Capitolo 3

29 3 0
                                        

Finalmente i giorni della sua punizione erano terminati.
Mentre lavorava come uno schiavo non aveva più avuto la possibilità di continuare quell'incontro con Liam perché il castano era sempre circondato dai scimpanzé della sua squadra.
Le uniche volte che Zayn lo vedeva era quando si allenava, e doveva proprio ammettere che tutto sudato e molto spesso senza maglietta era diventato ormai il suo show pomeridiano preferito.

Ma l'occasione per vederlo in circostanze che colpivano meno i suoi ormoni si presentò molto presto.

Si stava dirigendo nella sala della mensa con la consapevolezza di dover mangiare ancora con il fantomatico dio greco con le fossette, come lo definiva Louis, e con il biondino che se avesse potuto avrebbe mangiato tutto il cibo scadente presente in cucina di cui non riusciva a ricordarsi il nome. Ma andava bene così, stava facendo un favore al suo migliore amico.

Questa volta però, si era aggiunto al tavolo anche qualcun'altro, qualcuno che da un pò di giorni era presente nei suoi sogni più birichini.

Con un ghigno che tentò di nascondere, si avvicinò al gruppetto.

"Ciao Zayn" lo salutò Harry sempre con quel suo tono gentile e lo stesso fece Neil.

Si sedette nel posto libero vicino a Liam che da quando era arrivato lo aveva guardato per due secondi per poi distogliere lo sguardo.

"Oh cazzo eccola che arriva" disse Louis con tono basso e a denti stretti.

"Ciao ragazzi" si annunciò una voce stridula ma che voleva risultare suadente e che Zayn riconobbe.

Brittany Henderson, un metro e cinquanta di trucco pesante e con una bocca che diceva faceva impazzire la maggior parte dei ragazzi a scuola, era la rivale in amore di Louis per conquistare il cuore del ricciolino.

"Ciao Brittany" dissero in coro Liam e Niall.

Ma lei non sembrò nemmeno calcolarli perché i suoi occhi scuri, definiti da Louis simili a quelli di una serpe, puntarono subito su Harry e  "Harry tesoro, oggi pomeriggio finiti gli allenamenti che ne dici di venire a casa mia per fare i compiti insieme?" propose con un sorrisetto furbo.

"Scusa Brittany ma alle cinque ho un appuntamento con Louis".

La ragazza alzò un sopracciglio "Chi?"

Il suo migliore amico si schiarì la voce. "Esce con me tesoro."

La barbie lo fulminò con lo sguardo e Louis le sorrise in modo arrogante.
"Ancora non capisco che cosa ci fate tu e il tuo amico seduti a questo tavolo. Questo tavolo è sempre appartenuto a loro tre che sono i più popolari e voi due eravate soliti a pranzare da soli come i classici ragazzacci stronzi quali eravate."
Zayn a quelle parole alzò gli occhi al cielo.
Stupida scala sociale.
C'erano alcuni ragazzi a scuola, quali le cheerleder e alcune scimmie della squadra che credevano di essere i sovrani mentre tutti gli altri facevano parte di strati più bassi della piramide e ciò lo si poteva notare dalla divisione dei tavoli: uno era occupato da loro, un' altro dai secchioni dell'informatica, un'altro ancora dagli attori di teatro e così via.
Zayn era sempre stato a conoscenza che tra gli studenti vigeva questa regola ma se n'è sempre fregato alla grande, in quanto lui poteva sedersi dove cazzo gli andava.
E in questo periodo aveva un'ottimo motivo per sedersi proprio a questo tavolo.

"Si da il caso Brittany," rispose Louis calcando bene il nome della ragazza
" che siamo qui perché io voglio passare il tempo libero che ho per pranzare con il mio fidanzato , e Zayn mi accompagna. Invece di rompere le palle a noi, perché non vai a sistemarti il trucco dato che il fondotinta lascia intravedere le squame."

A quelle parole Niall scoppiò a ridere mostrando tutto il cibo che aveva in bocca, mentre la ragazza se ne andò indignata.

"Lou" chiamò Harry.
Il suo migliore amico sospirando si voltò verso di lui "lo so Harry è stato crudele ma io-"
"Mi hai davvero chiamato il tuo fidanzato?" Domandò sorridendo.
"Be, io, s-si. Scusami non volevo."
"Chiedimelo"
"Cosa?"
"Di essere il tuo fidanzato".
"Vuoi essere il mio fidanzato?" Disse incerto.
"SI!" rispose Harry slanciandosi per baciare Louis.

Cornelia StreetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora