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Erano passati tre mesi da quel giorno.
I medici avevano trovato una nuova cura per la malattia di Harry, era sopravvissuto e lui e Louis  vivevano insieme felici.

Magari fosse andata così.

Harry era morto nel sonno la notte in cui era andato da Louis, tra le sue braccia. Il suo funerale si era svolto due giorni dopo, e le uniche persone presenti erano i medici che avevano tentato di curarlo, oltre a Louis ovviamente. Inutile dire che il ragazzo era letteralmente a pezzi, anche tre mesi dopo il terribile accaduto. Sapeva che Harry sarebbe morto, lo sapeva, eppure aveva sperato fino all'ultimo secondo. Era una calda mattina di maggio, Louis era seduto sulla poltrona di pelle sotto  alla finestra, quella su cui si sedeva sempre Harry. Di notte non riusciva più a dormire, e quando miracolosamente si addormentava finiva per sognare Harry. Anche la notte precedente l'aveva passata insonne, pensando al ragazzo che sen'era da poco andato. Per sempre.
Prese una razza di te dalla cucina e tornò nel salone sulla poltrona e, guardando fuori dalla finestra la città di Londra avvolta nel silenzio mattutino, disse a bassa voce:
-Mi manchi Haz. Mi dispiace per essermene andato quando avevi bisogno di me e di averti permesso di tornare solo poco prima che tu te ne dovessi andare per semore. Mi ricorderò per sempre di te, di quanto amavi bere il tè su questa poltrona e parlare anche di cose senza senso, di quando giravi per casa cantando canzoni di Ed Sheeran, a volte mi chiedevo se amassi più lui che me- ridacchiò leggermente, come se Harry potesse sentirlo e ridere con lui-mi mancherà il tuo sorriso, che purtroppo vedevo raramente negli ultimi tempi, ma che era ogni volta più splendido, e i tuoi occhi, sono qualcosa di fantastico. Anche quando non mi parlavi, te ne stavi chiuso in camera, o in ospedale non mi lasciavi entrare nella stanza, dopo qualche minuto aprivi sempre la porta e mi saltavi addosso scusandoti. Ed io ogni volta sapevo che seresti tornato. Ma questa volta non tornerai. So che è colpa mia se ci siamo lasciati anni fa, so che non avrei dovuto lasciarti affrontare tutte le cure da solo, so di essere stato un idiota la maggior parte delle volte, e ora me ne pento amaramente.
Sei la persona più coraggiosa che io abbia mai conosciuto, Harry. Ti amo Haz, l'ho sempre fatto, lo sai.-
Detto questo chiuse gli occhi e si addormentò. Sognò il suo Harry, sdraiato su una nuvola con una corona di fiori in testa, che gli diceva che lo amava anche lui, e che gli mancava. 
Louis aprì gli occhi.
-Ti amo- sussurrò.

My Last Words// larry stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora