...a very strange enchanted Girl

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LISA POV

Rientrai presso la mia abitazione non prima della sera. Non venni sgridata per un pelo.
Mi ritirai nelle mie stanze, il giorno dopo sarebbe stata giornata di messa, in cui gli uomini potevano ammirarci ed invitarci in una lunga sessione di corteggiamento.

Il corteggiamento poteva durare poco più di un mese, subito dopo l'uomo poteva scegliere se chiedere la mano della ragazza al padre.
Non che non mi sentissi lusingata da tutto ciò, ma lo trovavo al quanto ridicolo.
E se il mio corteggiatore non mi piaceva? Se puzzava? Se aveva qualche difetto?
Sarebbe stato mio padre a scegliere. Io non avrei avuto voce in capitolo purtroppo.

L'unica cosa che conta sono i soldi.
Viviamo in un mondo materiale purtroppo, e non dipende da me.

La mia vita era già stata decisa senza che me ne rendessi conto.

Ero lì sulla finestra a riflettere sul mio fin troppo probabile futuro, quando sotto la finestra vidi ripassare i giovani visti poco prima, visibilmente affranti.

"Non ci credo era tutto pieno"

"Non abbiamo avuto la minima possibilità di comprare qualche biglietto"

"Se il buttafuori non ci avesse scoperto saremmo entrati dal retro senza problemi"

"Ci sono persone più ricche a quanto pare."

Detto ciò si allontanarono.
A quanto pare la loro serata era stata fallimentare.
Questa vicenda mi era completamente passata di mente... e avevo più domande che certezze.
Magari... andare a dare un occhiata non sarebbe così male..
Non succedono mai cose interessanti qui, una scappata in città prima di tornare alla normalità ci starebbe tutta.
Andai a dormire con una strana euforia.

Il giorno dopo mi alzai con la stessa sensazione di ieri sera.
Preparai le mie cose molto velocemente, avrei passato un paio di giorni in città, mi affrettai a scrivere un biglietto per la mia famiglia, dicendo di non preoccuparsi, che sarei tornata tra un paio di giorni al massimo.

Riposi la mia borsa sotto l'uscio della casa, sarei partita dopo la messa.

Tutta la mia famiglia si incamminò verso la chiesa, sulla strada incontrai Jisoo con la sua famiglia, mi avvicinai a lei e la presi da parte.

L: devo dirti una cosa importante.

J: Ehi ehi, calma tigre, sono le 8 del mattino, io ancora sto cercando di realizzare dove mi trovo. Non puoi piombarmi alle spalle in questo modo.

L: Io dopo la funzione andrò in città.

J: TU COSA?!?!?

In quel momento tutti si voltarono  e feci appena in tempo a tapparle la bocca.

L: Sei impazzita a gridare così per caso?!?

J: io??? Tu semmai!?! È una pazzia.. dove andrai? Cosa farai? Perchè adesso???

L: innanzitutto non starò li per sempre, ma solo un paio di giorni, e in secondo luogo, voglio avere i miei due giorni di libertà prima di essere rinchiusa in casa con un uomo a lucidargli le scarpe grazie. Ho un po di denaro risparmiato, starò in un ostello per un pochino.

J: È una pazzia te ne rendi conto? Tu da sola in una città che hai visto si e no due tre volte! Teatro di sregolatezza e di... (lussuria).

Lo disse ovviamente molto sottovoce per non farsi sentire.

L: lo so benissimo, ma voglio vederla con i miei occhi prima di sistemarmi.

J: tu sei pazza ecco cosa sei.
Io non so perchè sto appoggiando questa pazzia. Almeno vedi di tornare vergine per il matrimonio.

L:JISOO, MA CHE COSA DICI?? Non ho intenzione di... fare quella cosa insomma.

J: Ho deciso. Verrò con te, per assicurarmi che tu stia al sicuro.

L: tu sei folle! È una cosa che devo fare da sola, lo sai che la tua famiglia potrebbe arrabbiarsi!

J: non posso permettere che tu vada da sola, è troppo rischioso.

L: Se ci tieni tanto... partiamo a mezzogiorno in punto. Fatti trovare al vecchio mulino dove eravamo ieri.

J: mi troverai .

Eravamo arrivati in chiesa ormai, e stava per iniziare la funzione, ero emozionata all'idea di partire, talmente tanto emozionata che non mi resi conto che un uomo mi stava rivolgendo le sue attenzioni, lo vidi dall'altro lato della navata, mi stava guardando fisso.

Io non sopportavo di essere fissata, non in quel modo almeno.
Mi stava mettendo ansia.
Non lo riconobbi subito, ma dopo la funzione andò da mio padre ed iniziò a fissarmi ancora più intensamente.
Ora mi stava decisamente facendo paura.
Mio padre tornò da quella conversazione tutto contento.
Sulla strada del ritorno a casa mi si avvicinò dicendo che quel figuro aveva chiesto la mia mano..

Aspetta che??? No... non così presto, troppo presto per me.

Ho scoperto che si chiamava Jeon JungKook ed era il fratello del conte del nostro territorio.
I suoi occhi mi incitavano terrore.
Non ce la facevo a guardarlo in chiesa. Mi fissava senza sosta, un ragazzo molto bello per carità, ma sembrava ossessionato.

Era ora di tagliare la corda, almeno per qualche giorno, avrei avuto tutto il tempo per pensare.

Presi la mia borsa e sgattaiolai via. Incontrai Jisoo al mulino come previsto.

Scappammo via, in dirittura d'arrivo verso la città.
Iniziava la nostra avventura.

In cuor mio, non vedevo l'ora di scoprire l'identità della donna bellissima.

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SPAZIO AUTRICE
come al solito a voi i commenti, e mi raccomando lasciatene tanti, più interesse vedo, prima escono i capitoli 😁
Buona lettura a tutti!

The show must go on.

CIRCUS (jenlisa🌈)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora