La dimensione specchio | Trilogia

6. La traditrice (Parte seconda)

Dalila, da quando aveva scoperto il suo elemento, non aveva mai pensato che avrebbe più provato caldo. O per lo meno, non così tanto caldo. 

Ogni singolo atomo, ogni singolo poro bruciava, non in senso letterale, fuoco e fiamme venivano sprigionati letteralmente dalla sua pelle.

Forse stava gridando, non lo sapeva. Probabilmente aveva la bocca aperta per respirare più aria, ma non era consapevole se stesse anche urlando. A parte il fuoco, non sentiva altro. Percepiva un poco di fresco a cui cercava di aggrapparsi con forza, era morbido e le faceva il solletico. Erba, probabilmente.

Le orecchie le fischiavano e gli occhi erano serrati, questo almeno lo sapeva. Vedeva solo buio.

Delle voci le stavano dicendo qualcosa, ma le arrivavano ovattate e non le distingueva. Non si riconosceva più, perciò pianse. O almeno provò a piangere, le lacrime non caddero, o forse evaporarono troppo in fretta perchè le potesse percepire a causa del suo surriscaldamento corporeo.

Si disperò ancora di più, e singhiozzò, sentendosi mancare il fiato. Non capiva come fare per placarsi, sperava solo di non star facendo male a qualcuno.

"Ehi Dal" Questo era Grayson. Ma non lo sentiva bene.

"Tesoro mi senti?" Di nuovo lui, più forte. Lo sentiva rimbombare nella sua testa, stava usando il legame.

"So che non riesci a parlare, ma se mi senti mandami un segno" La sua voce pareva agitata, non voleva immaginare la sua paura in quel momento, e quella di Todd. Prese un respiro profondo e riuscì a controllare il suo braccio, alzandolo lievemente e con sforzo. Cercò di fare un pollice in su, ma non sapeva se ci era riuscita.

"Ok, ok. Ci sei, amore. Ora cerca di respirare, segui la mia voce. Niho cercherà di bagnarti, ma tu devi tentare di richiamare le fiamme, d'accordo?" Ci era riuscita. Bene. Cercò dunque di calmarsi e di fare respiri profondi. Grayson ancora le parlava, ma lo sentiva distante, forse perchè si stava concentrando di più sul respiro.

Le fiamme però non le rispondevano. Stava diventando un'abitudine. Sentì l'acqua sprigionata da Niho colpirla in viso e riuscì, anche se per pochi istanti, a schiarirsi la vista e il respiro.

Approfittando di quel momento di pausa riuscì a far rientrare alcune fiamme all'interno del suo corpo. 

"Si, perfetto, l'ultimo sforzo tesoro" Ecco di nuovo la voce di Grayson. Respirò a fondo un paio di volte prima di continuare a provare. Sentì un urlo femminile colpirle i timpani e poi perse i sensi.

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Will aveva il cuore e la mente in confusione in quel momento.

Sentiva dentro di sé un profondo affetto e un amore totalizzante e sapeva che uno di questi sentimenti era per Jennifer e l'altro per Laila. Ma non riusciva ancora a capire quale, di preciso.

L'unica cosa di cui era sicuro in quel momento, oltre alla tristezza per la lontananza dalla sua partner, era la preoccupazione per quella che era pur sempre la sua fidanzata, che ora si stava contorcendo violentemente tra le sue braccia.

"Jen" Mormorò sentendo le lacrime solcargli le guance:

"Per favore, Jennifer" Disse di nuovo. Accanto a lui sostava Kim, che lanciava sempre sguardi a Todd per tenerlo sotto controllo. Il povero ragazzo era bloccato a metà strada tra la sorella e Jennifer ma non riusciva a raggiungere nessuna delle due. Sembrava paralizzato.

Jennifer peggiorava, e a nulla servivano i tentativi di Kim e Miles di aiutarla o farla calmare. 

Furioso e disperato si alzò in piedi velocemente, raggiungendo Grayson a grandi falcate: