Il Grosso Errore del Cappello Parlante-2a parte: La Guerra è Guerra

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Draco pensò molto a cosa fare. Le parole di Piton gli rimbombavano in mente ogni volta che non aveva qualcosa da fare. La Carrow, che sospettava che non fosse stato punito da Piton come avrebbe voluto, gli stava col fiato sul collo. La sua rabbia era accentuata ancora di più dal fatto che Neville Paciock sembrava scomparso da Hogwarts.

La sera prima del presunto ritorno di Harry, Draco decise di parlarne al gruppo nascosto nella Stanza.

Entrò nella Stanza delle Necessità e la trovò gremita di studenti. Come Neville e Hermione, molti altri avevano dovuto trovarvi rifugio permanente.

-Draco!- esclamò Neville appena lo vide. Gli si avvicinò con un gran sorriso e gli batté una mano sulla spalla. -Grazie per aver allontanato la Carrow.-

-Figurati.- borbottò Draco, imbarazzato.

-Ti ho giudicato male, lo ammetto.- commentò Hermione con un sorriso.

-Io... ho qualcosa da dirvi.- si costrinse a dire Draco, prima di cambiare idea. -A tutti.-

Neville fece un gesto per richiamare l'attenzione e come un'onda si propagò il silenzio.

Draco si fece coraggio. -Ho una notizia. Harry Potter verrà ad Hogsmeade stasera.-

Come si era aspettato, tutti lo guardarono a bocca aperta.

-Come lo sai?- chiese Ginny.

-Me lo ha detto Piton.-

-Piton?- intervenne Hermione. -Mentiva, ovvio.-

-Forse.- concesse Draco. -Ma credo che valga la pena controllare.-

-Perché dovrebbe venire a Hogsmeade?- chiese Seamus Finnigan.

-Vuole venire a Hogwarts, credo. Ma non so perché.-

-Dobbiamo andare da lui!- proruppe Ginny. -Non sa niente di com'è Hogwarts adesso. Andrò a prenderlo e...-

-No.- esclamò Draco. Si stava avvicinando il momento in cui avrebbe dovuto dire quello che temeva. -Devo andare io.-

Ginny lo guardò, gli occhi ridotti a fessure.

-Perché tu?- chiese.

-Perché a Hogsmeade c'è il coprifuoco.-

-Vale anche per te.- disse Hermione.

Draco esitò. -No, invece.- per un attimo boccheggiò, in cerca delle parole.

-Che intendi dire?- disse Neville, avvicinandogli circospetto.

-Il coprifuoco... non vale... per noi.-

-Noi?-

Draco si slacciò il polsino della manica destra. Trovò l'operazione difficile perché la mano gli tremava. La tirò su senza osare guardare nessuno.

Il Marchio Nero si mostrò in tutto il suo orrore, inciso sul suo braccio.

-Non è vero...- mormorò Hermione senza parole.

-Sei un Mangiamorte?- Ginny sembrava disgustata, non riusciva a togliere gli occhi dal Marchio, ne era attratta e repulsa allo stesso modo.

-Sì, ma lasciatemi spiegare...-

-Che c'è da spiegare? Stai con loro!-

-No! Lasciate che vi dimostri che non è così!-

-E dovremmo darti Harry come prova? Scordatelo.-

-Ginny, come pensate di andarlo a prendere? Devo essere io!-

-Troveremo un altro modo!-

-Io sono lo stesso di ieri!- esclamò Draco, disperato. -Lo stesso di due giorni fa, di un mese fa! Avevo già il Marchio quando ho liberato Harry, perché dovrebbe essere cambiato qualcosa?-