«Salgo, vente a tomar algo
Tráete una canción
Por si todo sale bien (sale bien)
Oye, móntate en mi coche
Vámonos de aquí
Por si todo sale bien»{Magia~Alvaro Soler}
[Barcellona, Spagna]
«quindi tesoro, hai deciso che ti dichiarerai tu a Carlos?» chiesi a Gaëlle, l'unica ragazza che era presente in quel weekend. Lei e Carlos si stavano frequentando da mesi ormai, ma il ragazzo in questione non si era ancora dichiarato. Quindi ha pensato (in verità le ho consigliato io) di parlarci lei.
«te invece. Cos'hai deciso di fare con Russell?» mi chiese. «bah, non so, penso di rifiu...» non mi fece neanche finire la frase «no no no e no, ti piace troppo perché tu non accetta, pensaci un po' di più, ma guai a te se non accetti» io ridacchiai. Beh, si, aveva decisamente ragione.
«ti porto da Carlos o vuoi andarci da sola?» le chiesi, cambiando discorso. «no no, tu vieni assolutamente con me» poi si alzò e andò di fronte allo specchio che ho nella mia stanza nell'hospitality. «sto bene?» «stai benissimo chica, adesso andiamo»
Andammo verso l'hospitality Mclaren e per fortuna mia trovammo Norris che stava uscendo «Lando, puoi chiamare giù Carlos? Gaëlle gli vuole parlare» gli chiesi. «ok ok» il ragazzo salì e dopo un paio di minuti l'inglese scese. «Ha detto che sarebbe meglio tu salissi, quindi prego, entra pure. Primo piano, prima porta a sinistra» disse parlando con Gaëlle. Lei tutta pensierosa annuì, entrando nella struttura.
«Chiara Anjelica Marini, tu devi assolutamente parlare con George, anche perché se parte in gara com'è messo in questo momento va a sbattere alla prima curva» mi disse l'inglese. «Non lo so Lando, non mi sento sicura» «su cosa? È il ragazzo della tua vita.»
In effetti aveva ragione «mi stai dando ragione? Non hai risposto» io annuii «facciamo che stasera glielo dico» «bene riferisco tutto prima che tu possa cambiare idea.» disse lui ridacchiando «stasera alle 21 nell'atrio dell'hotel» il ragazzo fece il pollice in su, andando di corsa verso l'hospitality Williams.
Dopo una buona mezz'ora che stavo aspettando lì seduta sulle scale davanti alla McLaren, decisi di ritornare al mio box . Scrissi un messaggio alla mia amica dove chiedevo di darmi un feedback. Lei vide subito il mio messaggio e mi mandò una foto di lei e Carlos.
Lui la teneva in braccio e si stavano baciando. "por fin es mi novio. un poco de coraje es suficiente" mi scrisse sotto. Le posso dare ragione, ma il coraggio in queste cose penso mi manchi particolarmente.
Si, guido una macchina a più di 300 km/h, ma non so dire a un ragazzo che voglio uscire con lui. Bizzarro vero? Si, decisamente bizzarro.
«Lewis. Devo andare da lui» si, il mio migliore amico in amore è messo peggio di me, ma penso che sappia trovare frasi motivazionali per ogni cosa e io in questo momento ne ho davvero bisogno.
Incontrai Toto fuori dall'hospitality Mercedes e mi fermò. Non sono assolutamente nervosa in questo momento, da cosa credete che io lo sia. Non lo sono assolutamente. Non mi sto torturando i miei poveri ricci, no no.
Ok, si forse un po' lo sono. «ciao Chiara, come va? Tutto apposto?» «si si, per adesso tutto apposto» «stai andando bene» concluse dandomi un pacca sulla schiena e andandosene.
Lewis da dentro aveva visto tutto e stava ridendo «vaffanculo» «ti voglio bene anche io sunshine» disse ancora ridendo.
Iniziammo poi a camminare per il paddock. Gli spiegai per filo e per segno cosa stava accadendo «quindi ti serve una delle mie frasi motivazionali da quello che ho potuto intendere» «si esatto»
«amicah, lo sai che ci sono migliaia di pesci nel mare e se George William Russell non sarà la tua anima gemella, anche se ne dubito fortemente, potrai sempre cercarne un altro e, inoltre, ci sarà sempre il tuo migliore amico a farti ubriacare e dimenticare tutti i tuoi problemi» risi nell'ultima parte di frase. Si, aveva ragione. Ed è decisamente strano lui abbia ragione.
~QUELLA SERA~
Sono chiusa in camera mia per evitare che le ragazze mi facciano vestire come vogliono loro e quando iniziano a volermi agghindare come un albero di natale mi fanno salire l'ansia e ne ho già troppa in questo momento.
Alle 21 precise, prendo il mio cellulare e scendo nella hall il più in fretta possibile.
Visto che George non è ancora arrivato, mi siedo in una delle poltroncine a guardare il mio profilo tik tok (creato sotto costrizione di Quinn e Olivia).
Qualcuno mi appoggiò le mani sulle spalle e io sobbalzai prima di capire che quel qualcuno era ovviamente Geo che se la rideva.
Si sedette difianco a me e aspettò che io iniziassi a parlare. Presi un bel respiro «accetto la tua proposta» dissi per poi guardarlo.
Sorrise. Io amo quando sorride. «non te ne pentirai» disse lui. "Lo spero" pensai, anche se ne ero più che sicura.
Gli diedi un bacio a stampo. QUANTO MI PIACE. Perché ci ho pensato così tanto?! Una sensazione così non dovevo tenerla da una parte.
«vieni con me» mi tese la mano e mi aiutò ad alzarmi. «dove mi vuoi portare?» gli chiesi. «primo appuntamento a sorpresa» rispose ridacchiando «al McDonald's?» «si.» io risi. «tu sì che mi conosci bene» «quanto Lewis?» mi chiese ridacchiando «adesso non esageriamo. Lui è la mia anima gemella...peccato abbia 35 anni» lui rise per la mia risposta.
"Ragazza, hai sbagliato. È lui la tua anima gemella" si, forse la mia coscienza per una volta ha ragione.
Andammo in macchina al McDonald's di Barcellona: presi delle Mcnuggets. Tante Mcnuggets.
Poi mi portò verso il mare «ti sei preparato tutto?» chiesi giusto per non pensare al cibo che avevamo preso «si...se mi dicevi di no, avrei passato la serata con Charles, Lando e Alex a mangiare gelato e giocare con la play» risi per la sua risposta.
Parcheggiò in un punto a vista mare. Sa però una cosa di me: odio la spiaggia con tutto il mio cuore. «tranquilla non scendiamo, volevo solo avere un paesaggio carino» poi prese fuori un tablet: voleva guardare un film. «Hunger Games?» mi chiese, sapendo che mi piaceva molto. «Hunger Games»
Si, penso che questo sia il ragazzo giusto.
«Porque la magia de tus ojos
me hace ver
Que la vida es una canción
Porque la magia de tus labios
me habla de
Peter Pan y de rock and roll»
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un'italiana a brackley [george russell]
FanfictionChiara Anjelica Marini è una pilota belga (anche se metà italiana) nata in Belgio e cresciuta in terre emiliane. La sua famiglia non ha mai capito il perché a lei non fossero mai piaciute le Ferrari, tanto da minacciarla quando ha accettato l'invito...