Passo per il sottone di turno.

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Perdonate miei eventuali errori, verranno corretti presto.
Lasciate un commento e fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona lettura;)

Giovanni si buttò sul materasso bianco col telefono in mano mentre aspettava che Giulia, dall'altro lato del telefono, rispondesse alla videochiamata.
Tamburellò le dita sul cuscino, dopo aver poggiato il telefono alla testata del letto, in preda alla noia.
Era entrato nella camera non poco più di mezz'ora prima, si era fatto una doccia ed aveva asciugato alla ben e meglio i capelli.

Ora, però, era arrivato il momento di chiamare la sua ragazza che, anche se avrebbe visto l'indomani a Roma per l'instore, gli mancava tremendamente.

"Dai lady, rispondi." Borbottò poggiando la testa sul cuscino con in sottofondo Falso Nueve, il suo manager, che parlava al telefono nella stanza affianco.
"Ehi." Una voce lo svegliò e lui la riconobbe subito.

Alzò velocemente la testa dal cuscino e puntò lo sguardo sullo schermo.

Appena vide Giulia gli si aprì un sorriso enorme sulle labbra.
"Ehi!" Fece lui sorridendo vedendola in volto, finalmente.

Quel giorno non l'aveva vista molto in videochiamata.
L'aveva chiamata mentre stava andando a Milano in macchina, ma come già gli aveva detto lei, rispose dall'accademia di danza, dove lei stava con la mascherina.
Poi gli aveva mandato qualche foto di lei, ma sempre in mascherina perché sempre circondata di persone.
Aveva ricevuto una foto del suo viso solo a fine instore.
Le aveva mandato un messaggio con scritto di aver finito a Milano, alla Mondadori, e lei aveva mandato una sua foto dove con le labbra mandava un bacio mentre stava sul letto.

Aveva sorriso come uno scemo dentro quella macchina a più posti quando la ricevette. Sua cugina, seduta al suo fianco, lo prese subito in giro.

"Sei felice per oggi?" chiese lei mentre si lanciava sul letto col telefono in mano. Giovanni annuì sorridente, poi vide subito i capelli bagnati della ragazza.
"Vatti ad asciugare i capelli." Disse lui rimproverandola.
"Ma se anche tu li hai bagnati." Rispose lei poggiandosi sul cuscino, che ovviamente bagnò.
"Li ho umidi, i tuoi son grondanti d'acqua. Dai su."
"Li asciugo dopo, giuro. Prima raccontami di oggi."

"Che ti devo dire?"
"Dimmi dei fan o di altre cose. Come è andata con la sugar, come è andata col direttore dell'etichetta. Insomma dimmi, dai."
"Allora, è andata benissimo. Erano tantissimi, ma ti ho mandato il video quindi hai visto. Son stati tutti gentilissimi, chi più, chi meno, ma comunque gentili. Alcuni mi hanno chiesto di te e perché non ti facevi viva nelle storie. Ah, aperta parantesi, mi hanno chiesto di informarti che vogliono una tua storia su instagram dove parli. Okay, chiusa questa parentesi. Altri mi hanno chiesto se tu stessi bene, ché erano preoccupati dal fatto che non ti facessi così viva, e ho rassicurato tutti dicendo che stessi bene. Poi è davvero strano fare gli autografi, non so se è la parte più noiosa perché devi far sempre la stessa cosa con la mano o la parte più emozionante perché realizzi che son venuti lì, per te, per avere la firma. Con l'etichetta è andata bene, abbiamo aperto uno spumante, ma so che hai visto perché papà mi ha informato che hai messo like al suo post su instagram. -si fermò un momento per vedere e sentire la ragazza ridacchiare. Poi riprese. -col direttore è andata bene e lo sai, ti ha pure voluto salutare in chiamata. Lo staff è stato davvero, davvero gentile. Anche la guardia che mi stava attaccata tutto il tempo. Quella scherzava con i fan. Poi davvero, Giù. Erano tantissimi ed erano lì per me."

Giulia, sentendolo parlare, sorrise tanto.
La rendeva felice e serena vederlo così emozionato.

"Ti meriti tutto quanto, son tanto felice per te. Poi visto? Io ho ragione. Meno male che non piacevi più al pubblico." Disse dolce lei e Giovanni si intenerì. Poi ridacchiò per le ultime parole della ragazza.

"Te? Che hai fatto tu?" Chiese poi curioso mentre ripoggiava la testa sul cuscino, mettendosi però in una posizione che gli permettesse di vederla in volto.
"Son stata di nuovo in accademia questa mattina, ma lo sai. Ho ballato una coreografia e parlato con gli allievi. Poi son stata a pranzo da Chiara." Disse lei sorridendo ampiamente.
"E basta? Pomeriggio che hai fatto?" A quella domanda il sorriso di Giulia si fece un po' più piccolo.
"Delle interviste." Rispose lei per poi guardare altrove.

Giovanni la guardò confuso.
"E?"
"E cosa?"
"E cosa non è andato con le interviste? ti sei rabbuiata in un secondo." Giulia abbassò lo sguardo.

"Hai visto i titoli delle mie interviste?" Chiese lei alzandosi dal letto. Lasciò che il telefono la inquadrasse per intero e Giovanni si perse un secondo a guardare le sue gambe lasciate scoperte dai pantaloncini che indossava.
"Sì che li ho visti." Rispose poi un po' confuso. La vide rimettersi seduta col computer sulle gambe.
"E come ti sembrano?"
"Normali?" La sua risposta suonò più come una domanda.

Sangiulia-One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora