Capitolo 22

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Ho sentito una notizia al telegiornale, parlava di me.
Stanno cercando il mio assassino, beh, se solo leggessero il mio diario.
Voglio giustizia.
Sono stanca.
Non ho più paura di lui, e voglio ribellarmi.
Sto sempre con David, amo giocare con lui, anche se questo termine è un parolone, riesco comunque a muovere il carillon sulla culla.
Quegli orsetti che suonano lo rendono tanto allegro.
Il suo sorriso mi rende più forte.
Kevin sta sempre lontano, ma c'è.
C'è e non vuole lasciarmi sola.
Mi osserva.
Mi studia.
Delle volte mi spaventa.
Cerco di instaurare un dialogo concreto, ma non si degna mia di rispondermi.
Ma una cosa è certa. Vuole sempre fare del male a David.
Ma non ci riuscirà.
MAI.
Cedo che mia madre oggi mi abbia vista, o percepita.

Kevin si sta avvicinando.
Continuo a parlagli, ma nulla.
Credo siano le 23:20, David sta dormendo in camera con i miei, io sono in piedi e li veglio.
La porta si apre con un fastidioso cigolio.
Nessuno se ne accorge, ma David inizia ad infastidirsi.
Capisco al volo quello che sta per succedere.
Un'ombra scura entra.
Sono furibonda.
IL MIO BAMBINO STA DORMENDO.
Ho iniziato a sussurrare "vai via" ripetutamente, senza mai fermarmi.
Sembro posseduta.
Lui si ferma.
Poi esce come un fulmine dalla porta, sbattendola.
Mio padre si sveglia, ma si addormenta in fretta.
Ho lasciato un biglietto sul mio diario, che come al solito poggiato sul tavolo.
Con scritto "leggetelo, per favore. JB"

Demoniac: Non toccarmi - Don't touch me ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora