Francese e Mc Donald's

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-Zendaya era uno schianto, in un'altra vita fatemi nascere come lei- dice Silvia mentre scorriamo dal suo cellulare le foto delle star presenti agli Oscar di quest'anno.

-Io resto dell'idea che avrebbero dovuto nominare Tom Holland almeno per una categoria- continuo proteggendo uno dei miei attori preferiti i assoluto mentre chiudo il libro di latino.

Siamo io, Silvia e Sere sulle scalette a studiare, come praticamente ogni pomeriggio. Ale oggi aveva da fare non so cosa con la madre e ha detto che arriverà più tardi.

-Comunque io per quest'anno sto cagata sotto raga, non avete idea- esordisce Serena dopo qualche secondo di silenzio.

-Ma dai zi, è solo la maturità- la prendo in giro aggiustandomi qualche anello, ne ho sempre tremila addosso.

-Ma già, cosa sarà mai uno degli esami che segnerà la tua vita, niente- continua a percularla Silvia ridendo.

-Mannaggia a me che ho scelto di fare il linguistico, ma cosa avevo al posto del cervello a 14 anni- continua a dannarsi Silvi davanti ad una delle pagine di francese.

-Il vuoto?- propongo.
-Le formiche- attacca Silvia.
-Il nulla, il nulla assoluto-.
-Beh ad oggi non è che sia cambiato poi molto- dice sottovoce silvi ed entrambe scoppiamo a ridere mentre l'altra ci guarda male.

-Io vi giuro che non vedo l'ora di vedervi poco prima degli esami scritti e orali, tutte e due a tremare e vomitare. Non vedo davvero l'ora- mentre sere ci maledice vedo in lontananza Ale e le faccio cenno con la mano per farci notare.

-Madonns raga che traffico, non avete idea, davvero- dice la mora mentre sale le scale e si siede accanto a Sere.

-Mamma sei stremata oh, che hai fatto na maratona?- le chiedo passandole una bottiglina d'acqua. Lei prende un sorso e mentre la chiude mi risponde con un -Non ne parliamo proprio, comunque di che stavate parlando belle fanciulle?-

-Sere è in ansia per la maturità ed io e Dia la stavamo un po' sfottendo-

-Dio sere stai tranquilla, ci mancano ancora...- conta con le dita i mesi- 6 mesi. Si, esattamente 6 mesi!- dice soddisfatta.

-Demente, sono 7 mesi, siamo a novembre mica dicembre- la corregge Silvia.

-6/7, stiamo comunque lì approssimativente oh- dice apparandosi quella con la media del 3 in matematica...si spiegano tante cose.

-Ceh manco le dita sai contare Ale che fine faremo- dico disperata.

-Oh oh rega, Ricci ha messo i voti delle interrogazioni- esordisce sere alzandosi con in mano Argo aperto. Cammina vanti e indietro per gli scalini mentre io recupero il mio dentro lo zaino.

-Caricati, caricati, caricati cazzo- impreco contro il telefono che qui prende sempre male.

-Ho preso 6, ho preso 6! La mia media in francese è salva! Sono salva! -urla Sere mentre ci abbraccia tutte rischiando più e più volte di cadere e fare un volo da sopra a ste scale.

-Ok, Sere ha la media salva, io ho un 8, Ale un 7-, te dia? Come è andata?- mi chiede Silvia mentre io ho ancora lo sguardo su Argo che finalmente si carica. Cerco il voto in "Lingua e cultura francese" e sbabam, 8.

-Ho preso 8! Ho preso 8!- salto come poco prima ha fatto sere e continuo con un "Dobbiamo festeggiare, forza! Tutte su!". Loro mi ascoltano, recuperiamo le nostre cose e andiamo.

-Ok, meta?- chiedo guardando le altre mentre scendiamo dalle scalette.

-Che ne dite di fare un giro per il centro?- propone Sere con un tono che non riesco a decifrare, ma che non promette nulla di buono.

-Di nuovo? Ci siamo state 2 giorni fa sere- mi lamento, ma a quanto pare sono l'unica contraria a questa proposta, quindi alla fine vengo trascinata a Roma Centro.

-MC? Che ne dite?- propone ancora Sere, ma che ha oggi.

-Ma state scherzando? Raga cambiamo aria oh, che è sta cosa che mo famo sempre le stesse cose- continuo a lamentarmi sentendo la proposta della mia amica.

-Dite che se n'è accorta?- sussurra Silvia alle altre due.

-Sbarawow, ma che davvero? Che state architettando?-

-Nulla, ma noi vogliamo davvero qualcosa del MC, quindi ora entriamo, tu aspettaci qui fuori o boh, non so, dove ti pare- dice sbrigativamente Ale ed in un nano secondo mi ritrovo da sola.

-Dovevamo festeggiare!- urlo alle tre che si allontanano fitte fitte senza degnarmi neanche di uno sguardo. Quelle so proprio strane forti.

Cammino un po' per le stesse strade della scorsa volta da sola e mi fermo di colpo quando sento la stessa voce accompagnata dalla chitarra. Ora ho capito tutto. Che infami bastarde, scusate il francesismo. Nonostante comprendo il piano da loro architettato mi avvicino per ascoltare ancora una volta il moro. Mi rilassa un sacco, è davvero piacevole, in più ha un timbro di voce particolare. Non è tecnico, ma naturale. Non appena mi vede mi fa un sorriso un po' timido e continua con la sua "performance". Quando la canzone finisce alcune persone applaudono e gli lasciano come sempre qualche spicciolo nella custodia della chitarra, mentre io continuo a guardarlo mentre si gratta la nuca non abituato ad avere tutti quegli occhi puntati addosso. È davvero impacciato, imbranato, timido, si vede che non gli piace stare al centro dell'attenzione, eppure ciò non ti fa distogliere gli occhi e le orecchie dalla sua esibizione, anzi, al contrario ti rende ancora più curioso di vedere cosa è capace di fare. Qualche persona si allontana e lui si prepara per andare via, evidentemente oggi sono arrivata in ritardo.

-Non mi aspettavo di vederti- mi rivolge finalmente parola dopo qualche minuto di silenzio.

-Neanche io in realtà, è capitato per caso. Le mie amiche sono chiuse dentro il MC e non mi andava di aspettare lì fuori- spiego continuando imperterrita a girarmi gli anelli attorno alle dita.

-Capito- ed ecco un altro silenzio quasi imbarazzante.

-Suoni qui ogni giorno?- gli chiedo mentre si rialza e prende in mano la custodia contenente la chitarra.

-Quando capita, spesso quando posso vengo per perdere un po' di tempo, la cosa mi piace molto- mi spiega.

-Piace anche a me, spero ricapiti-

-Sicuramente-

-Vabbe dai, ti lascio andare, almeno vado a vedere quelle tre pazze che fine hanno fatto-

-No problem, ci vediamo in giro-

-Sicuramente-

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