Sogno o son desto? (parte 2) (L's PoV)

317 22 1
                                    

Resto alcuni secondi al telefono rispondendo per monosillabi prima di chiudere la comunicazione, guardando Light.
-Yagami... non so se la cosa ti farà piacere o ti rattristerà ma... abbiamo prelevato Misa Amane in qualità di secondo Kira. Perquisendo la sua camera da letto abbiamo trovato peli di gatto, tracce di cosmetici, fibre di abiti e altri materiali che corrispondevano a quelli appiccicati sul nastro adesivo usato per sigillare spedite dal secondo Kira.

Light rimane in silenzio, fissando il vuoto.

Io continuo.
-Tutto ok, Yagami? Capisco come tu possa sentirti... deve essere dura venire a sapere che la tua ragazza è sospettata di essere il secondo Kira...

-Sequestrami.
Dice solo.

-Eh? Che intendi?
Alzo un sopracciglio, confuso.

-Sequestrami. Prelevami. Arrestarmi. Non so come preferisci dire tu ma rinchiudi anche me. Non lascerò la mia ragazza da sola in questa situazione.
Dice solo prima di cominciare di nuovo a camminare.

Io sento un fremito di piacere che mi scorre nelle vene.
-Va bene, ma dovremo farlo subito.

Lui tace di nuovo prima di fermarsi, assumendo un'espressione confusa e poi leggermente delusa, come se avesse ascoltato delle brutte notizie, prima di comportarsi come se non fosse successo nulla.

Lo vedo muovere le labbra, emettendo un sussurro, nonostante non capisca quello che dica.

Mi sta dando le spalle e non riesco a leggergli il labiale ma riesco a capire la parola "rinuncio".

-C'è qualcosa che non va, Yagami?
Chiedo con innocenza.

-Oh? No, non preoccuparti, Ryuzaki. Stavo solo riflettendo sul da farsi.
Cerca di tranquillizzarmi lui, fallendo.

-Non sei obbligato a farlo se non vuoi, sebbene io penso che sia una buona idea tenerti sotto osservazione.
Rispondo.

Light si gira verso di me afferrandomi per le spalle, guardandomi con serietà.
-Misa è vitttima di un'incomprensione e io non ho nessuna intenzione di lasciare la mia ragazza da sola in una situazione come questa.

Io avvicino un dito alla bocca.
-E allora come spiegheresti una cosa del genere mantenendo una coerenza? Cosa sarà mai successo? Kira si è teletrasportato a casa sua?

Yagami si allontana, infastidito.
-Ma cosa stai dicendo? Non ho mai sentito idiozie simili.

Faccio un passo in avanti.
-Allora illuminami, che cosa le è accaduto?

-Non lo so! Ma ti assicuro che è impossibile che lei sia Kira, non sarebbe in grado di mantenerlo segreto per troppo tempo. E anche se fosse a me lo avrebbe detto, si fida così tanto... anche se sa che lavoro per trovarlo.
Esclama il ragazzo, indietreggiando di nuovo prima di darmi nuovamente le spalle e ricominciare a camminare.

-Allora forse te lo ha detto. Forse sei tu Kira... non è vero, Light Yagami? Lei si fida tanto di te perché non ha nulla da nasconderti visto che lavorate assieme. Ma certo.
Inizio a provocarlo, trattenendo un sorriso.

Light sospira, evidentemente decidendo che sarebbe stato inutile discutere.
-Pensa a quello che vuoi Ryuzaki, non so cosa dire. Ma sappi che qualunque cosa tu voglia pensare sul mio conto, non ho intenzione di abbandonarla. Non in queste condizioni.
-----------------------------------------------------------
Siamo appena entrati.
-Per favore... uccidimi...

Le sue parole mi rimbombano già nella testa.

Ha iniziato ad emettere suoni solo da qualche secondo, eppure è già disperata.

Non ne sono sicuro ma non credo che il dolore che sta provando sia facile da sopportare.

Light corre verso lo schermo, osservandolo, terrorizzato.
-Ma si può sapere cosa diavolo le avete fatto? Ma che vi salta in mente, siete impazziti?

Fa per avvicinare la mano al microfono cercando di parlarle.

Tutti mi guardano preoccupati ma non cerco di fermarlo in alcun modo.

Il ragazzo decide di premere sul pulsante con convinzione, finalmente.
-Misa? Misa, mi senti?

Chiede preoccupato, alzando la testa per guardare la ragazza annuire.

-Misa, sono Light, non preoccuparti, andrà tutto bene, ora ci sono io...
Cerca di tranquillizzarla, facendola scoppiare in lacrime.

-Light, ti prego, aiutami... non posso sopportarlo, non ce la faccio più...
Singhiozza la giovane.

I membri della Task Force guardano me, Light e lo schermo confusi, non sapendo cosa fare.

-In genere Light è così calmo, è la prima volta che lo vedo seriamente preoccupato...
Sussurra Matsuda.

-Certo, perché il figlio del signor Yagami sta per farsi arrestare.
Rispondo io.

Tutti, eccetto Light, alzano lo sguardo verso di me, spaventati.
-----------------------------------------------------------
-Light, stai scherzando? Ma cosa stai facendo?
Esclama subito padre, preoccupato.

-Non ho intenzione di lasciare Misa da sola in questa situazione, e L sospetta di me, no? Potrei anche dimostrare di non essere Kira. Due piccioni con una fava.
Risponde il figlio, serio.

-Ma non sarebbe meglio stare accanto a Misa Misa da qui, parlarle, cercare di calmarla e consolarla? Così non la sosterrai, pensaci, Light...
Cerca di farlo ragionare Matsuda.

-No. Anche io credo che sia meglio così. Alla fine potrei controllare entrambi.
Mi intrometto.

-È normale che tu sia d'accordo! Tu ci guadagni, semplicemente...
Ribatte Matsui.
-----------------------------------------------------------
Misa e Light sono stati prelevati.

Il signor Yagami ha insistito per essere rinchiuso.

Sento Misa che piange disperatamente chiedendo aiuto, cercando Light.

Cerco di facilitarle la questione.
-Misa, ascoltami. Tu sei Kira? Confessalo una volta per tutte e non ti succederà più nulla. Non soffrirai più, sarai libera, potrai andare, va bene?

La sento continuare a singhiozzare dei no, continua a dire di essere innocente, di non sapere chi sia Kira, di volere semplicemente il suo ragazzo.

A malincuore sospiro.

A mali estremi, estremi rimedi.

-Watari, procedi pure.
Dico semplicemente.

Chiudo gli occhi sotto lo sguardo sconcertato del resto dei membri del quartier generale.

Percepisco che Matsuda ha aperto la bocca spaventato, sentendo la giovane iniziare a piangere e urlare nuovamente, sotto le torture che Watari le infligge.

Aizawa scuote la testa preoccupato, prima di trovare il coraggio di parlare.
-L, ha solo vent'anni... non stai esagerando? Sembra già molto sensibile e delicata...

Mi alzo dalla sedia, dando le spalle al monitor.
-Non posso andarci leggero se non confessa. Non posso liberarla se probabilmente è Kira.

Matsuda non ha ancora staccato gli occhi dallo schermo.
-Misa Misa...

Mi avvicino al poliziotto, che mi guarda rancoroso.
-Matsuda, anche io sono un fan di Misa Misa. Non ha idea di quanto tutto ciò mi faccia soffrire.

Lui scuote la testa, prima di riuscire a parlare di nuovo, tremando.
-Ma allora perché...?

I (don't) like you-Lawlight Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora