5. Secret Message

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Mi passo una mano sul volto,
sfregandomi un asciugamano sui
capelli bagnati. Sono due giorni che mi è vietato uscire dalla stanza, se non per motivi strettamente necessari. Sento qualcuno bussare alla porta e, con lentezza, alzo gi occhi. Non rispondo, posando l'asciugamano sul letto.

Non ricevendo alcuna risposta, il
visitatore entra. Riconosco i capelli
scuri di Jungkook e il suo passo leggermente sbilenco mentre mi fa un cenno con la nuca. Ha un sorrisetto inciso nel volto, questo fino a quando non si chiude la porta alle spalle.

La sua espressione si paralizza mentre
rotea gli occhi, ammiccando nella mia
direzione. Vederlo mi smuove qualcosa, e non so se sia inquietudine o curiosità. "Yoongi sa che sei qui?" gli domando di getto, incuriosita. Come può un uomo come Yoongi, non capire che proprio il suo Beta sta cercando di spodestarlo? Mi domando, osservando Jungkook sedersi sulla poltrona davanti il letto.

"Diciamo che non do molte spiegazioni a Yoongi dei miei spostamenti." mi risponde, ridendosela tra se e se. Lo vedo posare lo sguardo sui miei capelli vedo posare lo sguardo sui miei capelli
ancora bagnati, con un ghigno.

"Ma dimmi: come dovrei chiamarti
ora?" poggia la schiena al muro,
schiudendo le labbra mentre il petto
gli vibra per le risate. Continuo a non
capire, cosi lo invito a procedere.

"Seri o Luna?" sibila malandrino,
facendo schioccare la lingua sul
palato. Rabbrividisco, distogliendo lo
sguardo. Mi chiedo come sia accaduto
tutto questo. Fino a qualche giorno fa
non avrei mai pensato che sarei stata
riconosciuta come compagna dall'Alpha del Michigan.

Quando torno con lo sguardo su di lui
noto un leggero cipiglio sul suo volto.

Probabilmente nemmeno lui è contento che il suo Alpha abbia riconosciuto un'umana come propria compagna. "Ma credo che dovremo sorvolare su questo." borbotta, tastandosi la tasca dei jeans in cerca di qualcosa. Alla fine tira fuori un bigliettino piuttosto malridotto,
porgendomelo. Faccio ben attenzione a non toccare la sua mano, strappandogli il biglietto dalle dita.

Lo apro velocemente, mentre lui
torna a studiarmi. Analizza la mia espressione mentre lo leggo, come se
una parte di lui si pentisse di avermelo dato.

Il respiro mi si mozza in gola mentre
con le dita percorro le scritte.

"Ti tirerò fuori di li, è una promessa."
-Jimin.

Sul biglietto c'è scritto solo questo, ma
basta per scaldarmi il cuore. Sorrido,
bloccandomi subito dopo. Che legame
c'è tra Jimin e Jungkook?

Alzo lentamente lo sguardo sul
Mannaro, deglutendo. E se fosse una
trappola? Lui sorride, come se avesse intuito i miei pensieri, ma non fa nulla per schiarirmi l'idee. Sta lasciando che io decida cosa fare e che domande porgli.

Quindi mi alzo, osservandolo di sbieco mentre mi avvicino a lui.
Alza un sopracciglio, dubbioso sulle
mie mosse. Mi accovaccio ai suoi piedi, mentre lui si allunga verso di me, capendomi. Non voglio di certo farmi sentire dalle guardie fuori la stanza.

"Come hai avuto questo?" domando,
inclinando la testa. I suoi occhi
percorrono il profilo del mio viso, ma
rimane in silenzio. Quando decide di
rispondere si passa una mano tra i
capelli, sorridendo sornione.

"Credevo ci saresti arrivata da sola,
ragazzina." mi sbeffeggia lui, toccando
una mia ciocca di capelli bagnati.
Sussulto, arretrando quanto basta per
far si che molli la presa. Ma accade il
contrario.

Stringe il palmo attorno ad una ciocca
ben consistente dei miei capelli,
tirandoli cosi da farmi avvicinare.

Mugolo dal dolore, allargando gli occhi per la sorpresa. Lui si fa cupo, mentre annusa l'aria.

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐄𝐀𝐒𝐓 | 𝒎.𝒚𝒈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora