1.01 (lockdown, marzo-giugno 2020)

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«...E buonasera signore e signori
Fuori gli attori
Vi conviene toccarvi i co*lioni
Vi conviene stare zitti e buoni
Qui la gente è strana tipo spacciatori...»

{ZITTI E BUONI~Maneskin}


[Brackley, Inghilterra]

«NORRIS MA SAI GUIDARE?!»
Ehy, questa personcina carina carina sono io. Sono Chiara Anjelica Marini e sono una pilota belga (in verità italo-belga che corre per il Belgio), guida della Racing Point con Lance Stroll e una Mercedes junior driver. È un po' un controsenso? Già, ma ho sempre tifato Hamilton e adesso è il mio migliore amico. Peccato che sia praticamente stata rinnegata da quei tifosi tossici delle rosse quali sono la maggior parte dei componenti della mia famiglia, tranne i miei nonni paterni (e mio cugino, ma è un'altra storia), che mi hanno accompagnato in questo viaggio in Inghilterra. Poi che bello, non ho neanche cominciato la mia prima stagione che siamo finiti in lockdown. Adesso sto giocando a F1 sulla play con i miei compari e le ragazze nella casa qua a Brackley che hanno preso i miei nonni.

«Chiara calmati» mi rispose Norris ridacchiando. «ma calmati un cazzo, è la milionesima volta che mi mandi fuori pista» dissi io indietreggiando con il joystick. Non ho il simulatore? MI ARRIVA OGGI. «Chiara sei te che sei scarsa con il pad» si aggiunse Lucrezia. «Ma non è vero...ho il terzo tempo. Vi straccio tutti, aspettate solo che mi arrivi il simulatore» continuai io. Alla fine le qualifiche dichiararono Charles in pole position, George in seconda piazza e io e Olivia subito dopo. «Vi godete le prime posizioni?» chiesi. «Chiara non iniziare» disse Geo roteando gli occhi. Io ridacchiai «Dai raga, scommetto di arrivare davanti a voi nel mondiale» dissi scherzando ovviamente (anche se..). «Ah, hai la Mercedes 2019 ci posso anche credere» ribattè Nicholas. «Nicholas, George...voi non avete diritto di parola» disse Charles facendo ridere gli altri. «Noi siamo forti dentro» disse poi George ridendo.

Tra qualifica e gara, dove il nostro Lando nazionale stava cercando di risolvere i suoi amati problemi di connessione, io feci ai miei follower di insta un box domande dicendo che c'erano anche gli altri con me. «Quinn ti chiedono come va con Daniel?» dissi scorrendo le tante risposte che erano arrivate in pochissimi minuti. «Eh? Va bene, bene» disse lei, che evidentemente si stava facendo i fatti suoi «non mi sembri convinta, se vuoi chiedo anche il parere di mio fratello» disse Olivia ridacchiando. «Ah, ragazze...notiziona Sof e Pierre si sono messi insieme» disse Quinn non ascoltando Olivia. «MIA SORELLA?!» si intromise Charles. «non ti abbiamo interpellato e comunque si» disse Lucrezia a un Carletto abbastanza traumatizzato. «SIAMO IN LOCKDOWN...COME?» chiesi io «L'AMORE NON HA CONFINI, SOLO TE NON LO CAPISCI» mi rispose Quinn. «E ci sarà un motivo..» dissi roteando gli occhi mentre Lando ritornava con noi e ricominciammo a giocare.

