hawks

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stavi indossando il vestito più bello del tuo armadio, ti calzava a pennello, fasciava il tuo corpo e ne faceva risaltare le curve, senza risultare volgare.
per una volta, ti stavi preparando per tempo: avevi chiamato rumi per sistemare i capelli, avevi fatto un trucco perfetto e adesso eri pronta, due ore in anticipo, per il tuo promo appuntamento con takami.
lo avevi conosciuto non appena arrivasti in giappone: eri la principale ricercatrice dietro all'azienda di supporti più importante a livello mondiale, e avendo ricevuto una promozione ti ritrovasti costretta a trasferire in giappone, dove avevi già alcuni contatti con gli heroes più importanti, la prima dei quali era proprio rumi, la tua migliore amica, per la quale avevi costruito tutto il costume.
siccome agli eventi più importanti, gli heroes potevano portarsi lo staff con loro, rumi ti sceglieva sempre come accompagnatrice, e per caso conoscesti takami ad una premiazione.
una cosa tira l'altra e cominciaste a frequentarvi, ma sorprendente takami prendeva le cose con molta calma, quindi stavate per andare al primo appuntamento dopo quasi un mese che vi conoscevate.
staccasti il telefono dalla presa, e sorridesti guardando gli innumerevoli messaggi di rumi che ti auguravano buona fortuna.
verso le 19.30, uscisti di casa e trovasti takami ad aspettarti al cancello con una macchina nera sportiva.
ti avvicinasti e, aprendo la portiera, un sorriso si aprì sul suo volto insieme ad un "sei bellissima" detto mentre metteva in moto l'auto.
non ti aveva detto il posto il cui ti avrebbe portato, ma si stava avvicinando alla costa,
dove erano messi un sacco di ristoranti particolari e costosissimi.
il giro in macchina non durò molto, in dieci minuti arrivaste proprio in uno di quei ristoranti costosi che ti eri immaginata.
vi sedeste al tavolo , in una zona appartata del ristorante, con una bellissima vista sulla spiaggia e con delle conchiglie usate come fermaposto: bastavano quelle  cose a far capire quanto fosse lussuoso il posto, e cominciava a dispiacerti per takami, che era stato insistente sul volerti offrire tutto.
prendeste le ordinazioni e mentre aspettavate cominciaste a conversare per far passare il tempo: non eri di molte parole, ma con lui riuscivate sempre a mantenere un'atmosfera rilassata, anche se si poteva sentire una certa tensione tra i vostri sguardi, che non si erano lasciati per un secondo da quando vi eravate seduti al tavolo.
persino quando arrivarono le ordinazioni e cominciaste a mangiare, non mollaste gli occhi dell'altro per un momento.
finiste di mangiare e, mentre lui andava a pagare, approfittasti per andare in bagno e sistemarti un po' il trucco, e per prenderti una pausa da quel contatto visivo che ti aveva quasi stancato, avevi ancora la sensazione di quegli occhi che ti perforavano.
usciste mano nella mano e decideste di andare a fare una passeggiata in spiaggia.
vi toglieste le scarpe per non sporcarle con la sabbia, e arrivaste fino al bagnasciuga, dove cominciaste a camminare mano nella mano, parlando ancora del più e del meno.
avevate percorso tutta la spiaggia e stavate per tornare indietro, quando il ragazzo interruppe il suo discorso per prenderti in braccio e spiegare le sue grandi ali.
non ci avevi fatto molto caso durante la cena, ma erano davvero imponenti, e risplendevano leggermente sotto la luce della luna.
saltò e si alzò nell'aria con tutta la disinvoltura che lo caratterizzava: ti strinsi ancora più forte a lui, sentendo anche la sua presa stringerti a sé.
una volta arrivati abbastanza in alto da non sentire il rumore della città, rallentò e prese due grosse piume per fartici sedere sopra.
erano molto resistenti come ti aspettavi, ma anche comode, ti faceva abbastanza strano la sensazione di fluttuare in mezzo al nulla, ma allo stesso ti affascinava, come ti affascinava takami, che continuava a guardarti attentamente con un leggero sorriso in volto.
prendesti un secondo per osservarlo, visto che fino a quel momento avevi tenuto il contatto visivo non avevi fatto caso a quanto bello fosse il resto del suo corpo: il suo costume da hero era abbastanza largo e non si intravedeva, quindi per te era la prima volta che guardavi i muscoli definiti che comparivano sotto ad una morbida camicia bianca, che colpita dalla luce diventava quasi trasparente. i pantaloni del completo elegante sembravano essergli stati cuciti addosso, erano di un blu scuro che si intonava perfettamente col mare e con il tuo vestito, che senza nemmeno farlo apposta era della stessa esatta tonalità.
aveva notato che lo stavi osservando, e mosse le piume su cui eri seduta in modo che risultaste a pochi centimetri l'uno dall'altra.
la tensione che aveva regnato per tutta la serata era arrivata al limite, avevi riportato lo sguardo sul suo, che non ti aveva mai lasciata.
con un movimento veloce, riprese le due piume in modo che gli cadesti di nuovo in braccio, per poi baciarti ancora più velocemente, così velocemente che non ti rendesti conto di quello che era appena successo ma di sicuro non ti dispiaceva.
cominciò a scendere molto più lentamente rispetto a quando era salito, e, approfittando di un momento di distrazione del ragazzo, ti riprendesti il bacio che ti aveva rubato prima, proprio un secondo prima che arrivaste a sfiorare la superficie dell'acqua.
ti riportò sul terreno e ti poggiò gentilmente su una panchina sul lungomare, dove rimaneste un paio di secondi prima che decidesti di proferire parola
"takami, grazie mille per la serata, mi è piaciuta davvero un sacco e mi piacerebbe continuare a frequentarci, sempre se per te va bene"
ti fissò un momento, quasi in confusione, e proprio mentre cominciavi a preoccuparti di aver detto qualcosa di male, ti rassicurò
"ah certo certo anche a me è piaciuto passare il tempo con te, e direi che a questo punto mi puoi anche chiamare per nome, no?"
come al solito riusciva a liberarsi delle situazioni pesanti con disinvoltura.
vi alzaste dalla panchina e andaste alla macchina, per tornare a casa visto che si era fatto davvero tardi.
questa volta, tenne la sua mano sulla tua coscia per tutta la durata del viaggio, cosa che ti mise non poco in imbarazzo e ti fece arrossire per tutto il tragitto, cosa che faceva divertire particolarmente keigo.
eri così tanto in imbarazzo che non facesti caso al fatto che non eravate arrivati minimamente a casa tua, ma a casa del ragazzo, che parcheggiando la macchina disse con un sorrisetto malizioso
"non avevo detto che la serata era finita, no?"






nota dell'autore
tengo a precisare che questa storia è nata dal fatto che due mie amiche mi avevano praticamente implorato di fare una lemon com hawks, cosa che in realtà avevo fatto ma mi cringia così tanto che non ho messo lol, ma comunque le volevo accontentare quindi è nato questo capitolo decisamente meno serio degli altri, che fa vedere quanto abbia voglia di andare al mare.
tra l'altro volevo ringraziarvi perchè quando ho aperto la storia per pubblicare questo capitolo ho notato che avevo raggiunto le 300 visualizzazioni e non so nemmeno come dirvi grazie, non mi aspettavo che superasse le 10 sinceramente.
detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuto, e noi ci rivediamo al prossimo ( '∀`)

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