Capitolo 9

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Non era mia madre. Come cazzo può essere qui? Per che cazzo è venuto qui? Lo ammazzo.

'Ehi bellezza. Sei ancora più figa coi capelli blu.'-stavo per spaccare la faccia a quel coglione.

-Che cazzo vuoi da me, Marco?! Vattene da casa mia! Anzi come cazzo ci sei entrato?!

-Marco:Non deve interessarti. Voglio riaverti, ora.

-Marco, esci. ORA!

Gli ho aperto la porta. Ma non usciva. Mi ha presa e mi ha spinta al muro. Mi ha baciata così forte che faceva male.

Gli ho tirato uno schiaffo. Sulla sua guancia si vedeva bene il segno rosso della mia mano. Ma me ne sono pentita... mi ha presa e mi ha spinta per terra poi per il muro, poi contro il divano. Ha cominciato a strapparmi i vestiti di dosso. Avevo paura di cosa volesse fare. 

Urlavo e urlavo per aiuto. Ma non arrivava nessuno. Mi tirava pugni e schiaffi. a continuato con le botte per circa 10-15 minuti. Avevo male ovunque e piangevo come una fontana.

-Marco: Capiscimi piccola, posso entrare in casa tua, conosco i luoghi che frequenti e i tuoi amici. Non me ne andrò mai. Non ho finito con te.

Mi ha tirato un ultimo schiaffo sul culo ed è andato via.

Ero distesa per terra a piangere di dolore e del fatto che mi rovinerà la vita.

Sono rimansta per terra circa 15-20 minuti. Poi ho sentito tre ragazzi avvicinarsi.

Erano Matteo, Lorenzo ed Edoardo, probabilmente per darmi la notizia che Edo ha deciso di essere pronto per uscire. Sono entrati in casa e mi hanno subito vista e sono corsi da me.

-Lorenzo:Che ti è successo?

Avevano tutti una daccia preoccupatissima. Io non smettevo di piangere. i lividi facevano sempre più male. Lorenzo mi ha presa in braccio e mi ha messa sul divano. Mi hanno dato una coperta. Mi vergognavo tantissimo visto che mi ha strappato i vestiti di dosso e avevo solo un paio di mutande e un reggiseno strappato.

Nel frattempo Matteo ed Edoardo hanno preparato un piccolo ospedale. Hanno messo panni bagnati sulle mie gambe e sulle braccia. Mi hanno dato un sacchetto di ghiaccio per la testa. ma io continuavo a piangere, ormai per la paura. Ero shockata per quello che ha fatto, ma so che se vuole, arriverà a fare di peggio. Gli altri continuavano a farmi domande.

Edoardo ha preso la mia testa e lo ha appoggiato sulle sue gambe.

-Edoardo:Chi è stato?

Matteo mi ha dato una tazza di thè. Mi sono seduta e ho cominciato a berlo. 

-Marco.

-Lorenzo:Quel Marco? QUEL COGLIONE DEL TUO EX? SE LO VEDO GLI STACCO LE PALLE E GLIELE FACCIO MANGIARE!

-Matteo:Ma...perchè lo ha fatto?

-Ha detto che mi vuole e che tra noi non è finita qua. E probabilmente andrà a cercare i miei amici con i suoi amici drogati. Ma siete voi i miei amici, cazzo.

Sono scoppiata di nuovo a piangere, sta volta sulla spalla di Matteo. Ho sentito parlare Lorenzo al telefono. Mi sono girata per guardarlo. 

-Lorenzo:Sisi, vieni qua. Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Si, domani lo cerchiamo e lo ammaziamo. No, non ho chiamato la polizia, perchè? No, lo uccido io con le mie mani. Dai sbrigati Yu, ciao.

Ha messo giù il telefono. Abbiamo parlato per un po' finchè Lorenzo non mi ha chiesto come è andato l'appuntamento con Yuri e io gli ho detto che lui non è venuto. Si è incazzato ancora di più.

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