4. Il potenziato

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Tutto in quel posto gli suonava strano e particolarmente insolito. Ma al contempo familiare e sicuro, come se fosse veramente il luogo giusto per lui. Questa era l'unica sensazione che lo convinceva a restare. Quella e la presenza di sua sorella, che non aveva più intenzione di lasciarsi scappare. Forse avevano tutti ragione, quindi? Lui era nato per stare alla radura? Ancora non ne era certo.

Era strano. E Todd non capiva. Tutto quello che stava succedendo era sconnesso e senza senso. Convulsioni causate da qualcuno o qualcosa di invisibile a un povero ragazzo di nome Olly deceduto poche ore prima, una sabbia rossa di cui aveva solo udito sua sorella e Grayson blaterare, il ritorno improvviso di questo strano uomo dai capelli blu che gli aveva mentito sul suo nome ma che alla fine lo aveva ricongiunto con Dalila. Come potevano queste tre cose essere collegate? Inoltre Todd aveva sentito sua sorella parlare con il fidanzato riguardo un altro personaggio, una certa Kayla che non aveva mai sentito nominare. A quanto aveva capito pareva essere in pericolo, che avesse a che fare con la situazione? Che le convulsioni l'avessero colta e fosse morta come Olly? 

Todd scosse la testa con fermezza e accelerò il passo per raggiungere il piccolo falò allestito da sua sorella, dove si sarebbe tenuta un'adunanza con il gruppo. E lui era stato coinvolto. Sperava che questo Niho o Odis o come si chiamava avesse delle risposte utili per tutto quel casino ingarbugliato che si era creato.

Giunto al luogo dell'incontro notturno, in un angolo isolato della radura, notò che tutti gli altri erano già arrivati.

Will e Jennifer erano seduti vicini, lei con la testa sulla spalla di lui, accanto a loro sedeva Laila. Grayson sostava in mezzo a Dalila e Kim, accanto alla quale avevano preso posto Lumi e Miles. Ester invece si era seduta di fronte alla figlia, dal lato opposto delle braci, e la squadrava indagatrice. A quanto aveva capito, stavano litigando per qualcosa che non ricordava. 

Infine Niho aveva preso posto dal lato di Ester del falò ma si teneva a distanza di sicurezza da lei. In effetti la donna incuteva anche a Todd un po' di timore. Percepiva tra quei due una certa tensione, forse riguardante un altro nome, a lui sconosciuto, da Niho pronunciato qualche giorno prima. Talia. Scrollò le spalle a quei pensieri, aveva già abbastanza problemi.

"Eccoti, fratellino. Vieni" Lo incitò Dalila battendo piano il palmo della mano sull'erba accanto a sé e, quando Todd si accomodò, notò con fastidio il braccio di Grayson che cingeva amorevolmente la vita della sorella.

"Bene. Ora che ci siamo tutti, credo sappiate il perchè di questa riunione. Niho ci deve delle spiegazioni e noi avremo mille domande a cui lui forse può rispondere. Perciò direi di iniziare" Spiegò Dalila. Jennifer si voltò subito verso Todd:

"Todd, Niho ti ha mentito per portarti qui, non è vero?" Chiese. Il figlio di Cecil annuì. Jennifer gli stava molto simpatica. Era gentile e premurosa ed era l'unica che lo trattava con rispetto e accoglienza oltre sua sorella. E lo apprezzava. Sentiva che di lei poteva fidarsi.

"Su cosa? Ricordi nulla di quella notte?" Domandò.

Todd si schiarì la voce, percependo tutti gli occhi dei presenti su di sé.

"Sul suo nome. Ha detto di chiamarsi Odis. Mi ha detto che eravamo in pericolo, specialmente io. Ha borbottato qualcosa su una sorella che mi stava aspettando e poi ho perso i sensi fino a che non mi sono risvegliato qui" Rispose sinceramente. Jennifer annuì accennandogli un sorriso. Poi volse il suo sguardo accusatore a Niho:

"Questo come lo spieghi?" Chiese. Niho sospirò:

"Cosa di preciso?" Domandò. Jennifer si mise composta sollevando la testa di scatto dalla spalla del fidanzato e guardando il figlio di Zorg con occhi di fuoco:

La dimensione specchio | TrilogiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora