25-E non voglio odiarti,non posso.

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"Sarebbe bello avere tutto e andare a batterie
e non sentire più il dolore, il freddo e le bugie
curare con parole e baci la malinconia
ti ho detto è meglio se ora vai,vai
ma non te ne sei andata mai,mai
le leggi dell'universo sono i treni che ho perso
se non ci sei te."

Per quasi tutto il giorno nè io nè Niccolò ci scambiammo chissà quali parole,tranne a tavola in cui Erica mi vide strana e le dissi semplicemente che ero stanca

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Per quasi tutto il giorno nè io nè Niccolò ci scambiammo chissà quali parole,tranne a tavola in cui Erica mi vide strana e le dissi semplicemente che ero stanca.
Per tutto il pomeriggio i ragazzi giocarono a pallone fuori in giardino mentre noi ragazze ci mettemmo su delle sedie a parlare.
Io mi limitai ad annuire anche se non prestavo attenzione a ciò che dicevano,le loro voci erano ovattate.
Arrivata l'ora di cena i ragazzi vollero cenare all'aperto e così visto che quasi tutti erano al supermercato a prendere il cibo io,Adriano e Niccolò iniziammo a pulire e ad apparecchiare fuori.
Presi una pila di piatti sul bancone da cucina e lentamente cercai di portarli fuori senza farli cadere.
Ad un certo punto sentii una voce e poi una sagoma mettersi proprio davanti a me.
"Sono pesanti,lo porto io"disse il moro prendendoli dalle mie mani e girarsi per metterli sul tavolo.
In risposta sbuffai,non avrei comunque avuto bisogno del suo aiuto ce la potevo benissimo fare da sola.
Finimmo di sistemare il tavolo e avvisai Cassio che sarei andata a sistemarmi un attimo in stanza.
Il rumore dei miei passi rimbombavano per tutto il corridoio e questo mi fece aumentare il passo fino ad arrivare alla porta della camera.
La aprii velocemente e mi diressi in bagno sciacquandomi il viso,successivamente mi levai la maglietta rimanendo in reggiseno.
Avendo lasciato accostata la porta non sentii il moro entrare e dirigersi verso il bagno e rimettersi proprio dietro di me come stamattina.
Mi circondò il bacino con le sue braccia e iniziò a disegnare piccoli cerchietti immaginari sul mio ventre facendo diventare il mio respiro irregolare.

Dopo poco ripresi quel poco di lucidità che avevo e successivamente lo respinsi.

"Credi di poter sistemare tutto così?Ma che ti pensi?"sbroccai io rimettendomi velocemente la maglietta

"Cosa dovrei sistemare?"domandò il moro appoggiandosi al lavandino

"Perché mi tieni all'oscuro di tutto? Perché non mi spieghi perché stanotte stavi così? Perché?" velocemente uscii dal bagno

"A che servirebbe dirtelo?"il moro mi segui a ruota

"A cosa servirebbe?! Ma ti senti quando parli?" gli puntai il dito contro

"Mamma mia riesci ad ingigantire una cosa inutile"replicò il moro sedendosi sul letto

"Avrò pure ingigantito il problema ma dalla tua bocca ieri sera è uscita la frase "mi piaci perché non sei superficiale".
ribattei per poi prendere le mie cose e uscire dalla stanza lasciandolo lì,solo con se stesso.
Percorsi velocemente il corridoio a passo felpato fino ad arrivare alle scale che scesi anch'esse velocemente.
Sentivo gli occhi bagnati,ma non avrei fatto vincere la parte debole di me,non stavolta.
Uscii dalla casa e cercai di respirare più aria possibile,mi sentivo soffocare.Il dolore arriva a tempo debito per tutti,a ciascuno il suo.La cosa peggiore è che quando pensi di averlo superato, ricomincia tutto da capo.E sempre, ogni volta, ti lascia senza fiato.
A volte lo odiavo,eccome se lo odiavo,ma lo amavo anche.
Odiavo quando non capisce quello che mi succede,
Lo odio perché per me è una dipendenza e non riesco a farne a meno.

||tu lasciali parlare.|| ultimoxmykingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora