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Draco Malfoy faceva avanti e indietro nella sua stanza.

Era passata poco più di un'ora da quando Harry era stato torturato e non aveva idea di cosa dovesse fare.

A sorpresa gli tornarono in mente le parole di Ginny Weasley.

Scegli un lato e restaci.

A quanto pareva era arrivato il momento di scegliere.

Esitò un istante solo, poi scese le scale.

Suo padre, sua zia e qualche sparuto Mangiamorte si erano ritirati nella sala delle riunioni a discutere del presunto Harry Potter e lui era stato ben felice di non partecipare.

Scese invece le strette scale che portavano all'ampia cantina che si dipanava sotto alla villa.

-Alohomora.- sussurrò e la porta si aprì senza un cigolio. Draco la varcò e individuò subito Harry abbandonato dove lo aveva lasciato Dobby, lungo la parete opposta all'ingresso.

Illuminò l'ambiente con un incantesimo e vide che Harry era cosciente perché aveva socchiuso gli occhi infastidito dalla luce.

-Harry... - gli fu accanto e si inginocchiò accanto a lui.

-Sei venuto a cruciarmi di nuovo?- gli chiese seccamente.

Draco notò che la Fattura Pungente era ormai svanita e il suo volto tornato normale, perché riconobbe subito i tratti di Harry.

Non era una buona notizia.

-No. Ascolta...- ma si rese conto di non sapere che dire.

-Va bene.- gli disse lui guardandolo dritto negli occhi.

Draco rispose allo sguardo senza capire.

-Hai fatto la tua scelta.- continuò Harry. -Avrei dovuto saperlo che saresti diventato Mangiamorte, non facevano che dirmelo. Sei come tuo padre. Sei come tua zia.-

Draco non ricordava che gli avessero mai rivolto in vita sua un insulto peggiore.

-Non sono come loro.- gli rispose.

-No, forse sei peggio. Perché quando vedi loro capisci subito di che pasta sono fatti. Tu invece... - restò in un silenzio carico di sottintesi, poi riprese: -Quando sei diventato Mangiamorte?-

Draco stette un po' in silenzio. -Giugno di due anni fa.- si risolse a dire con voce inespressiva.

-Dopo che è morto Sirius?-

-Sì.-

-Ti ricordi che mi avevi detto allora?-

Draco esitò ancora una volta, poi disse, piatto: -Che qualunque cosa fosse successa... avresti potuto contare su di me.- scoprì di non riuscire più a guardarlo in faccia, perché sentiva quale sarebbe stata la prossima domanda e si chiese se sarebbe riuscito ad essere sincero.

-E questo me lo hai detto prima o dopo il Marchio?-

Draco non rispose.

-Prima o dopo?- insistette Harry con voce gelida.

-Dopo.-

Harry si lasciò sfuggire un suono che era a metà tra un singhiozzo e una risata.

-Vattene via, Draco.-

Lui esitò solo un attimo, poi obbedì.

                                                                                          *

Il Grosso Errore del Cappello Parlante-2a parte: La Guerra è GuerraWhere stories live. Discover now