Rin Pov's
<Sei sicuro che a te vada bene così?> Yukio mormorò quelle parole dopo avermi affiancato, raramente si presentava qui a chiedere come mi sentissi realmente, così impegnato con il suo dovere da tutore che quasi si dimenticava di essere prima di tutto mio fratello.
<Non so a cosa ti stai riferendo> cercai di sviare l'argomentazione, gli occhi fissi sul gattino avanti a me che come lui mi studiava, cercava una risposta alle sue domande nel mio sguardo.
<Sai a cosa mi riferisco, non hai sue notizie da un po', dici che non ti importa..che sei andato avanti per qualcosa che neanche era cominciato eppure stai dimostrando il contrario>
Sospirai sentendo le sue parole, aveva ragione, aveva fin troppo ragione, dicevo a tutti di non pensarla quando io ero il primo a cui dovevano fare una ramanzina del genere. Mi voltai verso di lui con un sorriso ampio in volto, ridacchiando appena e scuotendo appena la testa.
<Nah nah...tranquillo va tutto bene. Ormai mi sono abituato a cose di questo tipo, anche se fosse suvvia quante ragazze ci sono in giro! Vedrai che riuscirò a dimenticarla.>
Dietro quei sorrisi nascosi le grida di rabbia pura che soffocavano nel mio petto, lui mi sorrise amareggiato e si alzò da terra, sgrullandosi la polvere di dosso con qualche gesto delle mani.
<Quando ti deciderai a voler parlare con qualcuno fammi un fischio, intesi? E ricorda che domani hai un compito...dovresti studiare.>
<Mh..ho capito. Rimango ancora un po' qui, più tardi ti raggiungo> spostai lo sguardo altrove, gli occhi si impegnavano a studiare ogni sfumatura di quelle poche nuvole presenti in cielo, i suoi passi che si allontanavano fecero da sottofondo ai miei pensieri.
Sono così patetico, fingere di sorridere dicendo di dimenticarla quando ogni giorno, prima di ritirarmi nella mia stanza, rimanevo sulla scalinata del dormitorio in attesa di vederla tornare da me.
La mattina a seguire mi alzai di buon ora, a dire il vero non avevo chiuso occhio per tutta la notte, magari avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno del casino che avevo in testa. Decisi di svegliarmi totalmente con una doccia fresca, veloce e perfetta per iniziare un po'meglio la giornata, almeno in quel piccolo momento di relax mi concentravo sul programma della giornata anziché sul demone che mi aveva rapito il cuore.
Una volta asciugato iniziai a vestirmi, lasciando la camicia aperta nel mentre afferravo dalla sedia la giacca della divisa, la stessa che avevo usato per avvolgere il suo fragile corpo quando si addormentó sul letto di Yukio. In quel momento la vidi come una ragazza che giocava a fare la donna quando in verità amava essere trattata come una bambina, dandole attenzioni e facendo totalmente il contrario di ciò che diceva.
Se ti urlava ti andartene e rimanevi guadagnavi la sua fiducia, se riuscivi a non distogliere lo sguardo avevi la sua attenzione, io che invece condividevo il suo stesso fardello avevo guadagnato il suo affetto anche se è bastato troppo poco per perdere tutto.
<Di questo passo il suo profumo si toglierà> mormorai fra me e me infilandomi la giacca, chiudendo i bottoni della camicia e afferrando Kurikara, pronto a dirigermi verso la classe.
<Buongiorno Rin!> Raggiunto l'edificio scolastico sentii una voce dolce e gentile alle mie spalle, difatti trovai Shiemi assieme ad Izumo, camminavano nella mia stessa direzione fino a fermarsi di fianco a me.
<Oh..buongiorno, non vi avevo visto scusate> in una piccola risata portai una mano dietro la testa, inchinandomi appena in segno di scuse, lo sguardo della mora però si fece pesante, gli occhi chiusi in due fessure e le sopracciglia aggrottate.
<Le cazzate valle a dire da un'altra parte, hai la testa completamente fra le nuvole> detto questo si allontanò verso la scuola, io e la bionda intenti a seguirla.
<Le lezioni di oggi sono annullate. In città vi è stato un attacco di demoni di basso livello, voi ExWire interverrete> Yukio era particolarmente serio mentre diceva quelle parole, mi osservava e pressó le labbra in una linea sottile, come fosse dispiaciuto per me.
<Si sa la causa di tutto questo?> Bon strinse i pugni a quelle parole, invece che rispondere Yukio si incamminò a passo svelto fuori dalla stanza, tirando fuori il suo mazzo di chiavi.
