Passo a due.

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(PLS mi ritrovo a leggere queste righe mesi dopo che le ho scritte, il mio metodo di scrittura è variato tantissimo e forse è meno infantile, non fermatevi qui. Non pensò cambierò il testo, mi sembrerebbe di eliminare le prove del mio progresso, quindi, appena potrò, farò una revisione riguardante la grammatica ed errori. Un bacio.)

Perdonate miei eventuali errori, verranno corretti presto.
Lasciate un commento e fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona lettura;)

Ultima settimana insieme in quella casetta.
Entrambi alla finale.

Erano passati quattro giorni dalla semifinale e Giovanni ancora faticava a credere di esser passato.
A pensarci ancora si emozionava per il calore del pubblico.
Le guance gli si riscaldavano al ricordo di essersi emozionato quando Giulia prese la maglia per la finale.

Come mi son ridotto? Si prendeva in giro da solo, ma le prese per il culo di Aka non mancavano.

Ma era tutto strano, troppo strano.
Dopo la crisi che aveva avuto la settimana precedente, per via delle insicurezze riguardo la semifinale, e dopo la discussione avuta con Giulia, risolta grazie a Maria, non avevano fatto altro che stare incollati tutti i giorni.

Però, negli ultimi giorni, questa cosa non era possibile.
Giovanni stava ore ed ore in sala con i coach di canto, e lo stesso era per Giulia, che però passava più ore in saletta.
Tutto questo li stremava.

Avevano poche ore libere e la sera erano troppo stanchi pure per farsi una doccia.
Giovanni però aveva più energia di Giulia a fine giornata. La ragazza era sempre stremata.

Infatti, una sera, dopo che Giovanni si fece la doccia in uno dei bagni liberi, dato che quello della loro stanza era occupato da Giulia, rientrando in camera aveva trovato la ragazza sopra il letto, addormentata ed ancora avvolta dall'accappatoio.

L'aveva dovuta svegliare, prenderle i vestiti e accompagnarla di nuovo al bagno dove la lasciò sola per farla cambiare.

Non avevano però orari che coincidessero. Gli unici che permettevano loro di stare insieme erano quelli del pomeriggio: Giovanni, infatti,  rientrava sempre prima di lei il pomeriggio tardi, verso le sei; le preparava la cena e poi l'aspettava per un'ora, in modo tale da poter cenare insieme, anche se presto, così avrebbero potuto passare qualche ora insieme.

Ma pranzare con lei, far colazione con lei gli mancava troppo.
Come gli mancava il bacio che lei gli dava prima di andare a lezione.
Era una cosa che facevano tutte le mattine, ma adesso Giulia si svegliava un'ora prima di lui.
E a lui mancava terribilmente svegliarsi con lei accanto.

Son gli ultimi giorni insieme, possibile che dobbiamo passarli così? Si chiese mentre teneva la testa sulle cosce della ragazza.

Erano le nove di sera.
Avevano cenato e fatto la doccia ed adesso erano sul divano.
Giovanni aveva poggiato la testa sulle gambe della ragazza. Aveva il viso rivolto verso la sua pancia e le gambe allungate verso l'altro lato del divano.
Giulia invece teneva la mano sinistra fra i capelli del ragazzo per farlo rilassare. Con la mano destra, invece, teneva il telecomando della TV che le permetteva di portare avanti, indietro o saltare un video. Stava guardando i video dei professionisti che eseguivano le coreografie che avrebbe dovuto mostrare in finale.

In sottofondo si sentiva Aka canticchiare mentre puliva dei piatti.

Giovanni aveva gli occhi aperti e continuava a guardare il viso della ragazza.
Le labbra gonfie per i baci di poco prima, i lunghi capelli umidi che lei non aveva voluto asciugare dopo la doccia. Gli occhi lucidi e le occhiaie dovute alla stanchezza.
La osservava mentre sbadigliava ed i suoi occhi si coprivano di uno strato di acqua che poi lei toglieva.

Sangiulia-One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora