Pov's Alexander
Finalmente le avevamo trovate e adesso potevamo vendicarci.
Per 3 anni io insieme a Ras siamo stati il loro tormento al liceo, era troppo divertente. Tutto ciò sarebbe continuato se non fosse per quelle stupide che hanno spifferato tutto ai loro genitori che ovviamente non hanno perso tempo a riferirlo ai nostri. Così per colpa di quelle due mocciose, abbiamo terminato gli studi in un istituto molto severo con lo scopo a parer dei nostri genitori di ri-educarci. Ovviamente non è servito a nulla anzi ci ha fatto diventare ancora più crudeli e vendicativi.
Ora basta soltanto capire il loro punto debole, così avremmo la nostra vendetta.
Ritornerà tutto come 5 anni fa, faranno tutto quello che vorremo e io una idea già ce l'ho ma ne parlerò prima con Ras, non vedo l'ora.
< Vi supplico lasciateci in pace, fra poco arriveranno altri clienti e...> Helena ci prega di nuovo ma non mi fa per niente pena.
Non hanno ancora compreso che con noi le preghiere servono a ben poco.
La interrompe Ras < Ahahah Helena, povera e ingenua Helena, non si dicono le bugie. A me, Ras de la Cruz, nessuno e dico nessuno prende per il culo, hai capito?>
< Siete dei mostri> urla Claire. Finalmente quella mocciosa ha parlato, pensavo che sapesse soltanto piangere.
<Ripetilo se hai il coraggio stupida palla di lardo> mi avvicino a lei con aria minacciosa prendendola per il polso e stringendolo. Non ha capito con chi sta parlando. Vediamo se dopo di questa ha ancora il coraggio di rispondermi.
<Allora?> trema e singhiozza. La scuoto per il polso ma non ricevo risposta. Come mi aspettavo.
Nega ripetutamente in silenzio. Ecco questo è ciò che voglio, paura e sottomissione.
< Mostri, ecco cosa siete...> interviene Helena, non sta mai zitta ma credo che a lei ci penserà Ras.
Pov's Helena
< Mostri, ecco cosa siete, avete distrutto tre anni della nostra vita. Ci avete deriso, ci avete messo le mani addosso e nonostante siano passati gli anni voi comunque continuate. Avete mai provato ad essere dall'altra parte? Sapete come ci si sente ad essere vittime dei bulli? Ad essere picchiate e derise senza nessun motivo? Non sapete neanche cosa passa per la testa a quelle come noi, alla voglia di porre fine a tutto ed essere finalmente libere? Dovete lasciarci in pace, non...>
< Hai finito? Mi sono già stancato dei tuoi discorsetti del cazzo> mi interrompe bruscamente.
Ripeto nella mia testa che persone del genere non sono umane, c'è troppa cattiveria in loro
Faccio una cosa che non avrei mai fatto, supero il bancone e mi avvicino a Ras. Cerco di sollevarmi più che posso con le punte per essere alla sua altezza. Lo guardo negli occhi, occhi neri come la pece. E' la prima volta che mi ritrovo a così poca distanza da lui. I nostri visi sono molto vicini, tanto da sentire il suo profumo. Ho paura ma devo farlo, voglio farlo.
< Mi fai schifo> pronuncio disgustata dalla sua risposta, scandendo molto lentamente ogni lettera e trattenendo i singhiozzi.
A quel punto lui fa una cosa che sinceramente mi sarei aspettata ma ho voluto comunque rischiare. Mi tira uno schiaffo talmente forte da farmi voltare il viso. I capelli mi coprono la maggior parte della faccia e i miei occhi diventano lucidi. Sento il suo fiato sul collo e poi vicino all'orecchio <Dopo tanti anni finalmente abbiamo una cosa in comune, mi fai schifo anche tu> lo odio. È un mostro.
Improvvisamente una suoneria interrompe tutto.
< Dimmi > è il cellulare di Ras.
< Mandatemi subito una macchina, due minuti e siamo lì> interrompe la chiamata, finalmente se ne vanno.
<Alex, sono già arrivati gli investitori, andiamo> rimette il telefono in tasca.
Poi i suoi occhi si posano su di me < Non è finita qui Helena> un brivido mi scorre lungo la schiena.
< Ci rincontreremo presto Claire- continua Alex- quando meno te lo aspetti> si rivolge alla mia amica con quel ghigno insopportabile.
Si voltano e si dirigono verso l'uscita. Poi il loro sguardo si posa sulla vetrina in cui sono esposte tre torte di compleanno da consegnare nel fine settimana.
Ti prego ti prego non devono toccarle, non sanno quanto lavoro c'è stato dietro, non avremo il tempo per rifarle. Li supplico con gli occhi ma è come se non ci vedessero. A loro interessa solo farci del male.
Le mie preghiere non vengono ascoltate e in meno di cinque secondi le torte vengono gettate a terra.
Ci guardano con il loro solito sorriso sadico < Ops, non volevamo farlo apposta vero Alex?>
< No infatti, peccato sembravano buone >.
Poi, come se nulla fosse, lasciano la pasticceria.
Torniamo a respirare
Finalmente sono andati via
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Amare Lacrime
ChickLitTijuana Helena e Claire sono migliori amiche sin dalla tenera età. Hanno sempre affrontato tutto insieme e adesso, all'età di 24 anni, da più di un anno hanno realizzato il loro sogno, ovvero aprire una pasticceria, la Love Bakery. Tutto sembra fin...