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Draco iniziò ad ignorare i suoi compagni tanto quanto loro ignoravano lui e mise su un'espressione indecifrabile di chi è superiore alle basse cose terrene.

Aveva iniziato a trattare con freddezza anche Zabini. Gli rivolgeva a malapena la parola e a volte nemmeno quello.

Il motivo era semplice e anche Zabini lo aveva capito: essere l'unico amico di Draco avrebbe messo in mezzo anche lui. A lui non sarebbe importato, ma Draco aveva deciso di non coinvolgere nessuno se poteva evitarlo.

Un po' per questo, un po' per i Carrow, la vita a Hogwarts era diventata quasi insopportabile.

Alecta Carrow era l'insegnante della neonata "Arti Oscure", che aveva preso il posto di Difesa. Draco non poteva credere ai suoi occhi. Stavano veramente imparando a padroneggiare i peggiori incantesimi oscuri, tra cui gli anatemi.

Una volta, al suo quarto anno, un insegnante spacciatosi per Malocchio Moody aveva loro mostrato gli effetti di una Maledizione Cruciatus su un ragno. Non era stato un bello spettacolo. Da allora però Draco aveva visto decine di esseri umani subire lo stesso trattamento, soprattutto Mangiamorte che avevano in qualche modo deluso Lord Voldemort. Ma non poteva dire che si fosse abituato. Dubitava che questa fosse il genere di cose cui ci si abitua.

Per questo sentì un fremito di terrore quando la Carrow guardò i Serpeverde e i Grifondoro del settimo anno chiedendo con la voce eccitata e un po' roca: -Ci sono volontari?-

Gli studenti si guardarono terrorizzati.

-Forza, ce ne servono almeno due. Ma tranquilli - e scoppiò in una bassa risata maligna. -dopo vi scambierete di posto.-

Siccome nessuno si faceva avanti l'insegnante cominciò a camminare tra i banchi, guardandoli uno ad uno. Tutti tenevano gli occhi ostinatamente bassi, qualcuno scosso da lievi tremiti.

-Chi abbiamo qui? Una mezzosangue?- disse all'improvviso la Carrow. Draco alzò gli occhi e vide un'Hermione Granger paralizzata dalla paura. -Abbiamo trovato la cavia. Alzati, mezzosangue!-

Non chiamarla mezzosangue. È una cosa che non sopporto.

Draco si alzò impetuosamente in piedi e tutti si voltarono verso di lui.

Per un attimo gli era sembrato di sentire la voce di Harry risuonargli in testa.

La Carrow gli si avvicinò con lentezza e lo guardò in faccia.

-Bravo, Malfoy!- abbagliò orgogliosamente.

Draco, che si era aspettato il peggio, la guardò senza sapere che dire.

-Vedete, è questo l'entusiasmo che voglio nella mia classe! Qual è l'incantesimo per fare una corretta Maledizione Cruciatus?- gli chiese.

-Crucio.- rispose Draco con voce atona.

-Molto bene, cinque punti a Serpeverde. Aspetta che lo dica a tua zia. Ora vai a guadagnartene altre venti, usala sulla mezzosangue!-

Draco non si muoveva. Sentiva la Granger emettere brevi sospiri strozzati.

Gli altri Serpeverde invece lo guardavano con tanto d'occhi. Tra coloro giustamente terrificati, vi era chi lo guardava con una rinnovata approvazione.

Si sentì inchiodato da quegli sguardi. Se si fosse rifiutato non osava immaginare cosa avrebbe detto sua zia Bellatrix. Non poteva tirarsi indietro.

Scalciò la sedia e tirò fuori la bacchetta, pronto a fare quello che la Carrow gli aveva ordinato.

Senza che ci fosse bisogno di costringerla, e Draco ne fu davvero sorpreso se non ammirato, Hermione fece lo stesso. Ora la Grifondoro e il Serpeverde si fronteggiavano davanti alla classe.

Il Grosso Errore del Cappello Parlante-2a parte: La Guerra è GuerraWhere stories live. Discover now