estate da studenti delle superiori. Il quarto anno si stava rivelando stressante ed esageratamente arduo, eppure c'era quel-certo-non-so-che di magico e malinconico. L'attesa delle vacanze era snervante, ma allo stesso tempo i ragazzi sapevano che una volta giunte, il restante semestre sarebbe trascorso in un battibaleno, senza lasciare loro del tempo per godersi gli ultimi attimi che avrebbero trascorso insieme. Si sarebbe trattato di un istante, dopodiché si sarebbero catapultati nel mondo adulto. Magari fosse stato possibile fermare il flusso...E dirsi finalmente tutto ciò che avrebbero sempre voluto rivelare, e che per timore avevano da sempre evitato.
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MELONPAN メロンパン - Sasha X Niccolò
FanficMODERN AU Dal testo: 'Quando ad inizio anno scolastico aveva deciso di prendere posto vicino alla finestra, lo fece poiché sapeva che in qualsiasi momento avrebbe potuto decidere di estraniarsi un po' dalla realtà senza dare troppo nell'occhio. Que...