<Capirete una volta raggiunto il luogo>quelle sue parole, il suo sguardo, non mi fecero pensare a nulla di buono.
---
Arrivati sul posto una grossolana risata riecheggiava mentre alcuni esorcisti puntavano le pistole verso l'alto, difatti Amaimon era lì in piedi a ridersela mentre demoni di basso livello infestavano quella zona.
<Suvvia suvvia, dovreste essere felici! Mi è stato ordinato di non attaccarvi quindi manterrò la mia parola, non lo farò. Sono qui solo per assistere allo spettacolo>
Strinsi le mani in due pugni osservandolo mentre se la rideva e spassava per il dolore delle persone ferite, stese a terra fra lacrime e lamenti.
<Oh! Ma guarda chi c'è! La classe al completo...ho una piccola sorpresina per voi, sapevo che usando demoni di basso livello avrebbero mandato voi senza sfruttare esorcisti di rango elevato. Fatti avanti! È l'ora dei giochi> mentre diceva quelle parole sghignazzava una risata fastidiosa, leccandosi le labbra e posando le mani sotto il suo mento, riprendendo a parlare in seguito.
<Dopo che mi avete fatto fuori Behemoth ho dovuto cercare un nuovo animaletto, direi che questo qui è perfetto>
Abbassai lo sguardo da lui alla strada dinnanzi a me, sgranando appena gli occhi nel vedere una figura femminile avvicinarsi con un passo lento, i capelli bianchi infestati da delle fiamme violacee e la spada sfoderata stretta fra le dita di una sola mano. Lui scese dal suo posto da spettatore per affiancarla, con un braccio le circondò le spalle e con l'altra le afferrò il volto, facendo pressione con il pollice su una guancia ed il resto delle dita sull'altra.
<Non è così bello! Ritrovarsi dinuovo dopo essersi persi? Se solo non foste nemici...>
<Non osare toccarla con quelle mani!> Ringhiai mentre gli occhi slittavano da lui a lei e viceversa, cosa diamine le era preso?
<Mhh? È il mio animaletto, posso farle ciò che voglio, posso anche ordinarle di tutto e lei lo farà> sorrise con un ghigno beffardo allontanandosi appena da lei, indicò un civile a terra, non molto lontano da loro <su forza, mi ha stancato con queste lamentele, fallo fuori> le ordinò infine tenendo gli occhi su di lei.
<Pft...non lo farà mai!> Dissi cercando di convincere più me stesso che lui, eppure vederla con quegli occhi spenti, il volto privo di ogni espressione persino quando posò le dita sul suo volto, non ero più così sicuro delle mie parole.
<Lo scopriremo subito>
Fece qualche passo verso di lui, la presa sull'elsa della sua spada si fece più salda, alzò la lama come per attaccare puntando l'uomo in lacrime, ferito e spaventato.
Scattai nella sua direzione, ignorando gli sguardi altrui quando, una volta sfoderata Kurikara il mio corpo venne avvolto da delle fiamme blu, bloccando il suo attacco con la mia lama, piazzandomi fra lei e la sua vittima.
<Cos'è? Sei un cagnolino adesso?!> Nessuna risposta, non batté ciglio e non alzò gli occhi verso di me, continuando ad osservare l'uomo steso a terra.
<In qualche giorno sei peggiorata così tanto? Ti sei già dimenticata tutto mentre io ero lì ad aspettarti?!> Ringhiai con gli occhi che si fecero più lucidi, i suoi avevano perso ormai ogni lucentezza ed emozione, sembrava di avere avanti a me un fantoccio in grado di muoversi.
<Susu, andiamo a casa adesso, hai giocato abbastanza> Al richiamo di Amaimon lei scattò nella sua direzione, affiancandolo e riponendo la spada nella sua elsa, lui la strinse a sé con un braccio e scomparì assieme a lei, mentre io mi inginocchiai a terra dando pugni sull'asfalto.
Qualche ora dopo tutti furono medicati ed interrogati, a quanto pare lei era da sempre stata lì durante l'attacco, in disparte ad osservare il nulla. Come immaginavamo, quello sporco demone la stava usando per distruggerci internamente, moralmente, per farci crollare nella disperazione.
STAI LEGGENDO
AKUMA: Okumura Rin xReader [COMPLETA]
ФанфикIl demone è uno spirito interposto fra il mondo del divino e quello dell'esperienza sensibile, partecipe e dispensatore di facoltà soprannaturali o ispiratore di passioni imperiture. Entra nella tua vita in silenzio, ti studia, ti osserva giorno pe...