Inizio

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Più andavamo avanti più la strada si inerpicava su quel monte roccioso, diventando più stretta e tortuosa.

- Pa', quanto manca? - chiesi.

- Non più di dieci minuti.

Nonostante la strada fosse piuttosto ripida, era abbastanza trafficata. Il paesaggio attorno a noi era desolato, punteggiato da qualche villaggio qua e là. Il sole giocava a nascondino con le nuvole e l'aria era umida, in attesa di una possibile pioggia.

Papà aveva ragione. Dopo qualche minuto si aprì davanti a noi un paesaggio mozzafiato. Giù, nel burrone si poteva vedere tutto il lago di Garda mentre il versante opposto godeva di un leggero raggio di sole.

- Parcheggio qua?

- Sì - rispose mia madre.

- Ci fermiamo? - domandò mio fratello.

- Sì.

Dopo aver fatto qualche foto sul Belvedere di San Zeno risalimmo a bordo e andammo più avanti, inoltrandoci nel centro del piccolo paese turistico. I miei decisero di andare a fare un giro più sopra.

- Io resto qua, mamma.

- Dove?

- Mi siedo su quella panchina. - e ne indicai una, in perfetta posizione sul lago.

- Vuoi sempre stare solo Claudio...

- Semplicemente non ho voglia di camminare, sono troppo stanco. - mentii.

- Come vuoi...

Mi accomodai sulla panchina, immerso nei miei pensieri deprimenti, contemplando l'amenità del paesaggio che avevo la fortuna di avere davanti.

Ora, la luce solare rifletteva sulla superficie del lago, creando un paesaggio suggestivo, perfetto per fare una foto.Tirai fuori il cellulare ma non la feci. In fondo a chi l'avrei fatta vedere? Nessuno si interessava a me. Sulla sponda opposta, c'era un complesso di centri abitati, forse Limone del Garda e i suoi dintorni. Tre vele erano mosse dalla debole forza delle onde e sulla cima del monte davanti a me, una strana luce rossa si alternava ad una blu. Dall'abitazione sotto a quel balcone naturale, alcuni bambini, forse due amici, giocavano vivacemente. Pensavo a tutto quello che era successo nelle ultime due settimane. Forse un po' troppo in un arco di tempo relativamente ridotto. Ma questo non aveva affatto influenzato la mia vita sociale, anzi, era rimasta inalterata. Non so se sia un fatto positivo o meno. E non voglio neanche saperlo. Tutto cominciò la sera del 23 ottobre...

Nell'infinito mare dei pensieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora