Ad Un Soffio Da Me

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Il profumo dei pancakes entrò nelle mie narici travolgendomi con la sua aroma alla cannella. Quell'odore mattutino risveglio i miei sensi ancora assonnati. Mi riportava indietro nel tempo quando aspettavo la piccola Dominique. Guardai verso il mio ventre mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e l'accarezzai. All'ultima visita fatta si era visto il sesso, e per la felicità mia e di Damon era un maschietto. Eravamo al settimo cielo, anche mio suocero alla notizia sorrise. Non era da lui, ma vedendo la sua reazione iniziai a piangere, facendo correre verso di me Damon. Prese il mio viso tra le mani guardandomi con occhi preoccupati e scrutandomi fin dentro la mia anima cercò di capire. Sorrisi riflettendo il mio sorriso sul suo accendendo i suoi occhi felici, brillavano. Questo bambino aveva reso tutti felici, e  finalmente Giuseppe avrebbe avuto un nipotino. Avvicinai il contenitore con il liquido paglierino e prima di affondare il cucchiaio lo assaggiai con l'indice, mi piaceva molto cucinare. Ero sveglia già da un po', e volevo preparare una colazione perfetta per Damon data la giornata romantica, San Valentino. Preparai tutto con cura, adagiai la spremuta d'arancia, i pancakes a forma di cuore, il caffè e il giornale del mattino. Quella mattina, avevo preso io il giornale, e la signora Miller non si fece vedere. Salì piano le scale, e aprendo la porta mi accorsi che lui dormiva ancora beatamente, appoggiai il vassoio sul mobile sotto la finestra, e aprendola un po' mi avvicinai a lui per svegliarlo. Con la poca luce non vidi un giocattolo di Dominique e caddi rovinosamente su di lui accorgendomi che non indossava i boxer dalla sera prima svegliandolo di colpo.

- Buongiorno...- rispose lui guardandomi interrogativo

- Scusami Damon, io...io sono inciampata...- risposi cercando di non toccare niente di compromettente

- Se mi desideravi...dovevi solo chiedere... - disse mordendosi il labbro inferiore affermandomi per le braccia

- Damon...ti ho portato la colazione...- riuscì a dire un attimo prima di perdermi dentro i suoi occhi

- La farò dopo...- rispose accarezzandomi le braccia delicatamente con le nocche sentendo la fede strisciare su di me, ebbi subito un brivido.

Lana del Rey - Love

I suoi occhi cristallini mi osservavano come se non avessero mai visto i miei.
Avvicinò le sue labbra alle mie chiudendo dentro di esse il mio labbro inferiore. Chiusi gli occhi mentre lui si spostava con dei piccoli baci prima sul mio mento mordendolo per poi scendere sulla mia guancia e infine sfiorando al mio collo

- Ti desidero...-  dissi con la pelle d'oca

Era la prima volta che gli dicevo una cosa del genere senza arrossire

Lui sorrise sul mio collo baciandolo con passione

Iniziai a respirare velocemente cercando di dosare bene l'ossigeno, il suo profumo di bergamotto mi faceva morire ogni volta, come se fosse la prima. Avvicinai la mia mano alla sua nuca accarezzandola sfiorando i suoi capelli morbidi,  per poi scendere sulla schiena disegnando un percorso con i polpastrelli.
Scostandosi da me si appoggiò allo schienale del letto strinse le sue mani sui miei fianchi accompagnandomi su di lui con un movimento delicato. Lo assecondai, completamente rapita. Ogni volta che mi sfiorava, il mio corpo voleva solo una cosa...lui. lo guardavo attraverso una ciocca di capelli che era ricaduta sul mio viso, toccando la mia bocca aperta ansimante. Lui la spostò partendo dalla mia fronte per poi  poggiare il suo pollice sulle mie labbra. Il calore della sua pelle era così sublime, che chiusi gli occhi per un'attimo, e le mie labbra si chiusero attorno al suo pollice baciandolo lentamente. Aprii gli occhi lentamente nello stesso momento lui deglutì per poi prendere un respiro profondo, era incantato non si aspettava questa mia mossa. Strinsi il labbro inferiore e avvicinandomi a lui presi le sue labbra avvolgendo il suo viso tra le mie mani.   Lui infilò subito la sua lingua nella mia bocca stringendo il mio sedere tra le sue mani. Sentivo le sue mani salire  accarezzandomi la schiena alzando la mia sottoveste rosa pallido. Mi avvicinai a lui e dolcemente lo feci scivolare dentro di me. Aprì gli occhi guardandomi ansimando forte, il suo respiro entrò dentro il mio fondendosi. Iniziai a muovermi lentamente poggiando la mano destra sul suo torso e l'altra iniziai massaggiare il suo collo. Sentivo il suo cuore galoppare sotto la sua pelle così come il mio. Si abbandonò totalmente a me, posando il capo sul cuscino dietro di lui, guardandomi estasiato.  Lo sentivo gemere e chiamarmi ad ogni spinta, e ad ogni spinta mi sentivo ad un passo dal paradiso. Arrivai chiamandolo con voce rotta seguito da lui che si lasciò andare completamente sul cuscino. Mi  accasciai su di lui tra il mento e il collo tremando, e ansimando. Potevo sentire il suo cuore iniziare a rilassarsi, alzai lo sguardo verso di lui incrociando il suo sguardo, era più bello di prima con le gote rosa e le labbra rosse. Ci guardammo per un momento non precisato, sorridendoci a vicenda, quando all'improvviso sentii il bambino muoversi per la prima volta.

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