Da quel momento in poi mi sembrò di essere al cinema. Era come vedere un film di cui non facevo parte, ma che con tutti i suoi avvenimenti mi risucchiava dentro la sua trama.
Yen aveva deciso di concedermi uno spazio, di non eclissarmi completamente con il suo io. Sempre più veloce continuava a correre verso un obiettivo di cui solo lei era a conoscenza, tutte le altre domande che cercavo di farle erano completamente ignorate, così come la mia volontà.
Sfrecciavamo, superando ormai anche le tracce degli ultimi alberi rimasti, incuranti di qualsiasi presenza che fosse amica o nemica.
L'unica cosa che continuava a corrodere la mente di Yen -e la mia- era la disperazione di raggiungere un luogo in particolare. Yen stava fremendo, nervosa continuava a cercare di andare più veloce.
...troppo tardi.
Avvertii solo queste due parole trasferite dalla sua coscienza alla mia. Una goccia in un vaso pieno che traboccò.
Per chi? Per dove?
Mi sentivo prigioniera.
Cercai di elaborare con quelle poche se non nulle informazioni quello che stava accadendo. Yen era da tempo che non mostrava né bisogni né desideri di alcun tipo: si lasciava trascinare dalla mia volontà senza opporre alcuna resistenza. All'improvviso dopo aver avvertito quell'odore si era completamente risvegliata, senza chiedere, prendendo il completo controllo di me e del nostro corpo.
Yen spostò lo sguardo per un secondo al suo lato sinistro: eravamo state affiancate da Ian. Era la prima volta che lo vedevo dall'inizio del nostro viaggio in quella forma, ed ero più che cosciente che se mai lo avessi avuto contro, l'unica probabilità di sopravvivere era quella di scappare, senza provare alcuna strategia.
La ferocia e la dominanza che sprigionava il lupo di Ian non aveva nulla da invidiare né a mio padre né al mio caro nonno. Avevo una classifica nella mia mente e Ian non cadeva lontano dai primi cinque posti.
Grazie ai 'mostri' nella mia famiglia, era diventata brava a classificare chi mi trovavo davanti e se era il caso di darmela a gambe.
Yen però era incurante di tutto ciò ed era indifferente anche allo sguardo che le era stato lanciato. Era inquisitorio e al tempo stesso di avvertimento.
Ero sempre più inquieta e la presenza vicina di Ian non faceva altro che aumentare la mia angoscia. Sapevo però che se Ian era lì, Ermes e Elia sarebbero stati dietro di noi. Questo riuscì a farmi calmare un po' e a riprendere sicurezza, così decisi di avvicinarmi con prudenza alla coscienza di Yen, sfiorandola per evitare di distrarla e di farla arrabbiare.
Non riuscivo a percepire dei pensieri definiti, ma solo delle forti emozioni: bisogno, paura e speranza.
Sentii una lama gelida lungo il collo.
Speranza?
La coscienza di Yen si avvolse in maniera sempre più protettiva intorno a quell'unica traccia che era riuscita a percepire.
Riuscii solo a concretizzare una risposta L'ha trovato.
Dopo mesi, anni di attesa, questo era quello che eravamo riusciti a trovare.
Merda, cazzo. Non ci volevo credere. Non volevo fosse possibile.
Era una meravigliosa scoperta nella più tremenda delle circostanze. Nella peggiore delle probabilità potremmo già aver perso il nostro compagno ancora prima di conoscerlo.
Per sapere tutto questo era bastato solo un maledetto pezzo di stoffa. Mi sarei voluta strappare i capelli.
Siamo vicine disse Yen.
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Haunted
WerewolfElizabeth è sempre stata dedita al suo compito all'interno del branco: essere una tracciatrice. Fin dalla tenera età non si è lasciata fermare davanti a viste atroci e fallimenti, ha sempre continuato ad andare avanti. Mettendo da parte ogni incerte...