Il Nostro Piccolo Segreto

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<Qualcosa di tenero allora lo hai> testa rosa si mise a ridere nel sentire un mio starnuto, odiavo stare male per questo esatto motivo, le persone non mi prendevano mai sul serio..

Da quando eravamo tornati non facevo altro che starnutire per via di tutto il freddo preso, dopo il bagno in mare fra le braccia del principe, contro la mia volontà, inutile dire che ne avevo preso di vento, portandomi alla situazione attuale.

<Se continuerai a parlare ancora così morirai giovane> ringhiai osservandolo premere l'indice contro la punta del mio naso arrossato, ridacchiando appena.

<Non mi spaventi per nulla così sai?>

Cercai di afferrare la sua mano per potergli spezzare le ossa, ma Yukio me lo impedì togliendola ancora prima che io possa alzare un dito. Guardò entrambi con fare esasperato prima di allontanarci a vicenda piazzandosi fra di noi.

<Sono felice che le medicine portarte da Shiemi stiano funzionando, ti senti meglio adesso?> Parlò a voce bassa, osservandomi dall'alto e chinandosi appena nella mia direzione, cercando magari la risposta nel mio sguardo.

Mi sorrise con gentilezza ed io distolsi lo sguardo altrove, eravamo all'entrata di un luna park, c'erano tante cose da vedere, allora perché mi ero fermata ad osservare il principe mentre si avvicinava a noi con un sorriso ampio stampato in volto?

Per qualche assurdo motivo rimasi per troppo tempo a guardarlo, lui ovviamente se ne accorse ben presto salutandomi con una carezza sulla mia testa. Io abbassai gli occhi, gonfiando le guance per trattenere uno sbuffo e allacciando le braccia al petto.

Rialzai gli occhi solo quando sentii i suoi movimenti fermarsi, capendo ben presto il motivo. Shiemi ci aveva raggiunto assieme ad Izumo e l'attenzione di tutti venne rivolta verso di lei e la sua scollatura perfettamente fasciata dalla camicia. Soprattutto quella di Rin e testa rosa.

Sentii una sensazione piuttosto strana, come se fossi infastidita che gli occhi azzurri del ragazzo si fossero posati su di lei per così tanto tempo, cosa diavolo mi stava accadendo? Perchè dovrebbe importarmene?

Mi allontanai con un fare troppo burbero, a quanto pare lui notò perfettamente il mio gesto di conseguenza cercò anche di sapere che avevo, chiedendomelo direttamente, senza però ricevere nessuna risposta da me.

Oggi dovevamo cercare un fantasma all'interno di questo parco, io mi incamminai fin da subito ignorando le parole di Yukio. Mi diceva di dover stare tutti assieme, ma sentivo di dovermi allontanare, vedere Rin arrossire non appena Shiemi lo affiancò mi fece provare una sensazione strana, rabbia, era forse questa gelosia?

No, non sarò mai gelosa di uno così, non devo esserlo, non posso assolutamente.
Non devo affezionarmi a nessuno, ma allora perché mi rende quasi triste vederli così vicini ed affiatati?

Gironzolai per conto mio fra le giostre spente, cercando questo fantasma, approfittandone però per stare del tempo con me stessa, pensare a tutto questo caos che ho nella testa.

Mi misi con la schiena contro una parete, osservando i miei piedi, nascosta dall'ombra del vicolo. Mi liberai di un sospiro, a sapere che questa missione mi avrebbe causato tanti problemi avrei mandato più volentieri qualcun altro.

In quel preciso istante sentii un boato, seguito dalla vista del corpo di Rin che venne scaraventato contro una parete, era avvolto dalle fiamme blu, in alto sulle rotaie delle montagne russe il demone Amaimon teneva la sua spada, giocandovi come se fosse una cosa da nulla.

Uno degli otto Re Demoni era arrivato sino a qui, divertendosi a distruggere un ragazzo che ancora non conosceva la sua forza e limiti, affrontarlo vuol dire andare contro a morte certa non ché magari contro i desideri del mio maestro, ignorare ciò che vedo vuol dire lasciare che Rin muoia mandando al diavolo tutto ciò che ho fatto in questi giorni...perdendo una delle poche persone che riesce a guardare oltre le apparenze, non avendo paura di me.

AKUMA: Okumura Rin xReader [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora