Ridevo,ridevo come una pazza ma non capivo il perchè.

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NICOLE
Andai a letto distrutta dopo aver passato l'intero pomeriggio sui libri.
Non vedevo l'ora fosse domani per vederlo,ma soprattutto per capire se posso fidarmi di lui o meno,spero che mantenga la promessa.
Domani finalmente è venerdì,il che vuol dire che mi aspetta un fantastico week end in compagnia di Maïa.
Mi addormentai praticamente subito e devo ammettere che sta volta non passai una poi così brutta nottata..anzi.
Il suono di quella roba odiosa che i comuni mortali chiamano sveglia mi svegliò dal mio sonno e fui costretta ad alzarmi.
Sta mattina niente pensieri.
Presi una maglia e un paio di jeans a caso dall'armadio,andai in bagno a mettermi la matita e poi,dopo essermi vestita,in cucina a fare colazione.
Era da non so quanto tempo che non facevo una bella collazione,e per "bella colazione" intendo una tazza di latte con cereali,preferibilmente le palline di cioccolato😋.
Come sempre arrivai davanti scuola prima del suono della campanella,non c'era quasi nessuno e le panchine per mia fortuna erano vuote.
Mi sedetti su una di esse ad aspettare l'inizio delle lezioni.
Dopo 5 minuti iniziarono ad arrivare ragazzi e ragazze,chi veniva in bus,chi in macchina e chi a piedi.Si formarono così i gruppetti di amici.
Io ero seduta sulla panchina centrale,proprio di fronte all'ingresso della scuola.
Devo ammettere che trovarmi davanti a quel portone imponente che alcuni nominano come "l'entrata all'inferno" mi mette un po' in soggezione e mi fa venire i brividi.
All'improvviso diventò tutto nero,i gruppetti di amici scomparvero e non vidi più niente.
Iniziò a salirmi l'ansia che piano piano si trasformò in panico.
-"Indovina chi sono"
Non era una voce conosciuta..non avevo idea di chi mi stesse coprendo gli occhi in quel momento.
"Una persona con due braccia e due gambe?"
-"Ehi ma..aspetta un secondo.Tu non sei Elisa!"
I miei occhi furono scoperti e rincominciai a vedere la triste realtà.
Davanti a me ora c'era una figura maschile,abbastanza alta,capelli neri e occhi azzurri.
-"Piacere,Luca.Scusami per il malinteso😅,ti ho scambiata per una mia amica ahah."
"Niente tranquillo,ahah anche a me é capitato qualche volta..certe figure di merda.."
-"Ahah sei simpatica."
"Io?",ma certo chi sennò,che deficiente.Prima figura di merda fatta✔️
-"Si ahahah"
Se ne andò così,in fretta,come era arrivato.
-"Ehi ragazza misteriosa,non mi hai ancora detto il tuo nome"
"Nicole,mi chiamo Nicole"
La nostra conversazione fu interrotta dal suono della campanella.
-"Io vado..spero di rincontrarti"
Entrai a scuola ed ebbe inizio la lezione di Storia e Geografia.Che palle,io odio storia e geografia!
Ed ecco Federico,arrivato in perfetto orario..sta volta.
Mi sedetti al solito posto e lui vicino a me.
"Come mai in orario sta mattina?"
-"ah ah ah spiritosa.
Ahah no okay,mi sono svegliato prima sta mattina"
"Ah,bravo alunno"
-"Esposito,Bianchi! Visto che avete così tanta voglia di parlare perché non prendete le sedie e venite a farlo qua alla cattedra?Magari mi parlato un po' di Sparta,Atene e si,perché no,anche delle guerre del Peloponneso."
-"Magari anche no prof."
"Shhh scemo che si incazza ancora di più"
-"Ma magari si,muovetevi."
Il tragitto fatto dai nostri banchi alla cattedra sembrava infinito.

Ed eccoci qui,seduti vicino al prof facendo scena muta.
-"Ho capito,andate a posto.
2 a entrambi."
Io e Federico ci guardammo e scoppiamo a ridere,ridevo come una pazza ma non capivo il perché.Avevo appena preso due e ridevo..bah
Per fortuna le altre ore passarono un fretta e finalmente ne mancava solo più una alla uscita.
"Ragazzi causa assenza professoressa uscite un'ora prima oggi",era la voce di Donata,la bidella del mio piano.
Okay come non detto,ne mancavano zero all'uscita.

-"stavo pensando..né i miei genitori né tuo padre sa o saprà mai che oggi usciamo un'ora prima giusto?"
"Giusto",non capivo dove volesse arrivare.
-"Ti va di farci un giro?"
"Io?Andare in giro con una specie di pazzo come te?Perché no!"
-"okay,andiamo allora",mi prese per mano e mi trascinò via dalla scuola.
Dopo neanche dieci minuti ci ritrovammo in stazione.
"Non ho i soldi per il biglietto Fede"
-"tranquilla te lo pago io"
"Ma dove mi porti?"
-"Uffa!quante domande!Stai zitta e fidati di me."
"Okay ma io tra un'ora devo trovarmi parcheggio vicino scuola"
-"Ai suoi ordini signorina"
"Ahah scemo"
Salimmo sul treno che dopo 5 minuti partì.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24, 2015 ⏰

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La ragazza con gli occhi spentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora