Elsa's P.O.V.
«Emily! Datti una mossa!» Urlo contro la porta del bagno, in cui si è chiusa circa venti minuti fa.
Questa mattina mi sono svegliata in ritardo e ho potuto scoprire che in questa casa pochi minuti possono ribaltare l'equilibrio delicato delle tempistiche al bagno.
«Elsa,» Chris mi chiama dalla cucina e lo vedo fare capolino da dietro l'angolo, «vuoi che vi prepari qualcosa per stasera, o prendete una pizza?»
«No, stasera ho una cena con il padre di Jack, te l'avevo detto. Devi rimanere tu con Emily.» Busso di nuovo alla porta del bagno, mentre Chris mi si avvicina per continuare a parlare.
«Non posso, devo uscire con Hailey e alcuni suoi amici. Io porto Emily agli allenamenti delle cheerleader domani mattina, quindi stasera resti a casa.» La mia sorellina è entrata nelle cheerleader da un paio di settimane e le avevo promesso che l'avrei accompagnata ai suoi allenamenti, ma domani dovrò vedermi con l'avvocato della signora Prismore, così Chris ora mi sta rinfacciando il favore che gli ho chiesto ieri sera.
Parla come se non ci fosse spazio per discutere e si volta per tornare in cucina, ma io lo fermo.
«Non posso annullare, mi ha fatto entrare lui nello studio.»
«E io non posso evitare gli amici della mia fidanzata, lei crede già che non mi piacciano.» Ribatte velocemente. «Chiameremo una babysitter.»
Emily protesta, urlando da dentro il bagno. «Non mi serve una babysitter, ho tredici anni!»
Chris ed io sbuffiamo al pensiero di dover avviare una discussione con lei di mattina, so che Chris sta per ribattere dicendo che è ancora piccola per rimanere in casa da sola, quando lei lo anticipa.
«Posso dormire da Mike.» Subito dopo sentiamo il fono per capelli venire azionato, il che mi irrita un po'. Potrebbe farmi entrare se si sta solo asciugando i capelli.
Comunque, la sua non mi sembra una cattiva idea, anche se avrei dovuto subire i mille consigli non richiesti di Laura, la madre di Mike, sempre pronta a farmi notare cosa sbaglio nel crescere mia sorella. Chris, però, non sembra d'accordo.
«Non se ne parla.» Tuona appena lo guardo. «Non mi piace quel Mike.»
Emily spegne il fono, quindi mi allontano dalla porta del bagno, faccio segno a Chris di seguirmi in cucina per cercare di convincerlo.
«Perché non vuoi che dorma da lui? È un'ottima soluzione.»
Lui incrocia le braccia al petto e fa una smorfia infastidita.
«Non può dormire con un ragazzo, ha solo tredici anni.»
«Infatti, tredici anni, non ha secondi fini.»
«Ti posso assicurare che lui ce li ha, invece», ribatte con fermezza. «Emily è ancora troppo piccola per avere un ragazzo.» La sua reazione mi fa quasi ridere, dato che sono certa che non ci sia nulla di romantico tra quei due. Lui e Jane sono i migliori amici di mia sorella da quando ci siamo trasferiti qui e negli anni li ho visti crescere insieme.
«Sono migliori amici da sempre.» Gli ricordo, assumendo la sua stessa posizione. Inizio a capire quale sia il vero problema. «Lo sai che tra poco dovrai farle il discorso sul sesso, vero?» Fisso i suoi occhi azzurri e ci scorgo un tremore di insicurezza.
«C'è ancora molto tempo.» Abbassa lo sguardo e torna vicino al piano da cucina per finire di preparare la colazione per tutti.
«Non è vero.» Lo seguo e mi appoggio al ripiano vicino a lui. «Devi iniziare ad accettare che Emily sta crescendo e tra un anno o due potrebbe volere sperimentare la sua prima volta con qualcuno. Continuare a trattarla come una bambina potrebbe essere un grosso errore.» Cerco il suo sguardo, sperando che comprenda di non poter bloccare la crescita di una ragazzina. Purtroppo, lui resta con i piedi piantati nelle sue convinzioni e decide di ribattere con un forte nervosismo nella voce, sebbene stia cercando di mantenerla bassa.
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Come le comete
ChickLitSette anni dopo la loro separazione, Elsa e Matt seguono vite completamente divise, fino al giorno in cui s'incontrano di nuovo. Sequel di "Profumo di stelle".