Solo dopo mezzanotte riuscii a tornare a casa. Nessuno venne a cercarmi.
Riprendendo la mia forma umana raccolsi i vestiti, che probabilmente mamma mi aveva lasciato davanti la porta. Infilai veloce la tuta ed entrai dentro casa. I nonni se ne erano già andati da un pezzo probabilmente, ad aspettarmi in soggiorno davanti la televisione c'era solo la mamma.
Mi bloccai e presi un respiro profondo. Non sapevo quanto mi sentivo in grado di parlare in quel momento.
"Ti sento Elizabeth, che ne dici di sederti con me sul divano? Non credo che tu abbia sonno ancora" disse richiamandomi.
In silenzio mi avvicinai al divano e mi sedetti accanto a lei. Mi passò una parte della coperta e senza che dicessi nulla mi coprì le gambe. Sorrisi, non riuscendo a trattenermi.
Senza neanche dire una parola ma solo con un piccolo gesto era riuscita a farmi sentire meno tesa.
Poggiai la testa sulla sua spalla "Cosa stai guardando?"
"Solo una stupida commedia."
"Non ti piace?"
"Non mi dispiace" si limitò a dire.
Il silenzio ci avvolse di nuovo, rimanevano in sottofondo solo i rumori della televisione.
Mi schiarii leggermente la voce "Noe?"
"Non è più uscita dalla sua stanza."
Strinsi tra le dita la coperta.
Le sue mani coprirono le mie "Sta solo facendo i capricci, non è colpa tua Beth."
Annuii poco convinta.
Lei sospirò e iniziò ad accarezzarmi dolcemente i capelli "Non devi preoccuparti di noi, quello è il nostro lavoro. Tu devi pensare solo a te."
Grugnii "Come no."
Come se fosse facile ignorare tutte le loro emozioni, pensavano che non le vedessi? Anzi con il tempo ero anche diventata in grado di 'odorare' alcune delle loro emozioni. Era impossibile che potessi fare finta di niente.
"Siamo stati solo presi alla sprovvista" continuò calma "Come te, neanche noi potevamo aspettarci che dovessi andare via così presto. Dopo neanche tre giorni" concluse scocciata "Se Alpha Alaric continua così inizierò a pensare di chiedere un trasferimento in un altro branco."
La guardai sollevando un sopracciglio "Stai scherzando?"
"Non sto scherzando per niente" alzò il mento sicura "Vediamo se a quel punto inizierà a darsi una regolata. Tuo padre è sempre impegnato, anche i fine settimana senza un giorno libero. Tuo nonno adesso ha ripreso a lavorare per lui. E poi tu..."
"Anche tu lavori mamma" spostai in fretta l'attenzione su di lei.
Fece una mezza risata "Si, certo. Curo l'ipocondrismo. Veramente credi che qualcuno di loro abbia qualcosa? L'unica cosa di cui mi devo occupare veramente sono i ragazzi che arrivano dai campi di allenamento con tuo padre."
"Non posso darti torto" sorrisi.
Mamma tornò seria, mi accarezzò il viso "Mi devi promettere che dopo questo lavoro almeno per un mese chiederai delle ferie ad Ermes, me lo devi giurare."
Sospirai "Sai come te che non posso, siamo troppo pochi. Non posso lasciare i miei compagni in difficoltà mamma" mi morsi le labbra "riesco a sopportare di deludervi, riesco a sopportare il senso di colpa perché non ci sono mai. Ma non riuscirei mai a sopportare se a qualcuno del mio gruppo accadesse qualcosa. Tim e Sam sono ancora troppo inesperti, non posso lasciare tutto il carico ad Ermes e Elia."
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Haunted
WerewolfElizabeth è sempre stata dedita al suo compito all'interno del branco: essere una tracciatrice. Fin dalla tenera età non si è lasciata fermare davanti a viste atroci e fallimenti, ha sempre continuato ad andare avanti. Mettendo da parte ogni incerte...