«WOOO, E CHI HA VINTO? EH EH?!» dissi tagliando virtualmente il traguardo del circuito del Brasile. «Tu, ma peccato che il campionato l'abbia vinto io» ribattè George. Guardai il punteggio «c'hai ragione» risposi io ridacchiando. «troppa Mercedes...» Iniziò Lucrezia. «OH, FAMMI VIVERE IL MIO FINTO MOMENTO DI GLORIA, CHE DOVRÒ ASPETTARE UN PAIO DI ANNI PER AVERLO REALMENTE» dissi facendo scoppiare a ridere tutti. «Dai, si fiduciosa...» iniziò Alex «si si, ho la Mercedes 2019, ho capito...l'avete ormai ripetuto una ventina di volte» dissi io buttandomi sulla mia comodissima sedia da gaming e spostando la videocamera in modo che mi inquadrasse. «Chiara, giocavi per terra?» mi chiese Quinn. «Non sono così disagiata...giocavo sul mio MORBIDISSIMO tappeto» replicai io. «Comunque vi saluto raga, vado a mangiare il mio premio...un enorme piatto di carbonara» annunciai io chiudendo la chiamata.

Questa è semplicemente una normalissima mattina di lockdown passata assieme ai miei compagni di paddock a giocare ai videogame. «Chiara, è arrivato il tuo...ah, simulatore» mi disse mia nonna «ah, ed è pronta la pasta» io sorrisi e mi sedetti a tavola iniziando a mangiare il piatto di carbonara. «Con chi stavi giocando prima?» mi chiese mio nonno «ho sentito la voce di Russell» disse mia nonna ghignando. Io roteai gli occhi cercando di capire se qua la più pettegola è Quinn oppure mia nonna. Se la battagliano duramente. «Si, c'era anche lui, oltre a Charles, Alex, Lando, Nicholas, Olivia, Quinn e Lucrezia» dissi io.

Finii giusto giusto di mangiare che Lewis mi videochiamò. Lui era rimasto a Montecarlo, purtroppo, se no probabilmente sarei rimasta a casa sua per il lockdown...va beh, sto passando più tempo con i miei nonni, così li aiuto, oltre che fare loro compagnia. Ritornai in camera mia e risposi alla chiamata di Lewis. «Giorno sunshine, come va?» mi chiese mentre appoggiavo il cellulare sul treppiede fatto a mano da me e accendevo la videocamera. Lui mi ha sempre chiamato Sunshine, perché la prima volta che l'ho incontrato avevo il ciclo ed ero lunatica e incazzata soprattutto. «Bene bene» dissi stropicciandomi gli occhi per poi rimettermi gli occhiali. «ho vinto una gara a F1 2020, anche se Geo ha vinto il "campionato" delle gare che abbiamo fatto sta week, mi è finalmente arrivato il simulatore, anche se gli devo ancora trovare una posizione e per devo intendo mio nonno deve...anche perché con i suoi 60 anni ha più vitalità di me. Poiiii mi deve arrivare un pacco da Shein con dei vestiti che mi vanno bene e....nada. tu?» dissi cercando di sistemarmi i capelli, vedendo solamente dalla videocamera, purtroppo capii che essi hanno vita propria e dopo un po' lasciai stare. «Mah, niente di che di base...solo a te accadono cose anche in lockdown» disse il mio migliore amico ridacchiando. «Si, modestamente avrei almeno una ventina di podi in più e tre/quattro vittorie senza avere ancora debuttato» dissi ridacchiando. «E con George?» Mi chiese....dovrei aggiungere anche lui al gruppo delle pettegole. «LA SMETTETE...te, mia nonna e Quinn. Come vuoi che vada? Siamo in lockdown» risposi roteando gli occhi. «Ma daiii, non è cieco quel ragazzo, secondo me ha già notato che ti piace» sbuffai «ti saluto, lasciandoti con questo dubbio...ciao» dissi chiudendo la chiamata.

Dopo questo aiutai mio nonno a mettermi il simulatore nella "caverna" o come la chiama lui e aprii il pacco che mi era arrivato da Shein dove praticamente mi rifacevo l'armadio di roba. Avete visto una mia normalissima giornata durante la pandemia di Coronavirus, che di normale non ha niente.

«...Sono fuori di testa,
ma diverso da loro
E tu sei fuori di testa,
ma diversa da loro...»

un'italiana a brackley [george russell]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora