sono innamorata di te, ma non da ora, non da poco: da quasi un anno e me ne sono accorta solo adesso. Mi sono accorta che in mezzo al mare, fra tanti squali, mi sono innamorata del pesciolino che fa tanto il forte, ma che dentro è fragile come un vetro; mi sono accorta che gli sguardo che ti puntavo non erano di disprezzo, ma erano di interesse; mi sono accorta che ogni volta che stavamo nello stesso pullman mi dicevo "ora come sempre scenderà qui" e come i bambini a Natale che aspettano babbo Natale, io aspettavo te che scendevi dal pullman, in questo modo nessuno si sarebbe accorto che ti stavo osservando (anche se qualche sguardo te lo buttavo sia alla fermata che dentro il bus); una come simile succedeva anche nei corridoi della scuola, speravo sempre che quando salivo al piano di sopra per dirigermi nei laboratori di incontrarti, di incrociare il tuo sguardo o ogni lunedì quando dovevo stare a scuola fino alle 15:30 per un pon sportivo speravo di incontrarti in palestra (e ti incontravo!). Mi sono accorta che (nonostante ero fidanzata) quando ti fidanzassi con "capelli arancioni", provavo una certa gelosia che non mi era molto familiare e come una rincoglionita ubriaca marcia iniziavo ad urlare dicendo cose insensate sulla tua relazione con quella ragazza; quasi tutti si mettevano a ridere. Mi sono accorta di quanto fosse importante ogni mercoledì prendere il Taranto per sfottere te e i tuoi amici insieme alle mie amiche perché non riuscivate a prendere i posti di dietro. Mi sono accorta solo da poco, che sono attratta da te, che vorrei te. Mi sono accorta adesso, di quanto mi fai impazzire, di quanto mi fai uscire di testa, cazzo sei fottutamente dipendente. Mi sono accorta adesso, che da un anno, sei sempre stato il mio amore inconscio che non è mai saltato alla luce. Mi sono accorta che ti amo.
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Scrivere e basta
Short Storyraccolta di storie e frasi che ho scritto, fine. (PS: si accettano critiche costruttive)