CAPITOLO 42

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"Perché?"

"Tu fallo e stai zitta" disse e gli porsi le mani per poi slacciarsi la cravatta ed incrociatmela nei polsi strettamente. Mi portò le mani sopra la testa e mi guardò dicendo: " Ora ti scoperò così forte da farti urlare il mio nome con piacere" disse per poi mettere una mano nel mio collo mentre l'altra nella pancia e senza preavviso entrò dentro di me come un culmine.

Ad ogni spinta gemevo ed avevo sempre più voglia matta di lui, in questo momento non avevo in mente niente a che a fare se non di me e lui, adesso, nudi a sbatterci senza pietà e nessuno poteva fermarci.

"Cazzo Marc-" ansimai il suo nome ripetutamente senza fermarmi e sentivo le gambe tremare.

"Di il mio nome"

"Marcus" urlai per la spinta che mi aveva dato e respirai affannosamente. Volevo stringere le coperte ma non potevo visto che avevo le mani legate. Stringevo i denti e animavo senza fermarmi.
Con delle ultime spinte venimmo insieme urlando i nostri nomi.

Era stato una sensazione incredibile e indimenticabile.

Ci guardammo negli occhi sorridendo e poco dopo mi addormentai nel suo petto serenamente senza pensare ai problemi.

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Mi svegliai con le occhiaie e capelli arraffinati ma ero felice, ero felice per mi sentivo bene finalmente. Notai però che affianco non c'era più Marcus ma pensai che se ne fosse andato perché mi vedeva dormire e quindi non mi voleva disturbare. Mi alzai infilandomi le pantafole ed andai in bagno per farmi una doccia calda e rilassante.

Mi ricordai anche che ero nella stanza di Marcus e quindi non sapevo cosa mettere però poi mi ricordai che oggi era sabato e che potevamo vestirci come volevamo. Uscì dal bagno con l'accappatoio e vidi la sua figura, era bellissimo di mattina.

"Tieni questa mia felpa e la tuta" mi buttò nel letto i suoi vestiti.

"Ok però ti puoi girare" chi si timidamente.

"Girarmi? Dopo sta notte tu vuoi che io mi giri? Ormai sei mia Salvatore" disse dandomi un bacio a stampo. Sbuffai e sorrisi contemporaneamente e cominciai a vestirmi davanti a lui imbarazzata.

"Sei bellissima e non ti devi vergognare del tuo ragazzo" a quelle parole sorrisi e mi avvicinai difronte a lui.

"Quindi noi due adesso siam-"

"Si sei la mia ragazza Salvatore e di nessun altro" gli diedi un lungo bacio dolce e lo guardai sorridendo.

"E tu sei il mio ragazzo Riddle e di nessun altro" dopo ciò mi piastrai i capelli e misi il mio burro cacao.

Uscimmo dalla sua camera a mano a mano e vidi tutti i volti degli studenti sorpresi, soprattutto quelli di Draco..
Appena lo vidi la mia espressione cambiò e divenne serio ed furioso, mi ricordavo ancora quello che aveva fatto ieri ed ero anche triste dal fatto.
Anche Marcus notò il mio cambiamento dell'umore ed infatti strinse i pugni.

"Stai tranquillo" dissi cercando di convincere a stare calmo e lui mi guardò con un espressione perso.

"Scopiamo?"

"Cos- No!"

"Uff okk.. che cazzo però" sbottò.

"Ciao Riddle vado dalla mia migliore amica" dissi dandogli un bacio nella guancia e sorridergli. Andai a sedermi vicino a Melanie e appena la vidi notai che mi guardava eccitata.
Notai che mi guardava senza dire una parola.

"Perché mi guardi?" gli chiesi.

"Amo ma ti rendi conto di aver dato un bacio a Riddle e non solo, anche tenervi a mano a mano. Ci scommetto anche che avete scopato" disse ed io soffocai una leggera risatina.
"Beh si abbiamo scopato" dissi pensando a ieri, era stato fantastico e lo rifarei ore per ore.

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