CAPITOLO 35

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E i miei pensieri brutti venivano in mente.

Ti prego dimmi che non è quello che sto pensando.

Lo guardai attentamente con sospetto e gelosia.

Perché sono gelosa?

Perché ti piace.

Ancora tu, non ti ascolto vocina ok?

Cacciai i pensieri e guardai Draco, era seduto vicino a Blaise e stava guardando già me.

Probabilmente perché voleva vedere se io stessi guardando Marcus..

Continuai a prendere gli appunti anche se la concentrazione non collaborava con me. Da un lato avevo un ragazzo che mi ha fatto perdere la testa e dall'altro invece un ragazzo che mi sto innamorando.

Aspetta, ho appena detto che mi sto innamorando di Marcus, No no no no no e no.

_

Appena l'ora finì presi le mie cose e uscì immediatamente, volevo stare un po' da sola a riflettere su tutto ma a quanto pare non posso.

"Che vuoi?" chiesi riferendo a Draco, non avevo le forze per litigare.

"Volevo dirti se verr-"

"Si verrò ora vai via" sbottai e mi guardò deluso andandosene verso i suoi amici.

Che vuoi che faccia Draco? Correrti dietro come un cane?

Continuai la mia strada ma fui interrotta da Jake, era a mano a mano con Luna e stavano ridendo insieme e così decisi di andare da loro per salutarli.

"Ciao" dissi facendo il saluto con la mano e loro smisero di ridere e mi guardarono.

"Non ti conosciamo" sbottò Jake e io rimasi confusa, che cosa significava questo.

"Eh?"

"Hai sentito bene, non ti conosciamo" si intromise Luna al discorso e stavo già cominciando ad arrabbiarmi.

Che cazzo significa questo? È sicuramente uno scherzo.

"State scherzando vero" dissi e loro cominciarono a sorridere e da lì capì che stessero scherzando, per fortuna.

"Ovvio che stiamo scherzando mica sono così antipatica" disse Luna e io risi, avevo avuto un colpo.

"Ok ma la prossima volta niente scherzi del genere" dissi e fecero un cenno di sì con la testa.

"A proposito dove stavi andando?" chiese Jake.

"Volevo andare in un posto isolato" dissi cercando di fargli capire cosa intendessi e lui per fortuna capì.

"Ah ok allora vai pure e ricordati che domani c'è la festa" disse prima di salutarmi e io feci un  cenno con la mano.

_

Camminai per lungo i corridoii fino ad arrivare alla foresta proibita, era un posto tranquillo nonostante tutti dicevano che facesse paura.

Ormai la paura per me è solo l'amore.

Camminavo come un elefante visto che c'erano un sacco di piante mai viste e che avevano l'aspetto di un fiore.

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