Caro Xingqiu...
Ho deciso che conserverò questo diario come portafortuna.
Ieri non ho avuto tempo per scrivere, quindi lo sto facendo adesso. Uhm, ad ogni modo...
Appena ho finito di leggere le tue lettere - tutto quanto, per ben due volte, ho chiuso il diario.
Sai proprio come mandare in frantumi il mio lavoro sull'autocontrollo, heh.
La mia mente era offuscata, sentivo solo il pressante bisogno di doverti raggiungere il prima possibile.
Hai presente l'entrata del "passaggio segreto" che usiamo quando vogliamo fare uno scherzo alle guardie o ai tuoi inservienti?
Non ho mai capito perché ti piace così tanto, in fondo è solo un'entrata secondaria che porta ad un percorso più breve per i piani superiori, dove c'è la tua camera.
Ad ogni modo, mi sono subito diretto lì, le guardie mi hanno riconosciuto e mi hanno lasciato passare - ringrazio chiunque abbia avuto l'idea di assumere solo guardie con una visione, avremmo perso molto più tempo se non l'avessero usata per tracciare una qualsiasi anormalità in me.
Mi sono precipitato senza pensarci due volte verso la tua stanza e ho varcato in fretta la soglia, chiudendo poi la porta a chiave.
La tua stanza era ordinata come al solito, eccezion fatta per il tuo letto, che non sembrava essere stato rifatto.
Poco dopo aver chiuso la porta ho visto una figura sobbalzare, proprio seduta sul letto.
Indossavi una camicia leggera.
I bassi raggi del sole ti accarezzavano il viso.
Il tuo sguardo sorpreso e il rossore sulle tue gote hanno mandato il mio cuore in subbuglio.
Siamo rimasti ad osservarci per quella che è sembrata un'eternità, prima che una lacrima scendesse sul tuo roseo volto.
"Scusami."
È bastata un'unica parola per far piangere anche me.
Contro ogni tua aspettativa (come mi hai confessato poi) ti sono corso incontro e ti ho abbracciato.
"Perché ti stai scusando?"
Sentivo le tue lacrime sulla mia maglietta.
"Perché ti ho tirato in questo casino."
Un po' titubante, hai ricambiato l'abbraccio.
"Spero tu possa perdonare me, piuttosto", ho replicato io.
"Perché?"
"Ho letto il diario."Ti sei mosso per staccarti, ma io ti ho stretto ancora più forte. Riuscivo a sentire il calore emanato dal tuo viso farsi più intenso, e quest'unica reazione è riuscita a rubarmi un sorriso.
"... mi sento oltraggiato."
"Erano lettere dirette a me."
"Non pensavo le avresti lette."
"Potevi anche evitare di scriverle allora."Non mi hai risposto, così ho continuato a parlare io.
"Scusa se non ho capito i motivi del tuo comportamento."
Mi hai stretto anche tu, come mai avevi osato fare prima di allora.
"È sbagliato, Yun Yun?"
Hai passato una mano fra i miei capelli, facendomi rabbrividire.
"Cosa intendi?"
"Quello che... ecco... quello che vorrei ci fosse fra noi due... uhm..."Arrossii.
Penso tu l'abbia notato.
"Non... non lo so..."
Hai allentato lentamente la stretta per guardarmi in viso.
"Tu cosa vorresti?"
I tuoi occhi splendenti erano tornati colmi di vita.
La tua espressione sognante, i tuoi capelli lievemente scombinati... nonostante ci fossimo rivisti da poco, hai ricominciato a confondermi senza esitazione.
"Non lo so."
Vedere le tue labbra schiuse alzarsi in un sorriso è forse stata la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Sembrava un sogno, ma tu eri proprio lì. Proprio davanti a me.
"Posso provare una cosa?"
Non ho risposto, ma il mio sguardo riusciva a dire tutto quello che non avevo il coraggio di esprimere a parole.
Mi hai guardato negli occhi, la mano che prima era fra i miei capelli è passata sulla mia guancia destra.
Ti sei avvicinato al mio viso.
Ancora.
E ancora.
Fino a quando non c'è stato più spazio per le parole.
Avevi chiuso gli occhi.
Riesco ancora a percepire quel profumo di cannella.
Non mi sono mosso di una virgola, ma mi sembrava di aver appena finito di correre una maratona quando ti sei allontanato.
Avevi una mano sul mio petto.
Indossavi una camicia leggera.
I bassi raggi del sole ti accarezzavano il viso.
I tuoi occhi colmi di vita mi ammiravano ancora una volta.
Le distanze fra noi si sono annullate nuovamente.
Non sei stato tu ad avvicinarti, la seconda volta.
Tuo per sempre, Yun Yun
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𝐇𝐞𝐚𝐭𝐡𝐞𝐫 [Xingqiu x Chongyun]
Fanfiction"𝘈𝘷𝘦𝘷𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰. 𝘐𝘯𝘥𝘰𝘴𝘴𝘢𝘷𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘢𝘮𝘪𝘤𝘪𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘢. 𝘐 𝘣𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘰𝘭𝘦 𝘵𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘷𝘪𝘴𝘰. 𝘐 𝘵𝘶𝘰𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘮...