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Salgo sul treno, mia madre mi saluta, mi dirigo con i miei fratelli sul treno, io prendo uno scompartimento lontano da tutti, apro il libro di erbologia e inizio a leggere.
Poco dopo qualcuno apre la porta dello scompartimento e chiede:
"Qui è libero?"era un ragazzo con la pelle nera e con un collo lungo, molto esile.
"Sì, se vuoi, puoi sederti" e si accomoda posando il bagaglio che, secondo me, pesava più di lui.
"Come ti chiami?"chiede poi lui
"Susan"
"Susan Bones?!"
"No, Susan Weasley"E sì sono proprio una Weasley, di sangue, ma come aspetto sembro tutt' altra cosa: innanzitutto ho i capelli marrone chiaro e non quel bel rosso carota di tutti i miei fratelli, inoltre sono una Tassorosso, a differenza dei miei e di tutti gli altri, che sono Grifondoro fieri, questo mi fa sentire... diversa. Ginny di questa diversità sa tutto, noi ci raccontiamo tutto, per lei provo un po' d' invidia, è perfetta in tutto. Mi piace vestirmi con vestiti di principessa ma non pomposi, solo lunghi.
"Ah"
"So-"
"Ehi sorella basta leggere erbologia!" erano Fred e George che entrarono di scatto e ruppero tutta la tranquillità di quella conversazione.
"Non vedete che sto parlando?"
"Oh, sorella, ora ti lasciamo stare" e chiudono velocemente la porta.
"Stavo dicendo... sono la sorella gemella di Ron. Una noia mortale, lui mangia il triplo di una persona normale. Sembra sempre che stia morendo di fame e poi mi ruba i biscotti! Tu? Come ti chiami?
"Dean Thomas"
"Io sono Tassorosso, tu?"
"Grifondoro"
Per tutto il tragitto ci fissavamo, ma proprio a metà dico di andare a salutare la mia amica, Linda Gerlamion, serpeverde, che sta in uno scompartimento in una parte affollata del treno, la vedo insieme ad altre, sono in sei di loro e stanno ridendo e mangiano dei dolci del carrello della signora.
"Susan... è veramente una cretina, crede veramente che io sia sua amica perché ci tengo, in realtà solo perché mi da i compiti, a dire la verità è veramente IN-SOP-POR-TA-BI-LE"
penso mi stia "tradendo" ma poi penso che sta parlando di Susan Bones, quindi entro.
"Ehi, ciao Linda" sono perplesse, hanno gli occhi sbarrati
"Oh... ehm... ciao" chiudo la porta e ritorno nel mio scompartimento, mi siedo e io e Dean continuiamo a fissarci.
Arriviamo al castello e prendiamo insieme la carrozza, poi ci separiamo al banchetto, tutto questo senza parlare.

Hi ricciocorni schiattosi, io sono l' autrice, era ovvio, corvonero fiera, nerd e secchiona.
Vuoi che casa siete?

My princess |Dean Thomas|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora