I (don't) like you-Lawlight

Davvero da stronzo (Light's PoV)

Misa scuote energicamente la testa, confusa.
-Light, ma cosa... stai scherzando? Scherzi vero?

Aggrotto le sopracciglia, sentendo la voce della ragazza.
-Stai zitta. Non ti pare di aver già detto abbastanza?

Io e L guardiamo la giovane donna ammutolirsi immediatamente, iniziando poi a mordersi un' unghia.

Fa per alzarsi, ma io l'afferro per una gamba.
-Non voglio che sia tu ad andartene. Ryuzaki, puoi essere quello che si allontana? Avrai le chiavi delle manette. Non scapperemo. Puoi comunque controllarci, no?

I due giovani si scambiano un'occhiata davvero confusa, che mi fa spazientire.
-Dunque!? Che aspetti? Vattene, se puoi.

Lui si alza, cercando di venir seguito da Misa, che spingo di nuovo verso il basso.
-Non ha bisogno di te. Tu stai qui.

-A me invece sembra che abbia proprio biosgno di un support-
Cerca di obiettare, anche se la interrompo.

-Stai zitta, ho detto. Non mi interessa quello che ti sembra.
Rispondo.

-Misa, non preoccuparti. Davvero.
Ryuzaki accenna un sorriso.

In genere li accennava solo a me.

Era sempre serio.

Ma che cazzo...?

Beh, poco m'importa.

Watari bussa in quel momento, portando del cibo per L.

-Hey, Watari. Libera Light.
Dice L, senza nemmeno salutarlo.

-Come? Ma Ryuzaki-
Risponde lui, confuso, prima di essere interrotto.

-Tu fallo. Comunque è ormai quasi certo che Light non sia Kira, no?

Discutono per un po' riguardo a questo, ma dopo qualche minuto vengo liberato da un contrariato, e confuso, Watari.

-Ok, ora potete andare.
Dico.

L'uomo guarda il detective.
-Che succede? Ne parleremo?

-Non lo so nemmeno io. Solo... credo che dovremmo ascoltarlo, ok?
Risponde L, afferrandolo per la manica e uscendo dalla stanza.

Misa, rimasta in silenzio per tutto quel tempo, decide di parlare.
-Quindi io, che non dovrei c'entrare un cazzo con voi, che sono a cavalcioni su di te senza potermi muovere perché hey, puoi buttarmi giù prendendo una mia gamba, che sono costretta a stare qui dovrei servire a...?

-A lasciarmi sfogare le mie frustrazioni.
Rispondo, semplicemente.

Lo sguardo della ragazza si addolcisce, e appoggia una mano sulla mia testa.
-Oh, non mi ero resa conto che tu fossi frustrato da qualcosa... sai, sei sempre così perfetto che mi viene difficile immaginare che tu non stia bene.

Sorrido, afferrando la mano della ragazza, che inizialmente mi guarda sorpresa.

Con un gesto fulmineo la strattono, avvicinando le mani al suo viso e premendolo contro il mio.

Prima di chiudere gli occhi mi accorgo che, invece, Misa li ha spalancati.

Resta immobile qualche secondo.

Ho la sensazione che si stia rilassando.

La percezione che stia per cadermi tra le braccia.

Vorrei tornare indietro nel tempo, vorrei che avesse bisogno di me per sopravvivere.

Vorrei essere il suo ossigeno.

Era così soddisfacente poter controllare la vita di una ragazza come lei.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa per me.

Ma allora perché ha rinunciato alla nostra relazione così facilmente?

Mi accorgo che si è allontanata.

E prima che io riesca ad aprire gli occhi, mi tira uno schiaffo.

Forte.

Fa male.

Sento il respiro di Misa, infuriata, che si prepara a colpirmi di nuovo.

O a sbraitarmi contro.

Non lo so.

La guardo con indifferenza mentre mi avvicino una mano alla guancia colpita.
-Mi hai fatto male.

La ragazza alza un sopracciglio, incrociando le braccia al petto.
-Oh ma davvero? Potrei procurati ancora più dolore, volendo.

Sto per invitarla, ma lei apre la porta ed esce dalla stanza.

Oh sì, di sicuro si sarà offesa.

Mi alzo e la inseguo, prendendola per un polso e costringendola a girarsi.

Misa aggrotta le sopracciglia, stringendo un pugno e tirandomi un colpo nello stomaco.

-La smetti di picchiarmi?
Domando io.

-No, Light. Non parlarmi più. Non voglio più vederti. Ti sei comportato davvero da stronzo. Sai una cosa? Mentre ero fuori con Ryuzaki, ho discusso con lui riguardo al fatto che tu potessi essere Kira. E ti ho difeso con tutte le mie forze, perché ero convinta che tu fossi davvero un bravo ragazzo. Perché mi hai costretta a cambiare idea sul tuo conto? Avrei voluto continuare a pensare che tu fossi una brava persona, fino alla fine. Ma da quando siamo tornati ti sei comportato da vittima e poi da stronzo, sia nei confronti di L sia nei miei.
Dice lei.

Poi i suoi occhi si riempiono di lacrime.
-Io ero davvero innamorata di te. Lo sono stata fin dal momento in cui ti ho conosciuto. Perché tu mi hai salvata, Light. Ma questo mondo non lo vuole capire. So che è strano dire che mi hai cambiata, eppure semplicemente incontrare il tuo sguardo mi ha fatto capire che forse tu eri quello giusto per me...

-E allora perché hai rinunciato alla nostra relazione? Non hai opposto un minimo di resistenza quando ti ho detto che ero innamorato di L. Perché? Forse non ti importava abbastanza.
Ribatto io.

Non è normale reagire così a un tradimento.

Forse semplicemente non era più innamorata di me?

Aveva finto?

-Mi importava troppo, invece! Mi importava della tua felicità, tanto da rinunciare alla mia vita ideale. Volevo semplicemente che tu fossi felice. Non hai idea di quanto male stia al pensiero di vederti con un altro. Ma non voglio tornare con te, non illudermi. Mi spezzeresti semplicemente il cuore, io non voglio più essere la tua ragazza. Non posso permettere a me stessa di cadere nuovamente in una trappola del genere, mi dispiace.
Risponde lei, finendo con un sussurro.

Una trappola?

Ma per chi mi ha preso?

Si aspetta che io creda davvero a una scusa così stupida?
-Che idiozia. Non credo a nessuna delle parole che dici. Non hanno senso. Stavi per cedere qualche minuto fa. So che sei ancora innamorata di me. Forza, Misa.

-Ma come puoi essere così spregevole? L è innamorato di te. Non io. Come puoi aver improvvisamente cambiato idea riguardo ai tuoi gusti? Forse avevi solo voglia di scopare e L non te lo dà? Beh, non aspettarti che io gli faccia da sostituto o qualcosa del genere.
Ringhia Misa.

Poi fa per allontanarsi, ma io la chiamo un'ultima volta.
-Misa! La verità è che- faccio una pausa di qualche secondo mentre lei mi osserva, scocciata -ho paura.