20-Cantare con te fino a non avere più voce.

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"New York, New York
È una scommessa d'amore
Tu chiamami e ti vestirò
Come una stella di Broadway"

"New York, New YorkÈ una scommessa d'amoreTu chiamami e ti vestiròCome una stella di Broadway"

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"Perché non mi hai detto che ti serviva un passaggio?"disse non voltandosi verso di me.

"Sei geloso?"domandai cercando di decifrare il suo sguardo.
Le nocche delle sue mani sulla ringhiera erano bianche,riuscivo a capire che era infuriato e accecato dalla gelosia.

"Non riesco a vederti con un altro che non sia io"sputò acido avanzando verso di me

Davvero era così?
"È solo un'amico"riuscì a dire debolmente guardando a terra

"È solo un amico?Quello ti mangiava con lo sguardo"disse alzando il tono facendolo rimbombare in quella stanza dove ci eravamo spostati per parlare.
Le urla entravano dentro,
si fondevano
con i pensieri
paure, paranoie
ricordi, rimpianti
dolori e destini sbagliati,
fino a formare un groviglio
tra stomaco e cuore.

"perché?"chiesi con voce inclinata alzando lo sguardo verso il suo

"perché cosa?"chiese di rimando lui portandosi le mani tra i capelli

"perché non posso uscire con un amico,perché non posso?perchè stai urlando così forte?"dissi solo questo mantenendo lo sguardo fisso su di lui.
Stavo piangendo? Si.
Me ne importava? No.

"non ti sei nemmeno accorto che ho smesso di mangiare,e se mangio mi sento in colpa e mi alleno tre ore al giorno,che sto male,che vorrei scappare,DOVREI URLARTI IO"dissi urlando l'ultima frase per poi sentire due braccia circondarmi e stringermi.
Mi dimenai tirando piccoli pugni sul suo petto nel mentre singhiozzavo e dopo poco,appoggiai la testa sul suo petto arrendendomi.

"Me ne sono accorto."confessò dopo un po'.
Non sapendo cosa dire rimasi in silenzio.

"Ma non sapevo come affrontare la cosa,non volevo finisse come l'ultima volta"disse riferendosi a quella volta che mi chiusi in camera non facendolo entrare.

"Ma ti giuro che me ne sono accorto,le clavicole sporgenti,i polsi piccoli"disse mentre con le dita accarezzò quelle zone,provocandomi mille brividi.
Le sue dita successivamente passarono sotto i miei occhi,mentre mi asciugava le lacrime scese.
Afferrai le sue mani e gliele accarezzai.

"Vuoi spiegarmi perché ti sei ingelosito?"chiesi questa volta più dolcemente guardandolo.

Fece un sospiro per poi prendere parola
"Perché ho paura che tu possa trovare di meglio e lasciarmi.."disse queste parole sussurrando e guardandomi dritta negli occhi,gli faceva male.

"Tu sei la persona migliore con cui potessi stare Niccolò,io ho bisogno di te.
Ogni secondo,ogni minuto che passa.
Voglio sentire il tuo fiato sul collo,
sentire il tuo profumo e non dimenticarmene più.
Voglio addormentarmi col tuo braccio attorno al mio corpo,
avere le farfalle nello stomaco
ad ogni tuo tocco.
Voglio abbracciarti,baciarti, dimostrare con dei semplici gesti tutto l'amore che provo per te.
Tu sei qualcosa di indescrivibile,
non sei paragonabile a nessun altro.
Ho bisogno di quella sicurezza che solo tu puoi darmi,per sentirmi con i piedi per terra ma con la testa in paradiso.
Ho bisogno di cantare con te fino a non avere più voce,
ho bisogno di dirti qualcosa che ti rimanga impresso nella mente,
perché tu non ti dimentichi mai di me.
Ho bisogno che tutto questo si realizzi,
ho bisogno che con te il tempo si fermi,
perché passa troppo velocemente.
Ho bisogno di tutto questo."dissi tutto questo senza fermarmi per poi accorgermi di quello che avevo detto,portandomi una mano alla bocca.

Vidi una lacrima solcare la guancia del moro che mi afferrai subito ad asciugare e mi persi,come ogni volta a guardarlo negli occhi.
Rimanemmo così per un po',a guardarci negli occhi,come se fossero due calamite.
A risvegliarmi dai miei sogni furono proprio le sue labbra che premevano sulle mie.
Mi erano mancate le sue labbra,i suoi baci,le sue carezze.
Ricambiai il bacio portando le mie mani tra i suoi capelli spingendo leggermente la testa verso di me.
Era tutto fantastico,io lui e tutto il nostro amore intorno.

"Mi sei mancata"ammise il moro lasciando dolci baci sulle guance della ragazza.
Sorrisi accarezzandogli i capelli scompigliandoglieli
Venimmo sorpresi dalla voce di Adriano che entrò nella stanza
"Per fortuna siete vivi,vi stavamo cercando"

"Tranquillo,non ci ha mangiato nessuno"disse Niccolò dandogli una pacca sulla spalla

"Bene,abbiamo ordinato la pizza stasera dovete andare a ritirarla mentre noi finiamo le ultime cose"il migliore amico del ragazzo sgattaiolò via lasciando Nic a bocca asciutta

"Su,andiamo sennò stasera digiuniamo"gli porsi la mano,lui sbuffò e dopo un po' la afferrò e ci incamminammo alla macchina.

Appena saliti in macchina mi arrivò una notifica,afferrai il telefono,ed era da parte di Adriano.
Entrai nella sua chat e iniziai a leggere il messaggio

"Allora visto che abbondare non fa mai male ecco a voi cosa dovete ritirare:
-Pizza margherita per Priscilla
-Pizza con patatine e würstel per Erica
-2 pizze con salame piccante per Sofia e Virginia
-per i miserabili abbiamo preso un po' di tutto quindi
2 pizze alla diavola
3 pizze con prosciutto crudo e mozzarella
E poi mancano i vostri ordini,ciao bellezze😉"

"Ma guarda te..."sussurrai rileggendo il messaggio

"Preghiamo tutti i santi che riusciremo a caricare tutte quelle pizze"aggiunse il ragazzo facendosi il segno della croce,causando risate a non finire.
***
"Comunque mancano i nostri ordini ancora,sarebbe stato il colmo se avesse ordinato anche per noi"dissi guardando il cartellone delle pizze

"Te cosa prendi?"chiese Niccolò mettendosi le mani nelle tasche del giubbotto

"Vado sul classico,prendo una pizza rossa"risposi per poi guardarlo

"Te?"aggiunsi poco dopo

"Mh,pizza con la salsiccia dai"disse guardando accuratamente il tabellone.
Ci dirigemmo verso il bancone dove erano posizionati tutto l'ordine fatto.
Dopo tante lamentele da parte di Nic per aspettarlo in macchina ci siamo divisi le pizze da portare in macchina.

"Ah che fatica mamma mia!"esordimmo all'unisono per poi guardarci e sorridere.
Durante il tragitto accesi la musica e subito le note di "La nuova stella di Broadway" ci fecero sorridere.

"New York,New York,è una scommessa d'amore"canticchiai io sorridendo a 32 denti

"Tu chiamami e ti vestirò,come una stella di Broadway"cantò lui indicandomi,facendomi arrossire

"Lui si svegliò senza lei, nudo nella tempesta
Là fuori Union Square,entrava luce al neon dal vetro di una finestra,l'odore del caffè
Guardando quelle gambe muoversi pensò,è una stella,pensava a Fred Astaire"cantammo a squarciagola muovendo le mani a destra e sinistra,come fossimo ad un concerto.

"E chi non ha mai visto nascere una Dea,non lo sa che cos'è la felicità..."cantò stavolta afferrando la mia mano per poi accarezzarla.
Dentro di me in quel momento c'era un uragano di felicità,stare con lui era tutto quello che volevo.

||tu lasciali parlare.|| ultimoxmykingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora