Capitolo 2

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"Pss" "Zayn" " hey".

Dire che Zayn si stava innervosendo era un eufemismo, era a tanto così da esplodere come un fottuto vulcano.
Era da dieci minuti che Louis continuava a chiamarlo con voce bassa dall'ultima fila.

Per carità, non è che volesse seguire la lezione, ma essendo ancora mattina presto aveva tutta l'intenzione di farsi i cazzi propri e non voleva parlare con nessuno. Non era per niente un tipo mattiniero.

" Zaayyn" sussurrò il suo migliore amico.

Fu l'ultimo richiamo che sentì e Zayn pensava che Louis avesse lasciato perdere dato che non si era mai voltato una volta e lo stava ignorando completamente, ma dopo neanche un minuto venne colpito dietro al collo da una pallina di carta.

Ma che diavolo.

Si girò e vide Louis pronto a tirarne un'altra. Il suo amico però è sempre stato un idiota e la pallina andò a colpire la professoressa che stava scrivendo qualcosa che ai due non fregava niente di niente.
E come se non bastasse, la cannuccia che Louis usò finì ai piedi di Zayn.

Decisamente la fortuna non era dalla sua parte.

La professoressa si girò e quando vide l'arma del delitto vicino al suo banco, Zayn poté giurare che i suoi occhi fossero diventati rossi per la rabbia.

" Malik subito dal preside" gridò infatti con la sua voce stridula.

Sospirando Zayn si alzò dal posto e si diresse in presidenza, non prima di aver lanciato un' occhiataccia a Louis che sorrideva sornione e mimava un scusa con le labbra.

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" Zayn Malik" sospirò con una faccia quasi sconfitta di vederlo nel suo ufficio un' ennesima volta il preside.
Non era un uomo cattivo e nemmeno temuto. Già il suo volto gentile faceva intendere che lui voleva costruire un rapporto fiducioso e non dittatoriale con i ragazzi.

" Già alla prima ora di lezione combini bravate? Se non volevi ascoltare quello che la professoressa Thompson aveva da dire, bastava che uscissi dalla classe non che le tiravi palline di carta piena della tua saliva."

Zayn non rispose, si limitò solo a fissarlo. Del resto come poteva? Questa situazione non era nemmeno colpa sua.

" I tuoi voti non sono dei migliori ergo non ha proprio senso il fatto che tu perda tempo ad archittetare questi scherzi piuttosto che abbassare la testa sui libri."

Con un cipiglio tra la folte sopracciglia scure si alzò dalla sedia in pelle e si affacciò alla finestra alle sue spalle.

Ci furono un paio di minuti di silenzio.

Durante questi momenti di pace Zayn stava meditando come poter uccidere Louis, mentre il preside stava sicuramente pensando ad una punizione da dargli.

" Lo sai che odio dare le punzioni" cominciò infatti come ogni volta che voleva darne una " ma questa volta hai fatto davvero un bel disastro. La professoressa era parecchio arrabbiata. Per questo dovrai pulire gli spogliatoi della squadra di football una volta finiti gli allenamenti, in questi ultimi giorni che concludono la settimana."

Cosa??!! Col cazzo.

Non aveva intenzione di aspettare che quegli scimmioni facessero la doccia e che poi lui andasse a pulire i cessi e le doccia dove potevano fare di tutto e di più.

" Ma è ingiusto. Finiscono gli allenamenti alle cinque del pomeriggio. E poi per pulite quegli spogliatoi serve una squadra di disintossicazione per quanto sono ridotti male" si lamentò.

Cornelia StreetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora