𝑈𝑛𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑎

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Sentivo qualcuno che mi raggruppò i capelli

"Sono io tranquilla" mi sorrise Edoardo "Gli altri sono saliti, le guardie sanno che sono qui" mi sedetti a terra contro il muro "Che succede Beatrice?"

"Non dormo più di due ore a notte da una settimana"  abbassai la testa

"Se vuoi andiamo in infermeria, ti daranno qualcosa per dormire sicuramente"

"Non prendo quella roba"

"Andiamo o penseranno che stiamo evadendo" disse ridendo

Salimmo e trovai il comandante 

"Nennè la direttrice si scusa, se non te la senti di mangiare con i ragazzi, troviamo un altro modo"

"Comandà resterò qui molto tempo e ci dovrò fare l'abitudine, ora se non le dispiace cerco di dormire più di due ore" mi fece un cenno con la testa

Cercavo di dormire, ma stare sola peggiorava le cose

"Edo sei sveglio?" sussurrai 

"Certo, non riesci a dormire?"

"Posso venire o ti da fastidio?"

"Vieni vieni"

Scesi cercando di non far rumore, ma inciampai nella scala e caddi di faccia per fortuna misi le mani davanti

"Stai bene o sei morta?" disse ridendo

"Sei uno stronzo Edoardo sappilo"

"Dai su vieni, ti sei fatta male?" mi fece sdraiare sul letto e mi abbracciò "Se ti da fastidio mi giro"

Il suo corpo emanava un calore assurdo, era piacevole stare con lui

"No Edo tranquillo" Mi addormentai in fretta e per la prima notte dopo otto giorni riuscì a dormire una notte intera, ma il rumore del aprirsi delle celle mi svegliò

"Ehi come stai?" mi strinse ancora un po'

"Se mio fratello ti vede, come minimo ti stacca la testa, comunque bene, te?" mi alzai e mi cambiai, vidi Edoardo girarsi di scatto "Hai visto un fantasma Edoardo" iniziai a ridere

"No...cazzo...sai il testosterone di un ragazzo in cella è molto più alto di quello di un ragazzo normale" rise

"Mister testosterone alto puoi girarti" 

"La nostra signorina ha un regalo da un ammiratore segreto" entrò Gianni ridendo e sorridente

"Chi mai dovrebbe mandarmi qualcosa"  Presi la scatola in mano "Mi chiamano per picchiare le persone e di certo non mi regalano nulla oltre a cose come tirapugni e sicuramente qui non c'è" dissi ridendo "Comunque grazie Cardiotrap"

Aprì la scatola e a vedere il contenuto mi cadde dalle mani

"Porca troia"

"Che succede" appena lo vide si pietrificò anche lui "E questo come cazzo è entrato qui dentro, Ciro ci sono problemi!"

Sentì mio fratello correre

"Che è successo ragazzi" vide anche lui "Come cazzo è possibile"

"Non mi interessa cosa state pensando, io lo porto al comandante" uscì dalla cella e vidi il comandante "Comandà come è possibile che mi hanno regalato questo" mostrai il coltello

"Nennè chi è stato?"

"Secondo lei, secondo me un certo Ezio di Salvo, ma mi chiedo come abbia fatto ad entrare" glielo porsi

"Farò delle ricerche, ora sta tranquilla"

"Ma sono io o qui dentro si congela oggi"

"Vada in camera e si copra un po'"

Sorrisi e andai via, cercai qualcosa nel armadietto mio

"Cosa cerchi? E perché ti sei messa una tuta con sto caldo" rise

"Una bella felpa, sto congelando"

"Tieni mi raccomando è la mia preferita" mi mise una felpa sulle spalle

"Grazie, ma non ti prometto che tornerà indietro presto"

"Dai scendiamo"

Mio fratello era a fare una chiamata a mio padre, io stavo fumando con Edoardo e gli altri finché non arrivò Ciro

"Beatrice che succede hai una faccia" mi toccò la fronte "Cazzo tu scotti, Comandà mia sorella sta male"

"La zoccola sta male" urlò Viola

"Ripetilo se hai le palle Viola" urlò Ciro "Lei è sormà, lasciala stare" 

"Ciro calmati, andiamo Beatrice" mi alzai, ma svenni cadendo a terra

Mi trovai nel letto dell'infermeria

"Che è successo? La testa" mi alzai

"Ha preso solo una botta alla testa, ti ho fatto dei controlli mentre avevi perso i sensi sta arrivando un'ambulanza a prelevarti, puoi tornare in cella"

Uscì dalla stanza e vidi Ciro ed Edoardo 

"E voi qui che ci fate?"

"Che ti è successo?"

"Mi portano in ospedale, non so cosa mi è successo, tieni la felpa Edoardo, grazie" me la stavo togliendo

"No no tienila, sta meglio a te"  mi porse una mano intorno al braccio

Arrivai nella mia cella e c'erano diversi elementi

"E tutto questo ammasso di sudore in questa cella cos'è" dissi ridendo

"Ragazzi so che è appena arrivata, ma anche l'ambulanza è arrivata" entrò il comandante

"Prima che te ne vai, sta notte hai dormito con Edoardo?" mi bloccai

"Io? No ti sbagli fratellone" dissi ridendo "Ciao ragazzi"

Arrivata all'ospedale mi prelevarono il sangue e mi fecero diversi esami, erano ormai tre ore che aspettavo

"Comandà, sto morendo di fame, ok che sono una carcerata, ma almeno un pezzo di pane"

"Tieni e non dire che non sono buono" mi porse il suo pacchetto di patatine 

"Grazie"

Arrivò l'infermiere

"Allora, la signorina ha avuto una sincope, essendo una sola isolata non sarà un problema, ma se continuano dovete tornare" l'infermiere mi guardava spaventato

"Infermiè non la ucciderò può stare tranquillo, c'è qualcosa che posso fare per prevenirle?" dissi ridendo

"Si beva molta acqua, faccia attività fisica, non stia troppo tempo in piedi senza fare nulla e moderi il sale, starà bene ragazza" mi sorrise

"Come è gentile infermiè, pure un sorriso, ma se non le dispiace mi sto sciupando quindi comandà mi liberi che ho fame" risi

"Fuori c'è un taxi"

Salutai e ringraziai l'infermieri, arrivai fuori e il taxista aveva un viso familiare, fermai il comandante e gli feci di no con la testa

"Troppo familiare" scossi la testa

Dopo che convinse il taxista ad andarsene chiamò una guardia che in 10 minuti arrivò e poi andai nella mia cella a riflettere, non dissi una parola nonostante tutti i ragazzi che c'erano

"Che succede Beatrice non hai detto nulla" mi guardarono stranita

"Sto bene, quello non è un problema, è un altro il problema" dissi seria, ero seduta a gambe incrociate sul letto "Ragazzi fuori, devo parlare con mio fratello"

"Che succede sorellina?" mi mise una mano sulla coscia

"Ti ricordi quel problema che ho sistemato un anno fa del tizio tutto tatuato in faccia, il taxista gli assomigliava, è possibile secondo te?"

"Ragazzi scusate il disturbo, ma una guardia ha detto che hanno lasciato qualcosa per Bea

𝐶𝑖𝑎𝑜 𝑓𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜𝑛𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora