Un caffè non ordinario: Alina

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Era comparsa l’Evocaluce a Ravka. Kirigan, che da quando lei era al Piccolo Palazzo dormiva meno del solito per questo, ancora non riusciva a realizzarlo.

Ce l’aveva fatta. Dopo secoli, l’aveva trovata. C’era molto su cui lavorare, ovviamente, ma almeno era lei. Finalmente era arrivata.

Quel mattino Kirigan era in cucina con entrambi i suoi Spaccacuori. Da quando Alina era arrivata a palazzo, anche Fedyor si svegliava con Ivan la mattina: per evitare imbarazzanti situazioni come quelle già avvenute, Kirigan beveva il caffè dando loro le spalle se erano presenti entrambi.

I due mormoravano e ridevano tra loro: fu il motivo che non si accorsero che stava arrivando qualcuno finché non si aprì una delle porte.

I tre si rivolsero verso la porta, tutti pronti ad intervenire, ma a sbucare fuori fu una ragazza dai capelli castani, che si guardava intorno come si fosse persa, possibilità che nessuno trovava così improbabile.

Alina li vide e si bloccò. Fissò i due Spaccacuori solo in pantaloni, poi lui, nel suo pigiama di seta nero. Guardò anche un momento la cucina, ma lo sguardo tornava verso di loro. Alla fine riuscì anche a dire qualcosa: «Io… Scusatemi, non sapevo ci fosse una riunione in corso, tolgo subito il disturbo.»

«Non c’è nessuna riunione in corso, stavamo solo bevendo caffè.» disse Fedyor allegro. Kirigan era certo che Alina gli stesse simpatica.

«Che ci fai quaggiù?» chiese invece Ivan.

«Esatto, che ci fai qui?» aggiunse Kirigan. «Domani hai le lezioni, hai pratica dei tuoi poteri, sarà sicuramente una giornata pesante, non dovresti dormire?»

Alina lo guardò senza nascondere più di tanto la perplessità e disse: «Ieri sera ho chiesto a Genya dove potessi farmi qualcosa di caldo nel caso mi fossi svegliata e avessi bisogno di riaddormentarmi. Mi ha indicato la cucina spiegandomi come arrivarci… Sono qua solo per farmi un latte caldo.»

«Oh, ci penso io a fartelo.»

Anche se Kirigan faceva sempre il caffè per tutti, rimasero comunque tutti sorpresi da quella proposta. L’uomo mise sul banco la tazza nera, se prese una a caso dalla credeva e cercò un pentolino e del latte.

Alina a quel punto decise che non poteva tornarsene in camera ed entrò, muovendosi fino a sistemarsi vicino a Fedyor. Era avvolta in una vestaglia bianca e Kirigan la vide rabbrividire dal freddo.

«Ma non avete freddo voi due?» chiese ai due Spaccacuori.

«Basta il nostro amore a farci ardere.» disse Fedyor ridendo. Ivan alzò gli occhi al cielo e aggiunse: «E i nostri poteri. Ci possiamo tenere caldi.»

Alina annuì interessata, poi guardò Kirigan e mormorò a Fedyor: «Non pensavo sapesse cucinare.»

«Ci fa il caffè tutte le mattine, è bravo in realtà ai fornelli. E poi il latte caldo lo sanno poi fare tutti.» commentò lui.

Alina fece per rispondere, ma si fermò quando Kirigan la raggiunse con una tazza di latte caldo in mano. La prese con entrambe le mani e lo sorseggiò.

In qualche modo, la temperatura era perfetta.

«Cavolo, nessuno azzecca mai la temperatura tanto bene.» disse lei meravigliata prima di bere.

Non disse molto altro prima di andarsene. Quando finì di bere, Ivan le indicò dove mettere la tazza; dopo averla messa via andò verso la porta. Sulla soglia si girò e sorrise a Kirigan.

«Grazie del latte caldo.»

Se ne andò, lasciando Kirigan, Ivan e Fedyor soli.

I due Spaccacuori guardarono il loro generale e capirono insieme che quel giorno per lui il caffè sarebbe stato inutile. Era ben cotto e, quel giorno, anche ben sveglio.

***

Credo mi tirerò fuori da qualunque ship war riguardi s&b. Shippo darkling anche sapendo che è tossicissima? Sì. Riesco a smettere? No, ma cerco di non darlo a vedere.
E comunque Kirigan come padre del gruppo è canon gia dalla serie con David. Su questo non ci piove.
Con questa ff concludo anche questa storia. Se tutto va bene, la prossima che posterò è un AU serio...
Se tutto va bene
Nel mentre, buon proseguimento :3
- Aly

I Caffè delle Quattro del Mattino || Shadow and Bone ShowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora