Jimin era scosso mentre, con passo pesante, avanzava tra gli alberi, diretto verso il passaggio che lo avrebbe condotto al Rifugio.
Ciò che era successo, per lui, era totalmente incredibile. Non avrebbe mai immaginato che il legame tra compagni potesse spingersi talmente oltre e, in effetti, una parte di lui sperava che non lo facesse.
Nella sua testa le parole di Seri si ripetevano come un mantra, torturandolo fino allo sfinimento. Era sicuro che Yoongi la stesse manipolando, e tutto ciò che lui poteva fare era aspettare comodamente tra le mura del Rifugio, a programmare l'incontro successivo. E nella sua testa l'idea che ogni volta sarebbe stata l'ultima con la ragazza lo tormentava.
Era legato a lei sin dall'infanzia, tra i banchi di quella che era una classe improvvisata e nell'ambito lavorativo. Si erano cresciuti a vicenda, influenzandosi e donandosi reciprocamente una parte di se stessi.
Avevano condiviso tutto ciò che di condivisibile avevano e l'idea di avere qualcosa di proprio li faceva sentire egoisti.
Se le cose fossero rimaste normali, piatte, le cose avrebbero preso una strada diversa, questo pensava Jimin, mentre scivolava agilmente nel passaggio sotterraneo.
La puzza di muffa ormai non gli recava più alcun fastidio, eppure riusciva a ricordare chiaramente la prima volta in cui era entrato in quel passaggio, assieme a Seri.
Tempi in cui il Rifugio era troppo stretto per loro, in cui le costrizioni ed i doveri erano solo capricci di adulti che, troppo impegnati in una battaglia loro, cercavano di coinvolgere anche i giovani.
Ricordava come il tanfo del passaggio avesse fatto arricciare il naso a Seri e l'espressione di disgusto che si era dipinta sulla faccia di entrambi.
Entrambi avevano sentito il proprio stomaco ribellarsi e la bile salirgli in gola, eppure avevano scavalcato con euforia le radici morte, dirigendosi verso la fine del passaggio.
Jimin, al ricordo, dovette digrignare i denti per non urlare dalla frustrazione, mentre una meschina vocina nella sua testa gli ripeteva che era tutta colpa sua.
I ricordi scivolarono veloci nella sua mente e, sfidando se stesso, lì contemplò.
Quel giorno, entrambi, erano usciti per la prima volta dal loro Rifugio, e la puzza del passaggio gli si era impressa sui vestiti.
Erano rimasti fermi lì, seduti sull'erba verde di un prato rigoglioso, ad osservare la magnificenza di un Sole diventato un po' più grigio.
Era lì che l'aveva visto per la prima volta, con gli occhi rossi e le gambe piegate in un muto avvertimento. Il ragazzo che sostava dietro di loro, nascosto tra le foglie, aveva le labbra schiuse e il volto cereo, lo ricordava come se fosse un fatto di recente svolgimento.
Jimin era inorridito, mentre stringeva la mano di Seri, intimandole di tornare nel passaggio, senza mai staccare gli occhi dal ragazzo che ora era diventato un Alpha.
Quella fu per lui la prima volta in cui vide un Mannaro riconoscere la propria compagna, ma non lo capì subito.
Jimin scosse la testa, allontanando quel ricordo da se.
Era tutta colpa sua.
**
La ragazza che mi ha condotta all'ufficio di Yoongi ora è sparita, lasciandomi sola a contemplare la porta d'entrata, senza riuscire a trovare il coraggio di entrare.
Le gambe mi tremano e il respiro sembra non volerne sapere di calmarsi, quindi mi sfrego i palmi sudati delle mani sui miei pantaloni, ispirando profondamente.
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𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐄𝐀𝐒𝐓 | 𝒎.𝒚𝒈
Werewolf⚜ Il mondo che conosciamo è stato raso al suolo, conquistato da una specie più forte: i Licantropi. Esseri crudeli, che hanno reso allo stremo le condizioni di vita degli uomini, isolandoli e costringendoli a nascondersi per sopravvivere. Quando Son...