2.

139 28 4
                                    

-Come stai?- Chiese il ragazzo entrando nella stanza.
-Come ieri e come il giorno prima, cioè uno schifo. - rispose l'altro con aria infastidita.
- Ti ho mai detto quanto sei bello? -
- Me lo dici ogni giorno Louis e no, non c'è bisogno che tu me lo dica ancora. - rispose corrugando la fronte e incrociando le braccia sul petto.-
- Non sia quanta voglia ho di baciarti, piccolo stronzo-
-Allora fallo, così smetti di parlare per un attimo. -

...

Oggi il medico mi ha detto che mi restano pochi giorni di vita. Proprio come immaginavo. Ho smesso di farmi false speranze anni fa, e di certo non pensavo di sopravvivere. Chiamatemi pure pessimista, ma questa è la realtà, e illudersi è da stupidi. Sono realista, quindi  posso dire che mi aspettavo di morire giovane, per questo dannato tumore che mi perseguita da tutta la vita.
Dovrei essere triste di essere in punto di morte, ma ormai niente ha più importanza. Stamattina i medici mi hanno chiesto se voglio interrompere le cure e trascorrere le mie ultime ore facendo ciò che preferisco, così ho accettato. Non che io abbia molte cose interessanti da fare fuori da qui, ma non ho la minima intenzione di morire in uno squallido ospedale.
Finalmente sono fuori da quel posto fin troppo familiare, finalmente riesco a respirare, mi sento decisamente più vivo. Che paradosso, ora che mi è stato detto che sto per morire, ho un'improvvisa voglia di vivere, esplorare il mondo e fare tutto ciò che non ho voluto e potuto fare in questi anni di dolori e sofferenze varie.
Non mi viene in mente nessun posto in cui potrei trascorrere i miei ultimi giorni. I miei genitori non so chi siano, e non ho intenzione di mettermi a cercarli e farmi ospitare da loro. Non ho amici. Le uniche persone che conosco sono i medici di quel cazzo di ospedale.
Solo una persona potrebbe ospitarmi. L'unica a cui tengo davvero.
Ma non accetterà mai di farlo, sono sicuro. O forse si? Gli ho fatto del male e  l'ho allontanato, non capisco perché dovrebbe perdonarmi.
"Perché ti ama, Harry",dice una vocina dentro di me. Stupida vocina. Lui non mi ama più. Nessuno tiene a me, tantomeno lui.
"Però ti ha detto di amarti Harry, ricordi?" di nuovo quella voce. Mi ha detto di amarmi, è vero, ma quando l'ho allontanato mi ha anche detto chiaramente di odiarmi profondamente.
Lo odio. Lo odio. Lo odio. Continuo a ripeterlo in me te per autoconvincermi che sia così. E se infondo non mi odiasse così tanto come credo? E se poi neanche io lo odiassi davvero? No. Non posso andare da lui,neanche mi vorrebbe.
Ma è la mia unica possibilità, quindi non ho scelta, dovrò andare da lui, far tornare a galla i fantasmi che volevo dimenticare per sempre, ma sono disposto a farlo, se lui farà lo stesso.

-H

My Last Words// larry stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora