2-Che fai mi spii?

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"Ma tanto tutto questo un giorno passerà
Comunque vadano le cose qui con te
Va tutto bene."

dopo aver accolto gli amici di mio padre in casa,li fece accomodare in salotto,io mi sedetti affianco a mio padre mentre Anna,Sandro e il figlio,mi pare Niccolò da come ho sentito si sedettero sul divano davanti al nostro che era separato da un ta...

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dopo aver accolto gli amici di mio padre in casa,li fece accomodare in salotto,io mi sedetti affianco a mio padre mentre Anna,Sandro e il figlio,mi pare Niccolò da come ho sentito si sedettero sul divano davanti al nostro che era separato da un tavolino di vetro al centro.Mentre loro parlavano allegramente di cose che in verità non comprendo,a riportarmi alla realtà è il mio telefono che inizia a vibrare sul tavolino,un messaggio.
Non volevo risultare maleducata e scortese quindi lasciai stare e riportai lo sguardo sulla famiglia Moriconi.Mentre parlai venni bloccata dal mio telefono che iniziò a suonare impertinente,afferrai il telefono scusandomi con la famiglia e vidi il nome di Sara sul display,risposi.
"ehi sara"dissi arrivando in cucina così da avere un po' di privacy,dall'altra parte del telefono non sentivo nessuna voce solo dei singhiozzi forti

"Sara che succede?"dissi in panico

"sto avendo un attacco di panico"disse come se le mancasse l'aria.

"cazzo,sto arrivando Sarè"dissi per poi chiudere subito e afferrare la borsa e correre in salotto

"scusa papà devo correre da Sara,sta male"dissi di fretta afferrando il giubbotto,lui in risposta mi disse,
"E la macchina?"
Mi girai,dovevo fare il più in fretta possibile guardai il moro sul divano
"tu sai guidare?"dissi fissandolo negli occhi cercando di restare calma

"si"disse alzandosi e prendendo le chiavi della macchina,lo ringraziai con lo sguardo per poi sbrigarmi ad uscire e salire in macchina seguita da Niccolò.

"che succede a questa tua amica?"disse mentre guidava il più veloce possibile

"attacco di panico,ti prego..dobbiamo sbrigarci"dissi tremando,vidi le sue nocche sul volante diventare bianche e accellerò.Gli dissi il suo indirizzo e lui capì subito,conosceva la zona.Appena frenò scesi immediatamente dall'auto,afferrai le chiavi e aprì il portone per poi lasciarlo aperto e correre al piano superiore.
aprì la porta e vidi la mia amica in pieno attacco di panico.

"sara,sara,sara sono qui eccomi"dissi mettendomi in ginocchio davanti a lei prendendole le mani,tremava sembrava una foglia.

"ti prego sara respira,respira"dissi mentre facevo un respiro profondo mentre lei mi guardava.Vedevo che non riusciva a dire nemmeno una parola,le strinsi le mani e la guardai fissa negli occhi
"calmati ti prego"dissi trattenendo le lacrime "fallo per me"sussurrai
la vidi calmarsi piano piano,la portai in bagno dove si sciacquò il viso con dell'acqua fredda.In tutto questo Niccolò continuava a chiedermi se potesse fare qualcosa ma io continuai a dire che già mi era stato di grande aiuto portandomi qui.
rimasi un'altra mezz'ora con sara abbracciata a lei per tranquillizzarla e le chiesi sussurrando che cosa l'avesse fatta stare così male.
"Tommaso..mi ha lasciata"sussurrò,la strinsi a me accarezzandole i capelli finché non si addormentò e piano piano uscii dalla camera.

scesi al piano terra dove vidi il moro seduto sul divano mentre si torturava le mani,appena mi vide si alzò
"andiamo,ti accompagno a casa"disse prendendo le chiavi dalla tasca.
Sfrecciavamo per le strade di Roma,di notte,al che era più bella del solito.A riportarmi alla realtà fu la voce del moro affianco a me
"sei stata brava"disse continuando a guidare

"ho fatto solo quello che farebbero tutte le amiche,odio vederle così per di più per uno stronzo"dissi nervosa per poi tapparmi la bocca per quello che avevo appena detto

"è stata mollata?"disse centrando subito la causa,annuisco e basta

mi stropiccio gli occhi e mi faccio una coda bassa,dopo quella corsa i miei capelli erano orribili.Dato il silenzio assordante che c'era in quella macchina decisi di controllare un po' il telefono,risposi ad un messaggio di mia madre in cui mi chiedeva come mi trovavo.

"la mamma ha paura che ti mangino i ragazzi di Roma?"disse per poi riportare lo sguardo sulla strada

"che fai mi spii?"dissi spegnendo il telefono

"mi era caduto l'occhio niente di che"disse e io non dissi più niente

Arrivammo davanti casa mia ed io afferrai la borsa per poi girarmi e guardarlo
"ti ringrazio tantissimo,sei stato davvero gentile.Sono in debito con te"dissi sorridendo leggermente

"vedremo come potrai sdebitarti,non ringraziarmi lo avrebbe fatto chiunque"disse accennando un sorriso,i suoi occhi erano coperti da delle lenti scure.

"allora buonanotte"dissi scendendo dalla macchina e chiudendo lo sportello

"buonanotte Aurora"disse per poi andare via con la macchina.

||tu lasciali parlare.|| ultimoxmykingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora