Passeggiata

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Quella sera non riuscii a dormire perciò decisi di fare una passeggiata, ma senza accorgermene arrivai nel bosco di Beacon Hills.

Trovai un sentiero e lo seguii, ed arrivai davanti ad una casa che sembrava abbandonata.

Avete presente i personaggi dei film horror? Loro sono coraggiosi, vanno sempre a controllare che tutto vada bene e così via. Io non lo feci. Feci esattamente l'opposto. Mi girai e seguì il sentiero al contrario. Ma OVVIAMENTE mi persi. Cercai il telefono per chiamare Scott, ma non c'era più. Perfetto. 

"Cerchi questo?"

Oh no. Non lui.

"C-cosa ci fai qui?" Gli chiesi.

"Io stavo facendo una passeggiata." Disse Derek "Tu cosa ci fai qui DA SOLO la notte?"

"Perché lo vuoi sapere?"

Non rispose, ma mi gettò il telefono per terra. Molto lontano.

"Perché!?"

"Perché mi andava." 

Adoravo quando faceva l'arrogante. Ma lo odiavo allo stesso tempo.

"Mi sono perso. Sai qual'è la strada per ritornare?"

"Trovala." Mi disse lui. 

Si girò e se ne andò.

"Cosa?! Perché non mi dici solo la direzione giusta!?"

"Ho detto di trovartela da solo."

"Figlio di ..." 

Si girò verso di me.

"... tua madre."  

Lo guardai andarsene, e fu solo allora che mi venne la brillante idea di seguirlo. 

Si avviò verso la casa di prima, e arrivato davanti alla porta esitò ad entrare. Poi spinse la porta ed entrò. Aspettai che si allontanasse dall'ingresso ed entrai anch'io. Mi sentivo più al sicuro dato che sapevo che c'era anche lui.

Lo vidi seduto su una sedia e stava fissando il pavimento. Sembrava triste e mi si strinse il cuore a vederlo così.

"Ti avevo detto di trovare da solo la strada per ritornare."

"Oh. Ehm ... pensavo che seguendoti avrei fatto prima."

"E pensavi anche che non me ne sarei accorto?"

" No."

Potrei giurare che fece un sorriso. Sì. Derek Hale mi aveva sorriso. 

"Sai di chi è questa casa? O di chi era?"

"Era mia."

"Ah. Tua? Cioè tu vivevi qua? In questa casa?"

"Sì idiota."

"Eh perché sembra essere andata a fuoco."

"Forse perché c'è stato un incendio? Mi chiedo come fai ad essere il figlio dello sceriffo."

Si alzò e uscì. Io ovviamente lo seguii.

"Aspetta! Voglio sapere cosa è successo!"

Si fermò.

"E perché credi che io te lo dirò?"

"Perché te l'ho chiesto?"

"No."

Si girò.

"Aspetta!"

"Cosa c'è!?" Mi chiese lui esasperato.

"Mi puoi dire che strada devo fare?"

Mi indicò con il dito un sentiero e se ne andò.

"Grazie ..."

"Prego!" Urlò lui già lontano.

Era davvero sexy da arrabbiato.  


La strada più facile non è sempre la miglioreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora