•Autolesionismo

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Passa la notte del 15 luglio..
La notte più lunga della mia vita, il tempo non passava.
Eravamo tutti insieme davanti una cosa che era più grande di noi, più grande di me!
Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire.
Tutto sembrava un incubo dal quale non vedevo l'ora di svegliarmi o peggio mi sentivo in un film horror..
Passata la notte, all'alba andiamo ognuno a casa nostra, io faccio una doccia e ancora non riesco a crederci e finalmente piango, urlo, mi sfogo talmente tanto da arrivare a svenire. Mi riprendo un po e vado a casa sua.. entrando mi rendo conto che era la, in mezzo la casa ricoperto da un vetro..

Era irriconoscibile, non sembra nemmeno lui.

Scoppio e vado fuori perché mi stavo sentendo male..

Arriva il giorno del funerale, un giorno infinito e troppo pesante da riuscire a sopportare.

Passa anche questo.

Ricapitolando nella disgrazia ho capito tante e tante cose e la sera del 17 luglio mi fermo a pensare..

Ho capito che la vita è una sola,
Ho capito che non ha avuto senso tagliarmi,
Ho capito che non ha avuto senso sprecare parte della mia vita,
Ho capito che nulla è scontato e tutto è possibile,
Ho capito che la vita può finire da un momento all'altro,
e allora che senso avrebbe non viverla per come vorremmo veramente?

E di questo amico mio te me sarò eternamente grata, mi hai fatto capire tanto.
Non puoi nemmeno immaginare quanto mi manchi, ti vedo ovunque, sei in ogni cosa, in ogni mia abitudine perché ciò che facevamo lo facevamo insieme.

Ma forse è arrivato il momento di lasciarti andare ..
Ti sto tenendo incatenato al mio cuore da troppo tempo ma so che tu vuoi volare via e vuoi vedermi serena ma non è così semplice. Ma so anche che non è impossibile, io ti porterò per sempre con me e di questo puoi starne certo quindi ora vola libero e spero che ora hai raggiunto la tua felicità e serenità e sei in pace con te stesso.

Grazie.💫

Vola in alto e proteggici da lassù.