"Merda!" imprecai cadendo dal divano.
Avendo la grazia ricercata di un triceratopo la mia piccola acrobazia non non poco rumore "Leggiadra, come no" mi presi in giro da sola. Presto il rumore di passi sostituì quello della mia imbarazzante caduta.
Mia madre corse dalla cucina fino al salotto preoccupata, con il cucchiaio di legno ancora in mano "Che succede?" la sua fronte era corrucciata, piena di rughe, mentre le pozze blu che erano i suoi occhi osservavano attenti ogni angolo del soggiorno.
"Non si dicono le brutte parole" intervenne Noemi -mia sorella- con il mento all'insù da saputella, che entrò a ruota dopo di lei.
Alzai gli occhi al cielo; a volte mi chiedevo come una creatura tanto minuta e dolce potesse essere mia sorella, altre mi chiedevo da dove fossi spuntata io invece.
Indicai lo schermo del televisore "E' spuntata all'improvviso la sorella morta mentre guidavano! Così all'improvviso! Ci credete?" dissi sentendo il cuore ancora in gola per lo spavento.
Mia madre alzò un sopracciglio incredula e poggiò una mano sul fianco "Ancora con quella serie televisiva Elizabeth?" sbuffò "Mi hai fatto venire un infarto per niente signorina."
Scrollai le spalle. Non avevo dato il via a quella scenetta solo per farla correre dalla cucina al salone. Riportai lo sguardo a Hill House "Sai quanto tempo ci perdo a cercare una serie televisiva decente? E' un miracolo averne trovata una durante le mie ferie."
La guardai con la coda dell'occhio mentre lei a sua volta alzava gli occhi al cielo, vizio molto praticato da entrambe "Sarebbe carino se le tue ferie le passassi dando più attenzioni a tua sorella, piuttosto che a perdere tempo sul divano dalla mattina alla sera. Cielo, a volte sembra che il posto di mia figlia lo abbia preso una pianta. O sei una pianta o sei un fantasma."
La mia piccola sorellina mi corse incontro durante il suo sproloquio, sedendosi accanto a me sul divano. Le accarezzai dolcemente i capelli dorati, mentre con l'altra mano con cui tenevo il controller della PlasyStation4 misi in pausa l'episodio su Netflix.
"Mamma si chiamano ferie proprio per un motivo, che sicuramente non comprende fare da babysitter a Noe mentre tu e papà uscite ogni sera. La nonna è sempre ben disposta a tenerla."
Noemi mi guardò arricciando il suo piccolo naso, non sapendo se sentirsi insultata da quello che avevo detto; i suoi occhi color nocciola mi fissavano perplessi.
"A proposito, da quanto tempo è che non vedi tua nonna? Mi chiede sempre di te e invece tu che fai? Stai attaccata a quella cosa senza dare la minima attenzione a nessuno. A volte mi chiedo se è colpa mia per averti educata..."
In quel momento smisi definitivamente di ascoltare e aspettai che finisse la voce prima di dire qualsiasi cosa: con gli anni avevo imparato che era meglio lasciarla sfogare completamente prima di cercare di fare alcunché.
"Mamma sono tornata ieri sera, anzi per essere precisi alle cinque di questa mattina. Non sono passate neanche ventiquattro ore. Domani mattina la prima cosa che farò dopo aver portato i dettagli della mia ricerca ad Alpha Alaric, sarà quella di passare dai nonni e porterò con me Noemi" sorrisi teneramente verso di lei "Ci stai pulce?"
Lei mi buttò le braccia al collo, aumentando la grandezza del mio sorriso "Si! Poi mi porti da Phil? Ti prego, ti prego, ti prego. Mamma e papà non mi ci portano mai" mise il broncio.
Misi la mia sorellina di nove anni sulle gambe, sapendo che tra qualche anno sarebbe stato più complicato tenerla in braccio. Ancora la sua costituzione era piccola e fragile, si sposava bene con il viso tondo e perfetto.
STAI LEGGENDO
Haunted
WerewolfElizabeth è sempre stata dedita al suo compito all'interno del branco: essere una tracciatrice. Fin dalla tenera età non si è lasciata fermare davanti a viste atroci e fallimenti, ha sempre continuato ad andare avanti. Mettendo da parte ogni incerte...