C.5 -SI VA IN SCENA

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Buongiorno Vita!

Qualche flebile raggio di sole m'illumina il viso, devo dire che questa finestra sopra il letto è davvero bellissima; chiudo gli occhi guardando le stelle e li riapro con un sole non troppo forte da darmi fastidio ma abbastanza per darmi la grinta di affrontare la giornata.

Oggi sarà il mio primo giorno di stage a Radio Disney (sempre che riesca ad intrufolarmici) e sono davvero eccitata. Il lavoro okay agli inizi sarà un po' noioso, dato che di base so già fare tutto, ma la mia vera sfida consisterà proprio nel riuscire a dimostrarlo per farmi assumere ai piani alti. E comunque della noia nella mia vita non ne rimarrà nemmeno un vago ricordo contando che, almeno per i primi tempi, dovrò giocare a fare la spia sotto-copertura... Sinceramente non so se rischio la galera...

Di fatto oggi falsificherò dei documenti per entrare in una delle più potenti multinazionali al mondo il che potrebbe essere illegale, ma di fatto non sto rubando nè i soldi promessi agli stagisti come retribuzione e né divulgando dati o informazioni aziendali, oddio potrei vendere degli scoop alla stampa! No! Questo sì che sarebbe illegale! E poi voglio che questo diventi il mio vero lavoro, sono qui per questo! Per seguire il mio sogno come le protagoniste sempre buone e gentili dei telefilm argentini.

Oddio se fallisco questo piano sarà la mia fine... ma restiamo positivi, se continuo a ripetermi che non sto facendo nulla di illegale, perché dopotutto sto facendo un favore a loro prestandogli i miei servigi a gratis, mi convincerò che va tutto bene e l'ansia svanirà, e lavorerò bene e andrà tutto bene.

Sì. Com'è che andrà Isa?

Tuuuutto bene.

Nel mentre che continuavo a parlare da sola e far divagare i miei pensieri mi sono preparata:

Nel mentre che continuavo a parlare da sola e far divagare i miei pensieri mi sono preparata:

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*Fate finta che non ci sia la mascherina*

Semplice ma d'effetto, professionale (anche se un po' corto) e giovanile, ottimo per attirare e distrarre l'attenzione a comando, perfetta.

A passo deciso mi recai in ufficio 45 minuti prima per sistemare tutto, oddio mi sento Anne Hathaway in uno dei suoi film, ovviamente non nel Il Diavolo Veste Prada perché qui il diavolo dovrei essere io ma in uno di tutti gli altri va bene.

Oltre alla borsa in mano avevo anche una cartellina blu con dietro l'adesivo della Disney e un sacco di finti documenti con in mezzo la mia cartella che avrei dovuto inserire insieme a quelle degli altri stagisti nell'ufficio del responsabile. Se dobbiamo fare una recita, facciamola bene.

Entrai nel palazzo di vetro e all'ingresso c'erano dei blocchi tipo quelli della metro, proprio come aveva detto Jay, aprii la cartella non nascondendo il mio interesse nel leggerne il contenuto (apposta per integrarmi nella folla) e nascosto intravedevo anche il foglio con tutte le indicazioni scritte sopra, giusto per buttare un occhio nei momenti di difficoltà.

Unlikely (Tom Holland)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora