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La giornata non poteva cominciare peggio. Prima vieni rifiutata ad un colloquio, poi scopri che tua madre non ti darà più soldi.
Che schifo di giornata! Sto facendo del mio meglio per rimanere ottimista, ma sono troppo preoccupata... Come farò a mantenermi a Istanbul da sola? Perché mia madre non ha aspettato che mi trovassi un lavoro?
Poi però ti ricordi che tua madre lo fa per il tuo bene.
È arrivato il momento di crescere.
Sevda ti guarda preoccupata sull'uscio della porta.
-Sevda:"Non hai una bella cera. Stai bene?"
-Emy:"È più difficile di quanto pensassi... Prima il colloquio, poi mia madre che ha deciso di non sostermi più economicamente."
-Sevda:"Troverai qualcosa tranquilla. Almeno finché sei qui non devi pagare l'affitto. Non penso che a Can darà fastidio che rimani più a lungo."
-Emy:"E che ci importa della sua opinione?"
-Sevda:"Veramente l'appartamento è suo."
CHE!?
-Emy:"Perché non me l'avevi detto?"
-Sevda:"Perché era mio fino al suo arrivo."
Ma perché ha questo atteggiamento indifferente? È una cosa seria!
Sevda sembra divertita dal tuo turbamento.
-Emy:"Quindi può entrare e uscire quando gli pare?"
Sevda alza le spalle e gonfia un palloncino con la gomma da masticare.
-Sevda:"È casa sua."
-Emy:"Non sei divertente."
-Sevda:"Non volevo esserlo. Quello divertente della famiglia è Can."
Lui? Divertente? Ma che sta succedendo?
-Emy:"Non ci credo."
-Sevda:"Si! Prima era tranquillo e spensierato. Potevamo scherzare su tutto. Ma da quando è ritornato... Sembra diverso. Dov'essergli successo qualcosa che l'ha cambiato lì."
-Emy:"cosa vuoi dire?"
-Sevda:"È andato lì come agente segreto."
-Emy:"Dai, non scherzare! Dimmi la verità."
-Sevda:"Non sto scherzando. Ha una Playlist per quando è teso. C'è una canzone anche per un fuggitivo internazionale."
Sai bene che si sta inventando tutto, ma cerchi di non sorridere.
Non darle soddisfazione!
Sevda inizia a ridere.
-Sevda:"La verità è che non ho idea di cosa sia successo. So solo che ora è cambiato."
Non puoi non notare lo sguardo distante di Sevda.
-Emy:"Che succede?"
-Sevda:"Ma niente... È che era diverso. Prima di lasciare Istanbul era un playboy nato. Passava ore ed ore... A divertirsi. Spero solo che sia cambiato in meglio."
Stai per fare una battuta sui playboy, ma all'improvviso senti un rumore provenire dal soggiorno.
-Emy:"Non è che Can ci sta ascoltando? Sarebbe imbazzante."
Apri leggermente la porta della tua stanza e vedi Can parlare tra sé e sé mentre mette sottosopra il soggiorno cercando qualcosa.
-Can:"Uffa!"
-Emy:"Oi, che succede?"
-Can:"Non riesco a trovare le mie carte di credito. Ho guardato ovunque! Sono anche in ritardo per un appuntamento."
Sembra molto stressato. Ha le sopracciglia aggrottate e le labbra serrate. Con quell'espressione abbattuta è così carino.
All'improvviso noti che le carte sono sul tavolo.
-Emy:"Eccole, sul tavolo."
-Can:"Mh?"
Indichi con il dito le carte sul tavolino. Can quando le vede appare decisamente imbarazzato.
-Can:"Grazie. Ma le avrei trovate da solo."
-Emy:"Non c'è di che. Figurati."
Antipatico. Cresci un po'!
-Emy:"Comunque ti consiglio di tenerle nella tasca interna."
-Can:"So io dove tenerle, ma grazie lo stesso."
-Emy:"Non le avresti perse se sapessi dove le tieni. No?"
Ti lancia uno sguardo di disprezzo e le rimette nella tasca davanti. Tu alzi le spalle.
-Emy:"Quello è il posto perfetto per perderle, farsele rubare o semplicemente farle cadere."
-Can:"Ma i fatti tuoi ogni tanto no, eh?"
-Emy:"Poi non dire che non te l'avevo detto."
Sospira spazientito e, sperando che tu non stia guardando, le sposta con discrezione nella tasca interna. Poi si affretta ad uscire.
Senti il telefono vibrare in tasca. Lo tiri fuori e vedi che è un messaggio di una delle tue migliori amiche.
Ma è Yeşim!
Vai in camera tua.

In camera

Cominci a chattare con lei.

Chat con Yeşim

Siamo Solo Coinquilini /Can Yaman\ (SOSPESA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora