Halloween di Fantasmi.

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Beh oggi è Halloween. A casa devono venire una coppia gay ad aiutarci per ammobiliare la casa,non so ancora il motivo ma lo scoprirò.
Sta sera non posso uscire perché i miei non si fidano di lasciarci uscire a me e Violet,infatti verrà il fidanzato di mia sorella a casa e se può invito anche Tate,faremo una specie di "festicciola" tra noi.

Adesso però devo andare a scuola e dobbiamo farla pagare a quelle snob di terza che hanno picchiato mia sorella. Mi sistemo e vado giù in cucina già con lo zaino sulle spalle,lo skate,l'iPod tra le mani,saluto i miei genitori,aspetto Violet per andare a scuola. Prima di andarmene mi assicuro di avere le mie Marlboro nella tasca interna dello zaino per andare a scuola fumando come ci eravamo promesse due giorni prima.

Violet scende le scale vestita praticamente uguale a me,mi manca solo il cardigan bordeaux che ha lei. Saluto per l'ennesima volta i miei genitori ed esco da casa andando verso scuola.

«Beh che facciamo con quelle tre?» Mi chiede Violet prendendomi la sigaretta tra le dita,scendo dallo skate prendendolo insieme alla mia sigaretta.

«Prendi una sigaretta e andiamo da loro» dico lanciandoli in mano il pacchetto di sigarette «Sua nonna sarà pure,morta di cancro ai polmoni per via del fumo ma non può dirci cosa fare o non fare che se voglio gli spezzo le gambine così vediamo se continua».

Arriva la merenda,andiamo fuori in giardino,ci mettiamo sedute e aspettiamo quelle tre,che neanche due minuti dopo arriviamo tirandosela,stanno camminando verso di noi con i loro tacchi,quanto vorrei farle cadere. Una dopo l'altra. Prendo due sigarette,una a me e una a mia sorella,arrivano difronte a noi facendo volteggiare i lunghi capelli nell'aria.

«Cosa vi avevo detto? Non si fuma care mie gemelline» ci dice la mora provandomi a prendere la sigaretta tra le mani ma l'allontano subito,alzandomi e alitandole in faccia buttando fuori tutto il fumo che avevo in bocca.

«Vuoi che ti rompo il braccio? Non mi ci vuole nulla» dico per dopo andarmene e buttarli la sigaretta ancora accesa sulla mano procurandoli una bella scottatura.

«Tua sorella non sarà sempre con te ricordatelo» sento dire dalla mora prima di allontanarmi troppo da non sentire la risposta di Violet,che sarebbe stato di sicuro uno schiaffo in pieno viso ma quella più manesca tra le due sono io,lei è quella che non ha paura di nulla.

Torno a casa,finita la scuola,senza Violet perché è andata a casa del ragazzo a mangiare. Invece io,quando arrivo non mangio nulla e mi chiudo in camera mia a rilassarmi ad ascoltarmi la mia musica.

«Ehi che è quella faccia?» Mi chiede Tate entrando in camera,chiudendosi la porta dietro,mi tolgo le cuffie,alzandomi dal letto e andare a salutarlo con un abbraccio.

«Ehi la solita storia di un paio di giorni fa» dico risedendomi sul letto,mettendomi a gambe incrociate,lo guardo e capisco quanto sono fortunata ad averlo qui con me.

«Quella mora ancora? Spaventala e poi vedi se che non ti importunerà mai più» lo guardo in modo strano senza capire,mi alzo andando difronte a lui.

«Come potrei spaventarla?» Mi sorride, avvicinandosi a me,mi prende le spalle dandomi un bacio sulla fronte.

«Fai fare a me ma devi chiedere a Violet di invitarla qui e tu portala nel seminterrato» mi preoccupo un pochino però mi fido di lui quindi può essere che dopo questa cosa lei non penserà più a mia sorella.

Sento bussare alla porta,vado ad aprire,sperando fosse Violet,così avrebbe parlato con Tate ma era Moira,la governate «Si Moira dimmi?» Dico girandomi e non trovando più Tate.

«Signorina Katrina,questi sono per te e per tua sorella Violet da parte di Constance» mi da due pasticcini al cioccolato,le sorrido e chiudo la porta dopo averle detto grazie,mi rigiro e mi ritrovo Tate davanti,che due minuti prima non c'era.

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