Capitolo 1

295 6 25
                                    


Voi siete lei ;) ⬆️
———————————
Ciao, sono Helena Carter, ho sedici anni, abito a Londra, ma sono nata in Florida, sono alta un metro e settanta, ho gli occhi verdi e i capelli che mi arrivano alle spalle, neri.

Potrei dire di non avere un carattere ben preciso. Perlopiù cambia da persona a persona.
Non mi fido facilmente, all'inizio tendo un po' a fare la stronza, ma poi, quando conosco bene una persona, inizio ad aprirmi di più.

I miei sbalzi di umore e carattere avvengono a causa delle persone, per esempio, se una persona fa la stronza con me, io sarò stronza con lei, se invece sei dolce e gentile, io sarò dolce e gentile. Potrei dire, occhio per occhio, dente per dente.

Poi dipende anche dalle giornate, infatti se mi sveglio con il piede giusto, mi piace stare in compagnia, parlare e scherzare, se invece mi dovessi svegliare con il piede sbagliato statemi alla larga o faccio una strage!
Oggi vi voglio raccontare la storia di come una lettera abbia cambiato radicalmente la mia vita.

Erano le 7:30 del mattino e come ogni mattina suona la sveglia del mio cellulare.
Andai in bagno, mi lavai il viso e scesi in cucina per fare colazione. Lì era riunita la mia famiglia, attorno ad un grande tavolo rettangolare.

Io ho quattro fratelli, tutti più grandi di me e tutti maschi. Io e i miei fratelli siamo stati tutti adottati. Io sono stata adottata per ultima perciò è stato un po' complicato riuscire ad adattarsi, perché sono l'unica femmina e gli altri si conoscevano già tutti. Ora però siamo più uniti che mai e voglio a tutti un mondo di bene.

Io, i miei veri genitori, non li ho mai conosciuti, la signora dell'orfanotrofio dove mi hanno presa mamma e papà dice che sono morti sedici anni fa, ma sinceramente non ci ho mai pensato più di tanto.

Mia mamma si chiama Renée, è una donna molto bella, è alta un metro e settantacinque, porta sempre i tacchi, le scarpe da ginnastica le mette solo per andare a correre la mattina con la nostra vicina di casa. Ha i capelli biondi, che le arrivano alle spalle e gli occhi azzurri come il cielo. È la donna più gentile e premurosa che conosca.

Mio papà invece si chiama Daniel anche lui è molto alto, ha i capelli marroni, corti, lui a differenza della mamma sta sempre in tuta, tranne per le occasioni importati quando mamma, a forza, li fa indossare un completo elegante.
Daniel fa il coach nella squadra di rugby della città.

Ma torniamo alla mia routine. Mi sedetti al tavolo, nel mio solito posto, tra Noah, il più grande dei miei fratelli e Gabriel, che ha due anni in più di me. I miei fratelli sono tutti degli sportivi e competitivi, lo sono anche io, ma molto meno di loro. Ho fatto colazione con i pancakes e la spremuta di arancia.

Finita la colazione sono andata in camera mia a cambiarmi per la scuola, indossavo un maglioncino corto bianco con un paio di jeans a vita alta, ho fatto lo zaino, mi sono lavata i denti e mi sono un po' truccata con il mascara e il lucida labbra alla ciliegia, il mio preferito.

Dopo una ventina di minuti mia mamma mi chiamò di sotto dicendo che erano arrivati a prendermi la mia migliore amica, Kate e suo fratello, Jason che ci accompagnava a scuola prima di andare a lavoro.
Kate è un po' più bassa di me, ha la carnagione chiara e dei bellissimi capelli neri, riccioluti. Ha un ottimo senso dell'umorismo, mi fa sempre ridere tantissimo, insieme io e lei siamo fortissime. Chi si mette contro di noi è sfacciato.
Comunque, sono scesa di sotto e sono salita in macchina con loro.

Arrivati a scuola Jason ci ha scese davanti al cancello ed è subito ripartito.
Lì davanti ci aspettava Tessa, lei è l'altra mia migliore amica, ha i capelli rossi, riccioluti, ha gli occhi verdi e porta gli occhiali. Suona la chitarra e come sport fa karatè.

Due perfetti stronzi // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora