Rimaneva lí in piedi con le gambine nella neve bagnaticcia,pensava e ripensava camminando avanti e indietro,avvolte ti alzava lo sguardo in alto e guardava il cielo scuro e nuvoloso:i nuvoloni gli hanno sempre fatto paura.Stese in fuori una manina per sentire le palline di grandine che gli cadevano sulle dita,più fredde del ghiaccio e piccole come goccie.Piú stava lì al freddo e piú non si decideva...da quando Naoko dovette tornare al palazzo non sapeva più a chi rivolgersi,si... anche Inoshishi era disponibile con lui,ma avrebbero davvero eseguito questo desiderio per quel povero piccoletto impaurito?Ad una certa si convinse di dormire da solo e di non dar fastidio.Alzò in alto un gamba a livello dei fianchi per farsi strada attraverso la neve,ma appena mise il piede a terra arrivò tutto d'un tratto un altro lampo.Saltò in alto dallo spavento e indietreggiò tremando,cacciando dalla bocca un suono di sconforto:eravamo di nuovo al punto di partenza.Si rannicchiò nella copertà e iniziò a sentire una sensazione di bagnato sulle sue guanciotte rosse,si strofinò gli occhietti con la manica del pigiama.Da quando si unì alla squadra indossava sempre gli stessi vestiti:il pigiamino blu scuro a righe due taglie più grandi,gli scaldamuscoli di lana,la coperta bianca e degli stivaletti che le infermiere sono riuscite a rammendare con dei pezzi di cuoio scuro.Si era affezionato a quel pigiama e a quella coperta,lo tenevano al calduccio.Sull'orlo di iniziare a piangere si convinse che non era sbagliato chiedere per aiuto,si convinse che forse Inoshishi sarebbe stato comprensivo del suo sgomento.Si asciugò completamente dalle guance i lacrimoni e cambiò quel faccino triste nel suo faccino serio e senza paura,anche se si notava da un miglio che il labbro inferiore gli tremolava ancora.Il piccolo Hiro aprí la tenda alzando in alto tutte e due le braccia,e lì vide Inoshishi che dormiva tranquillo.Hiro non aveva mai visto Inoshishi così prima ad ora:di giorno lo vedeva sempre come un gigante serio e potente,vestito tutto di nero e con occhi cupi e cattivi,ma adesso...sembrava un orso che dormiva in letargo.Si avvicinava lentamente a lui bisbigliando il suo nome lievemente,ma Inoshishi era il tipo da dormire profondamente.Visto che con le buone non vi era un minimo segno di successo,era tempo di cacciare fuori le maniere forti.Prima gli scosse una gamba e poi il braccio,niente,poi gli mise la manina fredda sulla guancia,niente.In un ultimo tentativo estremo Hiro gli salì addosso,sulla pancia per essere precisi.Una piccola vittoria finalmente arrivò:Hiro sentì provenire da Inoshishi un rumore strano,come un grugnito uscito male.Adesso il piccoletto era come un volpacchiotto che aspettava il suo topolino di sbucare da sotto la neve;fissava Inoshishi con occhi da predatore attendendo da lui un segno di risveglio.Passò un minuto di silenzio,anche le gocce di pioggia abbassarono il volume;a questo punto Hiro alzò bandiera bianca,stava riprendendo sonno,e poi aveva capito che di questo passo non sarebbe arrivato a niente.Hiro aveva appena girato la testa a sinistra,nell'intento di scendere e tornare all'infermeria...ma ecco che arrivò un'altro di quei bestioni malefici.Quel minuto di silenzio era stato pacifico,troppo pacifico per essere venuto da una tempesta;quella piccola anima fragile credeva che il cielo gli avesse davvero dato tregua per un po'...Alzò gli occhi in alto,e per un secondo il cielo diventò completamente bianco,affiancato da un rumore assordante che gli fece fischiare le orecchie.Saltò di nuovo in aria,perse l'equilibrio e scivolò giú,cadendo sulla faccia di Inoshishi.Inoshishi spalancò gli occhi,quei cupi occhi gialli che brillavano anche nella notte profonda.Quella piccola anima voleva sprofondare nella vergogna,si copriva il volto con le manine,sapeva che quegli occhi cattivi lo stavano fissando,lo deridevano,lo disprezzavano,volevano divorarlo vivo;il piccoletto rimaneva ancora li,accucciato e tremolante protetto dalla bestia solo da uno strato di tessuto.La tensione svaní poco dopo aver sentito quelle parole:
I <......o...omettino.........sei tu...?>
A quanto pare il bestione non era in allerta,piú che altro confuso.Posta quella domanda,l'omettino aprí una fessura tra le dita per provare a guardarlo in facccia,a questo punto era diritto in piedi nel mezzo della tenda.Inoshishi non ebbe nessuna risposta,sguainò le fauci emanando un grande sbadiglio,un lungo e grande sbadiglio, risultato di un profondo sonno interrotto.Abbasò la testa e si grattò entrambi gli occhi con il pollice e l'indice della mano sinistra,con la destra si grattò la schiena;il bestione faceva fatica a tenere quei fari gialli aperti.Hiro lo osservava sempre di più,e comprese che in realtà quegli occhi sempre sull'attacco erano affondati in delle occhiaie scure,batteva le ciglia lentamente,le palpebre assonnate combattevano per restare sveglie.Tutti e due rimasero immobili:Hiro tornò a tremare come una foglia,Inoshishi stava ancora cercando di capire se il piccolo era davvero lí o se era solo un'illusione della luce:
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Have some random short epilogue/prelouge short stories of Heaven's guardian uwu
RandomThis Is randoms stuff EeEE :∆